La diatriba anglo - americana

La diatriba anglo - americana Us*to di fine Imj9&x*lal£sx£il La diatriba anglo - americana '6lì "aliarmi di lord ftalifax - Lo spirito di rapacità statunitense trova sempre nuove espressioni di sfida e mette ipoteche contro le avide mire britanniche Lisbona, 9 dicembre. Ieri l'ambasciatore inglese a Washington lord Halifax ha pronunziato a Baltimora un discorso nel quale, ha chiesto agli americani di dimostrare «una maggior comprensione e maggior spirito di unità nel riguardi del popolo inglese » avvertendo a tale proposito che proprio uno dei principali scopi della propaganda degli avversari consiste nell'incltare la critica e la dissidenza fra americani ed inglesi, « delitto non meno grave che quello di compiere sabotaggi nelle nostre fabbriche o di pugnalare alle spalle 1 nostri soldati ». L'ambasciatore inglese ha lodato il coraggio di Roosevelt e di Churchill, « 1 quali lavorano In perfetta armonia checché ne dicano i mormoratori male informati». Il rappresentante britannico poi ha raccomandato: « Non abbandonatevi ai facili ottimismi circa l'andamento della guerra e circa la sua fine. La verità è che durante tre anni l'Asse ha posseduto 11 vantaggio dell'iniziativa Abbiamo davanti a noi una battaglia molto lunga e molto dura». Lord Halifax ha pregato gli americani di essere discreti e di respingere ogni tentazione di critica. Quelli che èrano isolazionisti Ha cercato poi di smentire i luoghi comuni che circolano in America, tanto nelle conversazioni private quanto negli stessi giornali circa rimperialismo inglese in genere e il poblema indiano in particolare. « Mi rendo conto — ha concluso Halifax — del fatto che l'opinione pubblica in questo paese è gravemente preoccupata per la questione indiana, questione che sarebbe stata risolta sin dalla scorsa estate 'se i capi indiani avessero accettato le proposte di slr Stafford Cripps ». Le dichiarazioni di lord Halifax confermano che la divergenza di vedute e la discordanza dei sentimenti fra americani' ed inglesi è profonda ed interessa larghi strati della popolazione come si può desumere, del resto, dalle pubblicazioni di autorevoli giornali di entrambi i paesi, h ..me York Times pubblica un articolo sul corpo di spedizione americano in tutte le parti del mondo. Un altro giornale pubblica una carta geografica la quale dimostra come sua scritto sotto . une il soie non tramonta mai .ul corpo americano di spediziole ». Le forze terrestri aeree e navali degli Stati Uniti, spiega il giornale, si trovano attualmente in 65 regioni che non appartengono agli Stati Uniti veri e propril. Di queste regioni 50 sCuio in territorio straniero. Se un aviatore facesse il giro del mondo, a partire dagli Stati Uniti dirigendosi prima verso est, vedrebbe le navi americane nell'Atlantico e le truppe americane nell'Islanda, in Irlanda, in Gran Bretagna, in Africa settentrionale, in Egitto, in Etiopia, in Palestina, in. Siria, nellrIrak, nell'Iran, nelle Indie, in Cina e vedrebbe sventolare la bandiera stellata anche sui territori australiani. Possiamo affermare che l'assedio dell'Europa nazista è iniziato e che i primi passi sono fatti per l'assèdio del Giappone. Non sappiamo esattamente ciò che pensano i nostri uomini che si trovano in territorio straniero, ma sappiamo che non hanno nessuna intenzione di annettere la Cina o l'Africa o l'Europa. Ma sappiamo pure che quanto succede in Cina in Africa in Europa interessa direttamente gli Stati Uniti d'America e continuerà ad interessarli dopo la cessazione delle ostilità. Sui due punti di vista inglese e americano è da rilevare un articolo Inviato al. giornale londinese The Economist dal suo corrispondente negli Stati Uniti di America L'articolo In questione è intitolato: « Il fallimento dell'Isolamento ». In esso il corrispondente britannico si riferisce particolarmente alla intromissione statunitense negli affari di tutto 11 mondo dicendo, tra l'altro, che il lungo viaggio attraverso tutte le terre effettuato da Willkie avrebbe avuto un gran valore per contribuire a trascinare nella scia dell'imperialismo rooseveltiano gli ultimi seguaci della politica isolazionista mostrando loro come milioni di esseri umani nel lontano Oriente siano tanto vicini agli Stati Uniti, quanto ad esempio a Los Angeles e Nuova York, grazie ai più rapidi collegamenti ferroviari. Più oltre 11 corrispondente, dopo avere largamente accennato a certe nuove carte geografiche che si vedrebbero nelle aule scolastiche s nei circoli statunitensi e nelle quali il Giappone, la Norvegia e il Polo Nord apparirebbero come tante pistole puntate dalle potenze dell'Asse contro 11 cuore degli Stati Uniti, dice che il Nord America, col pretesto del sentimento di una responsabilità che nessuno gli attribuisce si vorrebbe assumere la direzione del mondo. « L'Europa — scrive testualmente il corrispondente del The Economist — è ormai liquidata perchè non ha nè la forza, nè le sorgenti di energia necessarie per svolgere una parte di quello che sarà il grande mondo di domani. Gli immensi serbatoi umani della Cina e della Russia, servirebbero me- flio perchè appartengono non alest sfruttato e non all'ovest sfruttatore ». Gli inglesi devono imparare... Più oltre il corrispondente scrive che la Gran Bretagna non trova più un pretesto umiliante in questi grandiosi plani e che negli Stati Uniti" non si sente affatto l'entusiasmo per una futura collaborazione anglo-americana. Questa viene considerata ogni giorno più come un semplice strumento ricercato a Londra per assicurarsi con esso la dominazione sulla razza bianca e per continuare ad asservire al suo imperialismo i popoli orientali. «L'America prosegue testualmente il corrispondente — avrebbe la sensazione Che la Gran Bretagna sia un vecchio impero che non impara più nulla e non sa rinunziare a nulla se non sotto il peso delle disfatte militari ». Più oltre nell'articolo si dice che gli Stati Uniti, alla fine, non sarebbero alieni da una alleanza con Ciung King e con 1 Sovietl perchè tale alleanza serve allo scopo di liquidare, l'impero britannico. La corrispondenza, concludendo, fa comprendere chiaramente come gli inglesi, oltre al loro sogno di mantenere un impero mondiale, debbano ancora abbandonare l'illusione di potere ancora un giorno sostenere una parte m Europa Essi hanno invitato il bolscevismo in Europa ed ora a loro spese, dovranno imparare che Roosevelt vuole utilizzare per 1 suoi scopi questi ospiti come padroni di casa. mulinili IIIIIIMIIIIIIIIIIlltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllillliiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii min il Illlllllinillllllllllllllllliiiliiiiiiiiiiiiiiiinii, Fronte dell'Africa Settentrionale: postazioni di armi automatiche In azione. (R.G. Luce Telefoto)

Persone citate: Churchill, Roosevelt, Stafford Cripps