Quando un motore rugge al banco di prova...

Quando un motore rugge al banco di prova... E* NATO IL CUORE D'UN AEREO Quando un motore rugge al banco di prova... * Quelli della sala prove... »; è questa l'espressione con la quale nelle fabbriche di motori gli ingegneri degli uffici tecnici e di officina designano i loro colleghi preposti ai collaudi; e non sempre l'intonazione che danno alla frase è dello più amichevoli: non ò difficile scoprire un pizzico di diffidenza, o un tantino di sopportazione. Sentimenti non meritati certo, ma entro certi limiti perdonabili, se è istintivo il bisogno di prendersela con qualcuno quando le difficoltà ci sono. Se l'intero Stato maggiore di un ufficio tecnico ha speso mesi e magari anni nello studio di un nuovo tipo di motore, e l'officina ha fatto miracoli, risolvendo difficoltà di ogni specie per tradurre in pratica il progetto, e finalmente il motore nuovo fiammante vien mandato all'esame della sala prove, è ab-| bastanza naturale che se a tale esame vien bocciato, un pochino del generale malumore si sfoghi sugli esaminatori. Eppure la direzione di una sala prove, è cosa tanto delicata da, non venir affidata se non a tecnici di sperimentato valore, e il più elementare progresso non potrebbe attuarsi senza il sussidio di questo strumento di vaglio. Travagli della mossa a punto Un nuovo tipo di motore moderno non scaturisce certo tutto in una volta, nè tanto meno dal cervello di un solo progettista; anche nel settori ove il progresso ha bruciato le tappe, l'evoluzione non è mai avvenuta attraverso salti troppo bruschi. Certamente c'è una bella differenza tra motore d'aviazione del tempo dell'altra guerra ed uno della guerra di og- l e n , o l gi, tuttavia non è difficile per il competente rintracciare 1 varii anelli attraverso i quali si è passati nella transizione da un tipo all'altro; attraverso ampliamenti, ritocchi, ondeggiamenti, parziali ritorni a soluzioni sorpassate, ogni Casa va evolvendo i propri! trai, sfruttando l'esperienza acquistata nel passato: chi si mantiene sul motore stellare, chi preferisce i cilindri allineati. I motori prototipi, quelli che hanno incontrato il successo, che una multiforme esperienza ha consacrato come ben riusciti, vengono considerati non molto diversamente da come, In una scuderia di cavalli di razza, si considerano i migliori stalloni; vengono individuati con appellativi che la quotidiana consuetudine ha foggiato e qualche volta con nomi di battesimo; che, come qualunque altro organismo, il motore vive di una sua vita, con esigenze e capricci, come un tecnico d'officina. In particolare la nascita è accompagnata dai penosi travagli di chi lo mette al mondo, da ansie, speranze, ed è un concorso di elementi talora minimi, imponderabili, che vale a dargli quella vitalità che lo farà trionfare o a condannarlo; è proprio nella sala prove, durante le interminabili minuziose esperienze di « messa a punto > che si cerca di mettere in luce quei minimi coefficienti di bontà o di Insuccesso che nessuna teoria permette di prevedere durante lo studio preliminare del motore, a tavolino; ed è durante questa fase che l'antagonismo tutto superficiale tra officina e collaudo deve scomparire per lasciar posto a una intelligente collaborazione. Chi si può domandare come mai una Casa costruttrice, forte magari di una esperienza di molti decenni, si trovi talvolta davanti a vere e proprie sorprese nella costruzione di un tipo di motore apparentemente analogo a tipi già sanzionati dalla pratica; pure l'imprevisto si presenta sempre. Il comportamento ottimo dipende dall'equilibrio, dall' armonia del tutto. E' tale fatto che rende di una delicatezza e di una difficoltà estreme la * messa a punto»: se invero durante il funzionamento in prova un pezzo si rompe, che cosa verrebbe in mente al profano di fare? Naturalmente di irrobustirlo in qualche modo: ebbene, novanta volte su cento questo provvedimento porta alla sorpresa.della rottura di un altro organoche prima funzionava benone, polche Il maggiore irrigidimento di una parte viene a modificare il sistema di sforzi agenti sul complesso e può quindi far sorgere pericolo la dove esso non esisteva; e allora per togliere il nuovo inconveniente si deve ricorrere a qualche altra modifica, che manda magari all'aria tutto un paziente lavoro. Quanti di questi« cominciar da capo » conosce iprogettista! E' in fondo il tributo che paga per la sua soddisfazione di creatore: non si dà la vita sen za travaglio!