I vani sforzi di Washington per mascherare l'ultima sconfitta navale

I vani sforzi di Washington per mascherare l'ultima sconfitta navale Mi conflitto api Faaiiioo I vani sforzi di Washington per mascherare l'ultima sconfitta navale Il voluto equivoco sulla data della battaglia di Guadalcanar - Oggi il G. Q. nipponico annuncerà il totale delle dure perdite inflitte al nemico Tokio, 17 novembre. Stasera l'agenzia Dome! ha annunciato che gli ambienti competenti giapponesi attendono, per domani, un comunicato del Gran Quartier Imperiale giapponese sulla «terza battaglia navale > delle isole Salomone. Negli stessi ambienti, soggiunge l'agenzia, si d'.ce che la notizia di questo comunicato è giunta improvvisa e si ritiene ' che essa conterra sorprendenti rivelazioni sui danni sofferti dalla marina degli Btati Uniti. A poche ore dall'annuncio della morte, avvenuta in un combattimento nel Pacifico meridionale, del contrammiraglio J. Callagham, U Dipartimento della marina di Washington ha diramato stamane un comunicato per informare che negli scontri aero-navali svoltisi nelle acque delle Salomone nei giorni 13, n, e 15 novembre la flótta degli Stati Uniti ha perduto due incrociatori leggeri e sei cacciatorpediniere. Il comunicato specifica che l'annuncio si basa su itiformazioni isolate provenienti dal teatm della lotta e che, perciò, non si può, logicamente, ritenerlo completo. Come si vede, le autorità navali americane mettono le mani avanti, ligie al loro sistema di annunciare a rate le. perdite subite. E' anche sintomatico, al riguardo, che il comunicato di Washington parli degli scontri avvenuti dal 13 novembre in poi: la battaglia di Guadalcanar ebbe inizio, invece, il li, e fu in quel primo giorno che gli americani, stando al bollettino dell'alto Comando nipponico, perdettero ben sei incrociatori pesanti. Evidentemente Wash ington giuoca sull'equivoco, tacendo delle perdite subite nella prima fase della battaglia, limitan¬ dosi ad annunciare quelle della seconda. Nello stesso tempo, e quasi per preparare il pubblico alle... rate successive, l'ufficiosa United Press dirama un bilancio, che potrebbe essere quello delle perdite navali subite complessivamente dagli Btati Uniti nel corso delle varie battaglie svoltesi nel Pacifico dall'inizio della guerra, ma che è tuttavia da considerare anch'esso come un semplice acconto e una forzata confessione parziale. Comunque, in attesa delle successive puntate registriamo che, secondo il comunicato dell'Agenzia nord-americana, risulterebbero finora affondati: una corazzata, 4 portaerei, 6 incrociatori, SO cacciatorpediniere, 4 sommergibili, i trasporti, 3 petroliere e 13 unità « diverse >, e danneggiati una corazzata, 3 incrociatori, 5 cacciatorpediniere ed un'altra unità « diversa ». Molto più attendibile, invece, é da considerare il riassunto delle perdite navali inflitte al nemico, dall'inizio della guerra in poi, pubblicato stamane da fonte ufficiale comprendente anche U risultato del recentissimo scontro nelle acque di Guadalcanar. Le cifre del riassunto sono le seguenti: Navi da battaglia: 9 affondate e 8 gravemente danneggiate. Portaerei: 11 affondate e 6 gravemente danneggiate. Incrociatori: 43 affondati e 16 gravemente danneggiati. Cacciatorpediniere: 46 affondati e zO gravemente danneggiati. Navi ausiliarie: 3 affondate, g gravemente danneggiate, l catturata. Sommergibili: 89 affondati e 29 gravemente danneggiati. Cannoniere, posamine, spazzamine e motosiluranti: t4 affondate, il gravemente danneggiate, 6 catturate. Navi minori: 16 affondate, S4 gravemente danneggiate, 8 catturate. Navi di tipo speciale o non identificate: 4 affondate, 5 gravemente danneggiate. Si arriva così ad un totale di USO unità da guerra affondate, 131 danneggiate gravemente e 9 catturate. Un tragico bilancio per gli alleati in soli undici mesi di Guerra del Pacifico. Queste cifre sono messe molto in evidenza dalla stampa giapponese ed i giornali di Tokio commentano ampiamente il comunicato del Quartier Imperiale, ieri trasmessoci, contenente la precisazione delle perdite nella battaglia della Santa Croce. I giornali della capitale nipponica rilevano che i successi ottenuti dalla marina giapponese sono ancora maggiori di quanto si era potuto giudicare in un primo momento e in modo particolare sottolineano la perdita delle portaerei Hornet e Enterprise che costituivano l'orgoglio della Marina americana. Il Japun Times and Advertiser, per pòrte sua, osserva poi, che le eifre delle perdite nemiche non furono date dal Quartier Generale che soltanto in seguito ad una documentazione fotografica accuratamente controllata che fece fallire tutti gli sforzi della propaganda nemica. Stasera a tarda ora è stata captata una comunicazione ufficiosa da Washington che nella battaglia delle Salomone svoltasi nella notte sul 13 novembre hanno trovato la morte, oltre al contrammiraglio Callagham, anche il contrammiraglio Scott e 0 capitano Casto Toung. Il primo comandava una nave da guerra, mentre il secondo aveva il comando della nave ammiraglia del contrammiraglio Callagham. Un mezzo motorizzato germanico supera un valico au) Caucaso. Nello sfondo, l'EIbrus. (Foto Kaiser - Transocean).

Persone citate: Foto Kaiser

Luoghi citati: Btati, Stati Uniti, Tokio, Washington