Sciocchezze giornalistiche di Eleonora e di Arcibaldo di Concetto Pettinato

Sciocchezze giornalistiche di Eleonora e di Arcibaldo OCCHIATE IN CASA DEL NEMICO Sciocchezze giornalistiche di Eleonora e di Arcibaldo 71 giornalismo britannico, che non ha mai badato a spese, vanta due nuove reclute, ambedue personaggi altolocati e scrittori occasionali venuti alla penna sul tardi per colpa della nequizia dei tempi: dico Eleonora Roosevelt e Archìbaìd WaveU. Accanto a tante ragioni d'affanno, la guerra offre talora qualche legittimo pretesto di riso: non lasciamocelo sfuggire, specie allorché .questi conforti dell'ottimismo sono i nostri nemici a procurarceli! I malevoli avevano detto che Eleonora Roosevelt, titolare di contratti di collaborazione giornalìstica- per la bella cifra di 300 mila dollari l'anno, facesse scrivere i propri articoli dalla sua segretaria: l'asserzione non è davvero gentile per la segretaria. Sono pronto a sostenere che tutto quanto l'illustre donna manda aH'United Features Syndicate sotto la clausola dell'esclusività mondiale è farina del suo sacco e che la segretaria non interviene se non per raccoglierlo stenograficamente dalle labbra della padrona mentre questa fa il bagno o camAbia di vestito. «La mia giornata» Pigliamo, per edificare gli increduli, la serie di articoli « La- mia giornata » ohe vede quotidianamente la luce sul Daily Herald. Una segretaria, soprattutto se ben pagata, non mancherebbe d'infiorare i propri scritti di osservazioni peregrine e di pensieri profondi noncliè di allusioni alla Carta Atlantica e ai vangeli democratici, appellandosi per lo meno a Wilson e alla regina Vittoria ed esaltando U disinteresse delle Nazioni Unite scese in campo per salvare la libertà del mondo. La Presidentessa no. Fedele al titolo della rubrica e donna d'affari sino all'osso, essa si limita, a fornire ai lettori dei due mondi, nudo e crudo, l'impiego del proprio tempo. < Domenica mattina — traduco testualmente —'ho visitato il Circolo offerto ai nostri soldati dalla Croce Rossa Americana. Nella grande sala a terreno un giovanotto in borghese sedeva al pianoforte e molti altri giovanotti in borghese gli sedevano intorno discorrendo, guardando in aria o leggendo giornali. Uno di loro mi domando se ' avessi vista in America una certa ragazza di sua conoscenza che doveva essersi sposata da poco. Un altro gruppo mi disse d'esser composto di aviatori e volle, che mi facessi fotografare in mezzo a loro. Dopo, siamo andati in vettura a casa Churchill. Qui trovammo a colazione una comitiva interessante: il maresciallo dell'Aria sir Charles Portai con lady Portai, il ministro Eden con la sua signora, il giovane Roberto Hopkins venuto a Londra in licenza per un giorno dalla sua unità americana e miss Mary Churchill, figlia cadetta del capo del governo e di sua moglie, la quale, a soli vent'anni, s'è fatta strada nel Servizio Territoriale Ausiliario diventando prima sergente ed ora aspirante ufficiale. La sera la ragazza se ne tornò al proprio campo, mentre alle &0,S0 arrivava sua sorella Sarah, ufficiale delle Forze Antiaeree Femminili, per fermarsi sino alle 9,30 della mattina seguente. Lunedi dovremo star fuori il giorno intero per visitare alcune opere femminili dell'esercito. Ma 2uesto ve lo racconterò domani i. •e scolare italiane sogliono redigere per esercitare 0 loro criterio un Diario o Cronaca che non mi pare possa aver molto da invi diare agli articoli della signora Roosevelt, tranne, s'intende, le migliaia di dollari in cui questi ultimi si traducono. Ho messo da canto i ritagli del Daily Herald per impiegarli d'ora innanzi a richia mare un sorriso sulle labbra di mia figlia ogni qual volta la pagina composta le sembrerà troppo pedestre o non abbastanza ricca di eventi memorabili. «Lunedì alle S,S0, ripiglia im¬ perterrita la Presidentessa, la- sciammo casa Churchill in com pagnia di lady Churchill. Al centro d'allenamento del Servizio Territoriale Ausiliario visitammo il Riparto Abluzioni, il quale contiene vasche da bagno, docce, lavamani e ritirate, più una stanza dove le ragazze possono lavare e stirare i loro panni e metterli sull'asciugatoio. Tutto era adatto, ma assai semplice tanto come costruzione quanto come arredi. Una delle cose ohe più mi colpì fu la scuola di tirocinio per le vivandiere. Ricordate l'antico adagio: un esercito marcia sullo stomaco f Le ragazze — ce n'è più di mille passano colà due settimane ad ammannire e cuooere pietanze, che poi mangiano da sè. Quando tornammo a casa mio figlio Elliott ci aspettava con l'ambasciatore Winant, ma avemmo solo pochi istanti per discorrere insieme perchè subito si dovette andare a pranzo all'Ambasciata... ». Vi faccio grazia del seguito di quelle che saranno un giorno le popolarissime Memorie della « Prima Dama degli Stati Uniti ». Ma sfido i maligni a pretendere più oltre che non siano opera sua! Il generale WaveU, invece, si è dedicato alla storia e. forte delle proprie «vittorie» egiziane, ha pubblicato sul Times due articoli intorno al genio militare, genio con la g 'minuscola, istituendo una specie di graduatoria nel merito di quanti lo precedettero nel Pantheon dei grandi Capitani e collocando Belisario al primo posto, Marlborough al secondo. La scelta del vincitore di Vitige e di Totila fuale principe dei capi d'eserciti piaciuta a parecchi scrittori di « lettere alla redazione », non esclusi Hddcll Hart ed altri tecnici militari: ma sapete perchè* Perchè la missione affidata al generale bizantino consisteva nel « liberare l'Italia dai Tedeschi co minciando con l'invadere la Sici¬ lia ». Non si può esigere da tutti i collaboratori estemporanei del Times una conoscenza profonda della storia e sarebbe quindi tempo perso ricordar loro che Teodorico fu un più grande romano di Belisario e che le vittorie di quest'ultimo sui Goti furono tra le più inutili riportate nei secoli, che di vittorie inutili ne hanno pur viste tante. Lasciamo a WaveU il Belisario dei suoi sogni e accontentiamoci di vedere il signor Tancredi Borenius rimproverar ali. sullo , so giornale di aver detta una s chezza asserendo che lo stratega di Giustiniano « sembra esser stato ignoto a Napoleone ». Lungi dall'ignorarlo, il Corso possedeva un Belisario del Marmontel in quattro tomi, che portava seco attraverso l'Europa nella propria biblioteca da campo, ed aveva ammirato certamente a Parigi il quadro del David: Belisario che chiede la carità, tra i più famosi de* suo pittore preferito. Tanto per far dispetto Arcibaldo non ha risposto all'appunto, come non ha fiatato neppure allorché un altro dei suoi critici ha fatto osservare che invece del vincitore di Malplaquet e di Ramillies — Marlbruck s'en va-ten guerre — al secondo posto sarebbe stato meglio Scipione l'Africano, vincitore di Cartagine: ma suppongo si sia consolato nel leggere, il giorno dopo, la lettera scritta al Times da A. H, Burne per rallegrarsi seco di aver relegato Giulio Cesare ad uno del gradini inferiori della scala. « Un'attenta lettura del De bello gallico, opina costui, dimostra chiaramente che Cassivellauno inflisse al generale romano una grave disfatta. Se l'eroe britannico avesse saputo leggere e scrivere, l'autore dei Commentari non ci avrebbe fatta una bella figurai ». Questi inglesi sono davvero unici nel loro genere. Scomodare Belisario e Cassivellauno per far dispetto all'Italia del 1948 è una di quelle pensate che non potevano venire se non a loro. Rimanderemo i collaboratori estemporanei dell'organo londinese al desiate omnes dei Commentari in questione... Concetto Pettinato

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