Il riscaldamento

Il riscaldamento Il riscaldamento Problemi che affiorano in conseguenza del. danneggiamento ad immobili e dello sfollamento Da più parti ci viene segnalato il caso di inquilini di case a riscaldamento centrale i quali, pur essendo obbligati a pagare la tangente stabilita per il riscaldamento, si trovano a non godere che di otto, dieci, dodici gradi di caloria, vale a dire un calore assolutamente insufficiente. Si tratta di case, che in conseguenza di esplosioni vicine hanno avuto il pianterreno, e cioè i negozi con le serrande strappate o comunque ridotte in modo da non più potersi chiudere, e il padrone di casa afferma — ciò che del resto è logico -— che la dispersione del calore avviene appunto in conseguenza dell'impossibilità di chiudere questi locali. A parte il fatto che la chiusura di tutti i radiatori che si trovano in tali locali a terreno, o la chiusura, dove è possibile, dei tubi che a tali locali si raccordano, ciò che potrebbe migliorare le condizioni di riscaldamento dei plani superiori, questi inquilini si domandano se il pagamento della tangente convenuta In precedenza, dovrà continuare ad essere pagata senza una congrua riduzione. Un altro problema viene presentato da quegli inquilini che avendo sfollato non Intendono più far fronte all'impegno assunto per il riscaldamento nel locali che abitavano In città e che per contratto sono ancor sempre a loro disposizione. E altra controversia sorge tra gli Inquilini delle case di cui una parte è sfollata e l'altra no. Debbono i rimasti sopportare un carico maggiore? Essi non intendono di accollarselo e neppure il padrone di casa vuole accollarsi la sensibile differenza. Anche chiudendo i termosifonì degli alloggi vuoti, anche se sono parecchi la differenza della spesa globale non muta di gran che. Le norme a suo tempo ema nate dalla <■ Commissione per il riscaldamento» che siede al Consiglio delle Corporazioni contemplano solamente in parte una ri duzione delle quote. Ora la Coni missione stessa dovrà esaminare tutti i casi che abbiamo prospettato e dovrà risolverli nel modo più conveniente sia per gli inquilini, sfollati, sia per quelli rimasti, sia per gli stessi proprietari degli stabili che usufruiscono di un riscaldamento centrale. Per gli altri, quelli che con attrezzatura propria hanno provveduto al riscaldamento del proprio alloggio, data la quantità considerevole di coloro che sono definitivamente sfollati, la possibilità di procurarsi il combustibile dovrebbe essere aumentata. Sarebbe logico che le provviste, a volte cospicue, fatte da coloro che hanno lasciato la città andassero a favorire quelli che rimangono.