I nostri aerosiluranti in azione nel golfo di Bougie di Mario Bassi

I nostri aerosiluranti in azione nel golfo di Bougie I nostri aerosiluranti in azione nel golfo di Bougie Aeroporto di..., 12 novembre. In rapporto agli sbarchi e alle occnpa£o%j degli anglo-americani sulla costa dell'Algeria, le aviazioni dell'Asse svolgono un'intensa azione combattiva, anche da questo settore del Mediterraneo centrale. Ricognitori, bombardieri in quota e in picchiata, aerosiluratori hanno portato la loro micidiale offesa contro i convogli marittimi nemici e sulle improvvisate basi terrestri. I nostri cacciatori aerei scortano e proteggono, nel cielo, i nostri traffici con l'Africa Settentrionale, che si moltiplicano per le nuove urgenti necessità della guerra, secondo i piani preordinati dai nostro Comando e da quello tedesco. Il Mediterraneo è tornato, come previsto, il centro contrastato e folgorante della guerra, di tutta la guerra mondiale; questo mare che ha vagliato tante stirpi nei millenni e che è il conteso mare di Roma. Pare che l'atmosfera, qua, si sia infuocata da un giorno all'altro; mentre gli avvenimenti acquistano un ritmo precipitoso e grandioso. Torbida è l'aria, con minacce temporalesche; il mare s'increspa e spumeggia al' vento, il rombo delle cannonate e\ il tempestare delle mitragliatrici che inseguono un ricognitore aereo nemico, che sorvola aito, appaiono echeggiare tanto pi» vasto lo strepito della battaglia, lungo la sponda settentrionale africana, e da questo Mediterraneo centrale al Mediterraneo occidentale. Ma io limito la mia cronaca all'informazione diretta, quanto mi è possibile, da questo aeroporto di guerra: la limito a un episodio di singoli nell'esteso e complesso quadro della battaglia. Da questo aeroporto è partita ieri, alle prime ore del pomeriggio, una formazione di aerosiluratori. La formazione volò sul mare con tempo decisamente sfavorevole, attraverso una cortina di nu* vole basse e attraverso qualche intermittente piovasco. Quando fu avvistata la spiaggia africana, la costa algerina, i nostri aero&ilurar tori piombarono verso occidente, seguendo la costa, ma tenendosi entro terra. Cosi, dopo circa tre ore di volo, circa le ore 15, arrivavano sopra il golfo di Bougie, profondamente inarcato, pressoché a metà del percorso tra Bona e Algeri. Nell'ampia distesa del golfo, davanti alla cittadina di Bougie, da cui esso prende U nome, e che è sita nell'estremità occidentale di niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii esso, vi era un certo numero di piroscafi, protetti da cacciatorpediniere e torpediniere. Piroscafi da passeggeri e da carico e navi da guerra alzavano, la maggior parte, la bandiera statunitense, qualche unità la bandiera britannica Si scorgeva movimento di imbarcazioni e chiatte tra i piroscafi e le navi; si stavano sbarcando trup pe e materiali. I nostri aerosiluratori, provenendo dalla parte di terra, uscendo dalle nubi, piombarono sul ne mico di sorpresa. Ma istantaneamente si scatenò dalle navi un tremendo fuoco contraereo. E immediatamente i nostri furono attaccati da numerosi cacciatori nemici, con apparecchi di tipo Hurricane, che probabilmente si trovavano già in aria, a protezione delle operazioni di sbarco. I no stri si difesero validamente contro la caccia nemica; e, attraverso saettanti fasci del fuoco contrae reo, superarono la doppia fila di cacciatorpediniere e delle torpediniere per attaccare i piroscafi. Sganciarono i siluri a distanza minima, ciascuno" contro il bersaglio prescelto dei più grossi piroscafi; poi proseguirono, sfuggendo al fuoco delle navi e della caccia aerea, verso il mare aperto. L'intera manovra era durata quasi dieci minuti, in mezzo ad un uragano di proietti di ogni calibro, in mezzo al nimbo di scoppi. Date le condizioni dell'attacco, e dovendosi sottrarre il più celermente alla reazione nemica, non è stato possibile ai nostri di controllare gli effetti dei siluri. Ma è certo che un piroscafo fu colpito in pieno: un piroscafo di 10 mila tonnellate, che fu visto sbandare e incendiarsi. Mario Bassi iiiinniiiiiiminiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiu Décézevftif fa/vefo/s óAMonrelimar J Rocfezo Sisteron Nimes^ftvianone ^Morìtpellier^^r^ iLIA lunei NIZZA —~<B.-"#— Cffrcessoria Perpignanor, spagn m ■Mtvendresz

Persone citate: Algeri, Hurricane

Luoghi citati: Africa Settentrionale, Algeria, Roma