La verità dei fatti ristabilita dalla "Reuter,,

La verità dei fatti ristabilita dalla "Reuter,, La verità dei fatti ristabilita dalla "Reuter,, Come crollano tutte le artificiose montature della propaganda avversaria Berna, 28 novembre. La scomparsa della squadra di Tolone su cui gli inglesi avevano contato di porre gli artigli ha prò vocato non poche disillusioni a Londra, ove si cerca di far buon viso a cattivo giuoco consolandosi col dire che le navi non sono cadute nemmeno nelle mani dell'Asse. Senonchè nei circoli neutrali si osserva che, mentre le cupide bramosie inglesi sono state chiaramente rivelate dai precedenti tentativi di impossessarsi delle unità francesi come quello di Mera el Kebir del 3 luglio 1940, e ultimamente anche dal ripetuti appelli lanciati da Darlan mediante la ra. dio, dopo che egli è passato al servizio degli anglo-sassoni, non vi era alcun indizio delle pretese mire dell'Asse, anzi vi sono prove contrarie, costituite anzitutto dal generoso trattamento concesso alla flotta francese con l'armistizio prima e con l'accordo su Tolone poi. Quindi il tentativo inglese di far credere che le Potenze dell'Asse siano state mosse a occupare Tolone dal desiderio di impossessarsi della squadra francese, non regge all'esame dei fatti, e ora l'affondamento delle navi, come notano le Basler Nachrichten, è sempre più favorevole per la Germania e per l'Italia che il loro passaggio nelle mani anglosassoni. <t Dopo tutto quello che è avvenuto nell'Africa del Nord prosegue il giornale basilese ogni persona ragionevole coni (prenderà che l'Asse doveva rlte^ | nere come possibile, anzi come verosimile un tentativo della flotta di Tolone di raggiungere il campo anglo-americano. L'Asse ne ha tratto le conseguenze ». La Neue Zuercher Zeitung pone in evidenza il fatto, reso noto da Hitler, che il 12 novembre l'ammiraglio De Laborde, comandante della formazione di Tolone, aveva ordinato alle sue navi, contrariamente agli impegni presi sul suo onore di non sparare un colpo contro gli anglo-americani, se avessero tentato uno sbarco, e scrive che in ogni modo il contegno tenuto dagli alti ufficiali francesi nell'Africa del Nord era per la Germania e per l'Italia motivo sufficiente a nutrire sfiducia anche verso il De Laborde. « In certo modo — conclude il giornale — il dramma di Tolone è una reazione delle Potenze dell'Asse alle delusioni oggi apertamente ammesse, che hanno loro causato gli avvenimenti dell'impero coloniale francese. Ma la conferma più ineccepibile, che l'ammiraglio De Laborde mirasse a consegnare le sue navi ai nostri nemici, ci è stata data dal servizio di informazioni del dipartimento militare di Washington, il cui direttore, capitano Lovelett, come ha informato la Reuter, ha dichiarato che la fuga era stata impedita semplicemente dal fatto che i sottomarini e gli aeroplani italo-tedeschi sorvegliavano continuamente le unità, e che la rada di Tolone, come quella di Marsiglia, è cosi stretta alla sua Imboccatura, che se qualche grossa nave vi fosse stata affondata nel tentativo di prendere 11 largo sarebbe stato sufficiente a bloccare l'uscita anche alle altre. Basta questa conferma a far comprendere a tutti quanto saggia sia stata la decisione dell'Asse di porre fine ad una situazione che era basata sul falso presupposto che gli ufficiali francesi di Tolone avessero intenzione di rispettare la parola data.

Persone citate: Basler, De Laborde, Hitler