Tutte le imprese industriali mobilitate civilmente

Tutte le imprese industriali mobilitate civilmente Tutte le imprese industriali mobilitate civilmente La portata del provvedimento Roma, 7 dicembre. La Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto dei Duce con il quale le imprese industriali rappresentate dalle Federazioni di categoria aderenti alla Confederazione fascista degli industriali, sono mobilitate civilmente ai sensi e agli effetti della legge 24 maggio 1940XVIII sulla disciplina dei cittadini in tempo di guerra. Il decreto entra in vigore da oggi. ti provvedimento die, ai sensi della legge 84 maggio XVIII sulla disciplina dei cittadini in tempo di guerra, dichiara civilmente mobilitate tutte le imprese, costituisce'un'ulteriore estensione ed un necessario completamento delle misure fin qui adottate. Qiòva infatti ricordare che nel campo industriale sono stati finora civilmente mobilitati — su disposizioni del Fabbriguerra — gli stabilimenti ausiliari, ossia le aziende che vengono continuamente utilizzate nell'interesse delle Forze Armate per l'espletamento diretto di commesse belliche e successivamente alcune aziende che assolvono particolari servisi di speciale importanza nei più diversi settori dì lavoro (trasporti, acquedotti, produzione idroelettrica, industria del gas, ecc.). Sono, fra queste, anche le aziende giornalistiche. 1 doveri che per effetto de/Can 'ridetta mobilitazione, derivano !u<//i appartenenti alle azienda in \purola, sono ormai noti. In ogni modo non riesce del tutto super fluo rilevare che tutti coloro che, appartenendo o venendo destinati agli enti civi/wjente mobilitati divisntano con questo solo fatto, a tutti gli effetti « mobilitati civili», non possono < per nessun motivo abbandonare il servizio senza apposita- dichiarazione scritta della competente autorità ». Quindi, da ora in poi, nessun appartenente all'industria, dal capo dell'azienda ai 3uoi tecnici, agli impiegati e agli operai, potrà abbandonare il suo posto di lavoro. Essendo la sua opera necessaria alla continuità della vita produttiva, ne deriva che il suo rapporto di lavoro non potrà essere sciolto senza esplicita autorizzazione della competente autorità di Stato. Ancora. La prestazione d'opera del mobilitato civile va compiuta « con spirito di devozione e di sacrificio di combattente », ossia con dedizione assoluta alle necessità supreme della Patria. Vastissimo è il campo di applicazione. Sono soggetti al servizio di mobilitazione civile coloro (gli uomini non alle armi dal 14.0 ai 70.o anno e le donne dal lif.o al 60.o anno, salvo gli esenti per speciali condizioni di famiglia o di salute) che si trovano a prestare la propria attività presso gli enti che vengono appunto dichiarati civilmente mobilitati. In questo modo viene garantita in tutti t casi la continuità del lavoro cosi necessaria e indispensabile alla Patria in guerra. Questa, la portata pratica del provvedimento. Il suo significato politico e morale appare troppo chiaro alla sensibilità del popolo italiano perchè abbia bisogno di cxseic ampiamente sottolineato. Si attua una delle precise direttive del Duce che proprio di recente, nel memorabile discorso pronunciato alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni, ha dichiarato: « Ora non si deve più parlare di un fronte interno o esterno; c'è un solo fronte che ha diversi settori ».

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Roma