Dopo qualche successo la lotta è più dura di prima
Dopo qualche successo la lotta è più dura di prima Esame dì coscienza americano Dopo qualche successo la lotta è più dura di prima Roma, 7 dicembre. La New York Herald Tribune nel corso di un articolo, dal titolo « Combattiamo un nemico ostinato», scrive: « Dopo le buone notizie vengono inevitabilmente notizie che aprono gli occhi e che invitano a meditare sul sia pur brillanti successi Iniziali che non rappresentano tut tavia una vittoria finale. Ogni conquista costa dure e sanguinose battaglie. Lungo tutti i fronti si afferma che la reazione del nemico è ostinata. Cosi 1 contrattac chi russi, sempre più lenti, sono finora falliti nel tentativo di con qulstare i punti chiave di Stalingrado e Rjev. E' forse necessario abbandonare certe speranze suscitate dai primi successi. La lotta è dura contro un avversario dotato di una terribile forza. < Nel Pacifico sud-occidentale si combatte proporzionalmente su scala minore, ma anche in quel settore la situazione non è così facile, come molti speravano. Gli ostinati combattimenti imposti dai giapponesi a Guna e a Gona hanno reso difficile la campagna del le Salomone. Come diceva 1) comunicato, la flotta del nemico tentava nuovamente un attacco dopo la battaglia del novembre. Benché fronteggiassimo il nuovo tentativo giapponese di rinforzare Guadalcanar, perdevamo tuttavia ancora altre navi. « La battaglia del Nord Africa si palesa più difficile di quanto non lasciassero credere i rapporti informativi di pochi giorni fa. Notizie Inglesi ed americane circa le perdite navali mostrano che gli sbarchi non sono avvenuti senza sacrifici. Gli affondamenti maggiori probabilmente sono avvenuti dopo aver sbarcato le truppe. Le acque pullulavano di sottomarini nemici. Dobbiamo prevedere ulteriori perdite per mantenere i rifornimenti alle truppe che com battono in Tunisia. Fochi giorni fa si parlava di una nostra superiorità aerea, mentre ora apprendiamo che siamo Inferiori contro le nuove ondate di aeroplani nemici provenienti dalla Sardegna e dalla Sicilia. La flotta britannica tenta d'Intervenire contro le comunicazioni dell'Asse, ma nessuno osa fare previsioni intorno a quando si potrà scacciare l'Asse dall'Africa. « Dappertutto, dopo i successi iniziali, gli alleati incontrano una dura resistenza. La battaglia è dura ed ogni minimo successo costa perdite in uomini, navi, aeroplani e richiede una incessante enegia ».
Persone citate: Fochi
Luoghi citati: Africa, Nord Africa, Rjev, Roma, Sardegna, Sicilia, Stalingrado, Tunisia
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