Londra attribuisce lo scacco all'indecisione dell'ammiraglio Darlan

Londra attribuisce lo scacco all'indecisione dell'ammiraglio Darlan IL DRAMMA PI TOLONE Londra attribuisce lo scacco all'indecisione dell'ammiraglio Darlan Berna. 30 novembre. (8.) Il dramma di Tolone ha senza dubbio impressionato moltissimo gli inglesi, perchè, come conferma anche il Bund, smentendo cosi certi atteggiamenti insinceri della stampa britannica, essi hanno dovuto rinunziare ad un arricchimento delle loro forze navali, in cui avevano sperato per ben due anni. . E' perciò che da Londra continuano a giungere impressioni e commenti sulla scomparsa della flotta francese, e, mentre in generale si fa il possibile per nascondere la disillusione provata, tuttavia non mancano le stonature, che rivelano il vero- stato d'animo inglese. Cosi il Sunday Dispatch scrive che ora Darlan sta tentando d'incassare le lodi per il gesto della flotta francese e di registrarlo a proprio credito; ma Darlan — osserva il giornale — quando lanciava i suoi appelli alle navi di Tolone per indurle a passare agli alleati, sapeva già benissimo che era troppo tardi. Questo larvato rimprovero al l'ammiraglio francese per non aver saputo fare più presto, è seguito dall'osservazione che egli fino da un anno fa si era dichiarato pronto a far causa comune con gli alleati, ma ponendo certe condizioni che il giornale non ape cifica. Darlan, attraverso queste considerazioni, appare solo come un uomo che con la sua indecisione ha causato un grave danno agli alleati. In conseguenza, il giornale stesso, riconoscendo tuttavia, come il resto della stampa, che senza Darlan l'occupazione dell'Africa del Nord sarebbe durata circa tre volte di più, e avrebbe richiesto 11 doppio delle truppe impiegate, conclude che, una volta mutate le circostanze militari, l'assetto politico dell'Africa del Nord dovrà pure essere mutato gettando a mare Darlan. De Gaulle, frattanto, è stato fatto oggetto a Londra di grande manifestazione di simpatia, per risanare l'offesa arrecatagli con la recente proibizione di parlare alla radio imposta all'Inghilterra dagli Stati Uniti. In questo banchetto, al quale hanno partecipato trecento uomini politici, il Ministro dell'Aeronautica, sir Archibald Sinclair, ha dichiarato che il governo di Londra non abbandonerà De Gaulle, ed ha con queste parole, provocato un applauso che è durato tre minuti e mezzo d'orologio. « Una manifestazione più significativa — commenta il corrispondente — non avrebbe potuto essere fatta. Non è un segreto per nessuno che De Gaulle negli Stati Uniti non è in auge, ma che Londra lo sostiene malgrado che cestini 1 suoi discorsi ». De Gaulle si prepara ora a fare un viaggetto a Washington per spiegarsi più chiaramente con il Governo americano. Secondo certe voci egli sarebbe stato invitato da Washington, ove si desidererebbe tentare di fargli abbandonare la sterlina per il dollaro. Secondo il Sunday Express, a Washington si trova già un seguace dei De Gaulle, il -cosiddetto commissario agli Interni della Francia combattente, André Philip, che fino a questo. momento avrebbe resistito alle lusinghe del Presidente, prospettandogli le tristi conseguenze che avrebbe la permanenza di Darlan al posto di c factotum > africano. E' perciò che Roosevelt avrebbe espresso il desiderio di parlare con lo stesso De Gaulle. Il Sunday Express crede possibilissimo che V ex-generale francese trovi l'accordo con il presidente. Secondo quanto afferma il corrispondente della Nette Zilrcher Zeitung da Londra, per il momento i gaulUstl si mostrano molto preoccupati, perchè 11 Governo inglese, nella recente seduta alla Camera dei Comuni, non ha saputo prendere un atteggiamento netto contro Washington, ed ha mostrato di considerare come soddisfacente l'assicurazione di Roosevelt sulla provvisorietà dell' accordo concluso con" Darlan. Corre voce che Darlan stia per esEere nominato alto commissario per l'Africa del Nord e per l'Africa occidentale, ed i gaullisti osservano allarmatisslml che su questo punto Eden ha evltato assolutamente di esprimer-, si, e continuano ad agitarsi "a mezzo della loro stampa, sorretti da alcuni deputati e da una parte dell'opinione pubblica. Ancha la guerra fra la radiò di Brazzaville, che è nelle mani di De Gaulle, e quella di Algeri e del Marocco, nelle mani di Darlan, continua asprissima.