La Francia accetterà gli aiuti che altri Stati saranno disposti a darle

La Francia accetterà gli aiuti che altri Stati saranno disposti a darle La Francia accetterà gli aiuti che altri Stati saranno disposti a darle Parigi, 9 novembre. Il Ministro Rahn, dell'Ambasciata di Germania, e l'Ambasciatore De Brinon hanno riunito ieri sera i giornalisti italiani e tedeschi e delle altre Potenze aderenti al Patto Tripartito per far dichiarazioni sullo sbarco ajiglo-americano nell' Africa Settentrionale francese. Comunicazioni a Parigi di Rahn e De Brinon Le notizie militari sono state riassunte come segue dal Ministro Rahn: E' partito da Gibilterra nella notte dell' 8 novembre un grosso convoglio diretto verso le. coste dell'Africa del Nord. Verso le ore 4 del mattino sono stati operati sbarchi a oriente e a occidente di Orano, a Arzen nelle vicinanze di Algeri, a Capo Matifeu e a Safi nel Marocco. Sono falliti con perdite da parte degli attaccanti i tentativi di sbarco nei porti di Algeri e di Orano (fra l'altro due torpediniere sono state affondate ad Algeri). Si suppone che le forze trasportate dal convoglio ammontassero a due o tre divisioni. Nello stesso momento dei predetti sbarchi il comandante del presidio di Casablanca Bethouard ha tentato di incitare le truppe francesi alla ribellione. L'ammiraglio Michel lo ha fatto arrestare immediatamente. Un solo battaglione risulta ancora in rivolta. Il generale Nogués ha comunicato che a Rabat la situazione è tranquilla. L'Ambasciatore De Brinon ha quindi parlato a nome del Governo francese. Dopo aver sottolineato la risposta del Maresciallo Pétain al « messaggio ingiurioso del Presidente Roosevelt », nonché alle imminenti decisioni del Consiglio dei Ministri riunitosi alle ore 18 a Vichy, ha detto che questo è un decisivo momento per la storia dell'Europa e che la Francia si difenderà con tutti i mezzi a sua disposizione. Ha soggiunto che i mezzi francesi sono deboli, ma che la Francia accetterà gli aiuti che altri saranno disposti a fornirle. De Brinon ha detto, continuando, che le unità navali dislocate in Africa Settentrionale sono subito intervenute nella battaglia. Il nemico ha subito qualche perdita. La corazzata Jean Barth è .stai.a colpita. Accennando alla situazione diplomatica e alla rottura delle relazioni fra Francia e Stati Uniti, ha confermato che il Presidente Lavai ha già impartito disposizioni per far sospendere ogni attività per i consoli americani nel Nord Africa francese. Darlan trovasi ad Algeri. Il generale Weygand è a Vichy. Tutti i giornali riportano ampie cronache delle manifestazioni svoltesi ieri. In ragione delle circostanze la grande riunione popolare che doveva aver luogo al Velodromo d'Inverno, nel corso della quale Jacques Doriot avrebbe dovuto prendere la parola, è stata rimandata. Violente manifestazioni al grido: « Guerra agli inglesi! » Nel pomeriggio parecchie migliaia di parigini e i membri del partito popolare francese e della gioventù popolare francese si trovavano ai Campi Elisi per esprimere la loro Indignazione contro il nuovo delitto anglosassone. Alle grida di « guerra agli inglesi » e di « evviva Pétain, evviva Doriot » un corteo, che si allungava di minuto in minuto, si formò tra gli applausi della folla assiepata lungo i marciapiedi, e discese ai Campi Elisi, recandosi alla sede del partito popolare francese. La folla dei simpatizzanti, ammassata dinanzi alla sede del partito, reclamò Doriot, il quale, da una finestra, annunziò che avrebbe veduto nella serata 1 rappresentanti del Governo francese a Parigi e delle nazioni che possono aiutare la Francia nella lotta. Dinanzi alla massa sempre crescente di parigini, Doriot ha constatato il successo della manifestazione e rispondendo al grido «guerra agli inglesi » ha detto: « Chiedo una cosa semplicissima: voi mi avete gridato unanimemente " guerra agli inglesi! ", e siccome siamo noi i rivoluzionari j della Francia e uomini pratici, chiediamo i mezzi per fare questa guerra ». L'oratore ha poi proclamato la necessità di allearsi ai nemici del bolscevismo contro gli anglosassoni, aggiungendo: « Se da due anni si fossero rotte le relazioni con l'Inghilterra e,conclusa un'alleanza con la Germania, se dopo l'entrata in guerra dell'America avessimo rotto le relazioni con quel paese, invece di far vivere le sue spie sul nostro territorio, saremmo oggi più forti ». E ha concluso: * Costituiamo la legione imperiale per difendere la Francia e l'impero. Siamo stati parecchi a non aver paura di batterci nelle steppe gelate della Russia, siamo ancora pronti a batterci nelle sabbie ardenti del deserto ».