DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Cinema per tutti - Una importante iniziativa dell'Istituto Lute - La scelta di un repertorio Un progetto da tempo vagheggiato è ora realtà. Esiste un nostro stabilimento per la riduzione dei fini normali nel formato ridotto di 16 min. Lo ha attrezzato l'Istituto Luce nella sua nuova sedè del Quadraro. Ciò significa che, praticamente, dovunque lo si possa, ai soliti costosi e complessi impianti di proiezione a 35 mm. si potrà sostituire l'economico, semplice <e maneggevole apparato a 16 mm. Non si pensi aite aia così "lossibiie sempre sostituire Al'pic- ulo apparecchio d: proiezione ai grandi, il formato r'.dottn a quello normale. Le comw.i sale di proiezione non potranm mutare le loro attrezzature. Mn poicliè un buon impianto a 16 mm. può « servire » un migliaio di spettatori come massimo, ed è assolutamente ineccepibile per piccole sale, dai trecento ai seicento posti, facilmente si vedrà come vengano così resi assai facilmente risolubili tutti quei problemi di diffusione, diremo cosi, spicciolo e capillare del cinema, soprattutto nei piccoli e nei minimi centri, là dove, fino ad oggi, il costo considerevole di un impianto normale e la mode8tia del suo relativo sfruttamento avevano relegato il cinema tra i progetti o i desideri. Finora, a questo decisivo passo innanzi, si era sempre opposta la inesistenza di un repertorio. L'Istituto Luce annuncia che verranno rapidamente approntati parecchi « programmi », composti ognuno di un film spettacolare e di un documentario; qualsiasi ente o privato potrà a modiche condizioni noleggiarseli. E' veramente il cinema alla portata di tutti. Proprio non ci intenerisce il pensiero che con qualche migliaio di lire la ricca casa accogliente potrà avere anche il suo teatrino di proiezione, impeccabile, con un scelto programma « a domicilio »; ciò rientra nelle risorse del cosidetto lusso, in questi momenti almeno inutile. Ma è il piccolo paese, a ad iirittura il villaggio, che potrà co sì avere il suo cinema; e tutti quegli enti e quegli istituti e quelle associazioni che finora non avevano potuto permetterselo. Be si aggiunge che le tariffe di noleggio saranno assai modeste, quasi trascurabili quelle di trasporto; - che « operatori » dei piccoli apparecchi ci, si improvvisa in meuz'ora, tanto facile ne è l'uso; e che infine le pellicole saranno ininfiammabili: ecco allora il cinema diventare veramente alla portata di tutti, esigere spese e cautele come sono quelle su per giù pretese da un radiogrammofono. Ma anche questa volta, da quei soliti borbottoni che siamo, non si può rinunciare alla tentazione di far osservare alla direzione dell'Istituto l'importanza estrema della scelta dei film da ridurre. I/iniziativa, di per sé tanto importante e benemerita, lo sarà ancora di più se alla composizione di questo repertorio presiederanno criteri assai rigorosi. L'esistenza di un film nei cataloghi delle riduzioni a 16 mm. dovrebbe essere, per lo stesso film, una sicura garanzia. Non vorremmo, cioè, che un criterio di scelta fosse quello del successo per il successo. Non tutti i film che, per i più diversi motivi, hanno un loro vivace successo su oli schermi normali, meritano di ' sere ulteriormente incoraggiati e diffusi; mentre altri, che su quegli schermi hanno avuto accoglienze un po' tepide, meritano di essere invece diffusi con ogni mezzo, direi quasi imposti. Mi auguro che il catalogo dell'Istituto Luce abbia sempre ad avere anche l'approvazione dei buongustai; e vorrei che tale catalogo, di puntata in puntata, di edizione in edizione, apparisse degno di essere ogni volta recensito. In' somma, quella eineteoa e ausile cineteche per le quali invano e in parecchi scriviamo da ormai dieci anni, potranno diventare una facile, modica e accessibilissima realtà, tutta composta di piccoli rotoli a 16 mm.: ciò dipende soltanto dai dirigenti l'Istituto, dai criteri che vorranno seguire per la scelta, delle varie riduzioni. * * Si è iniziata la lavorazione di Harlem, da una novella di Giuseppe Achille, il quale l'ha anche sceneggiata; regia di Carmine Gallone, fra gli interpreti Amedeo Nazzarl, Osvaldo Valenti, Vivi Gioì, Massimo Girotti e Giuseppe Porcili. — L'ombra della gloria rievocherà un episodio garibaldino del 1860; autore del soggetto è Santi Savarino, della sceneggiatura Giuseppe Zucca; regista Pino Mercanti, con Mario Ferrari, Giovanni Grasso, Luisella Beghl. — La prima donna, diretto da Ivo Perini, è passato al montaggio. Nebbie sul mare, da un soggetto di Sergio Pugliese, si è iniziato in questi giorni con la regia- di Hans Hinrich; sono fra gli interpreti VI veca LindfordB, Otello Toso, Gu stavo Diesai, Guido Notari, Gu gllelmo Slnaz e Carlo Duse. — Negli studi torinesi sono quasi ul timate le riprese di Senza una donna, diretto da Alfredo Guarini, con Giuseppe Lugo, Umberto Melnati, Silvana Jachino, Jone Morino, Gino Bianchi e Guglielmo Barnabò. — In seguito alle direttive ministeriali per il concentramento del gruppi Industriali della cinematografia nazionale, la S. A. Tirrenia ha raggiunto con l'Enicun accordo per il quale le attività e i servizi della Tirrenia sono assorbiti dall'Ente. * * .Vale la pena di accennare al soggetto di un film tedesco in lavorazione, Con gli occhi dell'amore, che sarà diretto da un giovane, Alfred Braun. E' un soggetto commisto di banalità e d'audacia, d'artificioso e d'umano: uno di quei tipici pasticci dai quali l'ingegno di un regista può cavare pagine felici; insomma, un « libretto », abbastanza melodrammatico infatti, ma un libretto, anche se farcito di parolone e forse di parolacce. Uno scultore perde la vista. S'in- namora della sua infermiera, lasposa. Felicità. Ma quando gli si presenta la possibilità, in seguito alla miracolosa operazione, di riacquistare la vista, la donna, temendo di non corrispondere all'immagine che il cieco si era fatta di lei, decide di allontanarsi. (Fin qui, sapevamcelo). L'uomo intuisce tutto ciò; finge che l'operazione non sia riuscita (sempre più difficile); e la-donna s'approssima intanto alla maternità. Non è mai stata bella, ma ora una nuova luce l'illumina, la rende bellissima; e lo scultore di nascostp riesce a ritrarla cosi come è in quegli istanti e come forse non sarà mai più in tutta la sua vita. Soltanto quando il bimbo sarà nato, tutto si chiarirà e si placherà, nella più soave dolcezza; e arrivederci e grazie. Tutto quit Tutto qui. Banale, bolso, melodrammatico; ma, a saparli scorgere, con parecchi elementi cinematografici: le varie immagini della donna, presentite, viste e seguite, potrebbero darci parecchi istanti non trascurabili, potrebbero darci, e non ci sombra poco, un po' di cinema, Btaremo a vedere. m. g. Irasema Dllian ., in «Fuga a due voci» presenta la possibilità, in seguito