La contraffensiva tedesca procede oltre le antiche posizioni di Guido Tonella
La contraffensiva tedesca procede oltre le antiche posizioni Nella mona di ToropeJ La contraffensiva tedesca procede oltre le antiche posizioni In vani attacchi sul Don e sul Volga i sovietici perdono 100 carri armati Berlino, 9 dicembre. La vittorioso azione controffensiva che le forse germaniche stanno svolgendo nel settore KalininToropez assume, nel giudizio di questi commentatori militari, un valore generale, quale dimostrazione delle mutate premesse su cui si fonda, nell'inverno 1942-43, l'azione di difesa detto schieramento antibolscevico. Mentre lo scorso anno il comando germanico si è visto infatti costretto, di fronte all'urto della massa sovietica lanciata all'offensiva, a svolgere una difesa che, sia per le posizioni su cui si è dovuto resistere, sia per le forze chiamate a sostenerla, ha avuto un carattere forzatamente improvvisato, senza pertanto alcuna possibilità di reazione con proprie astoni offensive, la situazione è stavolta tale da cotvsetitire senz'altro alle forze antibolsceviche di contrattaccare in grande stile, in piena offensiva nemica. Pure sottolineando che l'azione intrapreso ne/la zona di Toropez è, almeno nel suo stadio attuale, di carattere essenzialmente locale, non si esita infatti a dichiarare da parte militare competente che la fisionomia della lotta sul fronte orientale sarà sempre più determinata da iniziative di questo genere. Questo nuovo elemento di una difesa antibolscevica sempre più attiva è destinato naturalmente a modificare il rapporto tattico che la propaganda nemica si era illusa di poter stabilire ancora quest'anno con gli stessi termini della massa e dell'inverno, sui quali il • comando sovietico aveva basato l'equazione della sua precedente offensiva. Non mancano gli indizi che denotano come il nemico si renda esso stesso conto del fatto che la situazione è ben diversa da quella dello scorso anno. Si è potuto infatti notare, in questi ultimi giorni, come il comando sovietico manifesti un sempre più spiccato atteggiamento prudenziale in tutti qwsi settori dove è costretto a contare con l'eventualità di contrattacchi da parte dell'avversario. Questo fatto influisce in modo sensibile sulla condotta delle operazioni da parte del comando sovietico, il quale, preso fra l'imperativo categorico dell'offensiva ad ogni costo e la minaccia di contrattacchi avversari, è costretto a rinunziare al suo grande piano operativo unitario. £e diverse offensive che i sovietici nonostante le gravissime perdite subite, ancora riescono a mantenere in essere sul fronte orientale, non solo hanno perduto di potenza, ma quel che più conta agli effetti della situazione generale, di un vero e proprio legamo operativo. In altre parole queste diverse offensive sono' attualmente condotte come operazioni staccate. Queste constatazioni valgono non soltanto per il settore Kalinin-Toropez, ma altnssi per il settore a nord e a sud di Stalingrado. Benché nelle ultime ventiquat tr'orc il nemico abbia rinnovato i suoi tentativi «elio zona fra il Don e il Volga, e abbia altresì ai laccato nel Caucaso, le perdite che gli hanno inflitto le forze antibolsceviche sono tali da far apparire dubbio che il comando sovietico abbia a poter proseguire in questi suoi disperati tentativi. Per quanto riguarda l'azione controffensiva impegnata aaue forze germaniche nella zona di Toropez si precisa, a complemento dell'odierno comunicato, che essa ha ormai portato oltre le posizioni eh* segnavano prima dell'inizio dell'offensiva russa la linea del fronte tenuta dalle forze germaniche. Guido Tonella 50 100 1501 d Arcangelo Km. 400
Persone citate: Kalinin
Luoghi citati: Berlino, Stalingrado
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