A proposito di bombardamenti nemici

A proposito di bombardamenti nemici A proposito di bombardamenti nemici Prepariamo fin da ora gli alloggi per i senza tetto, per il caso deprecabile di altre inenrsioni L'esperienza di Milano c di Genova in occasione delie recenti incursioni nemiche suggerisce alcune considerazioni, che è bene tenere presenti per il caso deprecatissimo che altre città possano essere fatte segno ad attacclii terroristici dello stesso tipo. Questa eventualità, cavie osserva giudiziosamente il n Popolo d'Italia », non può essere esclusa: deve anzi essere considerata con vinle realismo da tutti, cioè a dire non solo dalle autorità, ma anche dai privati cittadini. E' infatti evidente che. di fronte ad azioni di bombardamento di va s(a portata, quando cioè si abbia-1no a registrare danni di una cer- ta entità, l'azione denli organami pubblici specificatamente' incori- ; Cali dell'opera di soccorso, può at>er bisogno di essere integrata dalla volonterosa collaborazióni ldei privati cittadini. Ognuno de- ve quindi finora prepararsi a da- re li proprio contributo all'opera' di soccorso, organizzata dalle au- torità e dagli organi pubblici. E' manifestazione di sano patriota- smo concorrere a lenire il distigio e le sofferenze, di coloro che la sorte designerà a sopportine le conseguenze del bestiale odio ne- mico. | Vn aspetto molto importante dell'opera di soccorso è l'assistcn-! sa ai senza tetto. Bisogna fare in modo che, nel caso deprecato e de- precabile di un'incursione nemica, chiunque abbia la sventura di ave- re la propria casa distrutta, o re- sa inahiffibi/e, abbia l'immediata possibilità di essere licovcrati,1 con la propria famiglia altrove, Lc autorità usano dispoire inìquesti casi di locali di pubblica destinazione, come scuote, rosei della Gii, gruppi rianali, ecc. Mól-\ le istituzioni di carattere collctti-] vo, come collegi, caso di cura, confraternite religiose possono,] restringendosi, offiire larga aspi- talità agli infortunati. Ma tuUo\questo potrebbe anche non b«- .ìlare. Èisogna allo, a che. le /a- miglie private sentano il dovere morale di ospitare, nei limiti del- le proprie possibilità, i meno /<» - ' tunatCln circostanze così eccedo- noli, cani fornui di cqoismo sa- rebbe odiosa. L'infortunio, che o.,-gi è toccato al vicino, potrcbìx 1 domani abbattersi sulla nostra casa. Ci sono molte famiglie che dispongono di abitazioni superiori,ai proprii bisogni; sarebbe molto ! bello che queste comunicassero fin da ora aìle autorità il numero del- le persone che, in caso di iteci* I sita sarebbero disposte a ospitare per qualche tempo, cioè fino a che hon sarà possibile oraanissaie\una loro stabile sistemazione al- trove. Anche in questo campo;!senza o prima che intervenga-.no provvedimenti coattivi d'elle, autorità, occorre clic funzioni in, nobile molla della solidarietà so- ciale. Ognuno esamini fin da oraile proprie possibilità, ognuno se- rmeli fin di ora alle autorità!quello che può fare e che è di-sposto a fare in caso di necci-dirò. T.'nxnixiptlzn. ni seti&il tftttfì sitò. L'assistenza ai senza tetto sarà tanto maggiormente facilitata, se le autorità, ancora prima che si verifichi il deprecato evento, saranno messe in condizione di conoscere quello che la spontanea solidarietà dei privati è in grado di fare a beneficio dei malcapitati, a cui le bombe della Raf avranno distrutta l'abitazione, e che saranno rimasti privati di indumenti e suppellettili. Il nemico conta, con le sue aggressioni terroristiche, di fiaccare il morale delle popolazioni. La fioritura spontanea della solidarietà verso i danneggiati dalle incursioni sarà un altro modo di dimostrargli che i suoi calcoli sono errati, e che le popolazioni civili formano, al pari dei combattenti, un esercito solo, unito e compatto, pronto a dividere in fraterno cameratismo i rischi e le disavventure che la guerra fatalmente comporta. Ma non basta ancora: non ci sono solo famiglie che dispongono di alloggi esuberanti ai propriibisogni. Ci sono famiglie che fcn-gono le case chiuse, e se »ie sonoandate a vivere in albergo, o asvernare in località di mare odi campagna. Ci sono famìglie" che hanno degli appartamenti liberi, vuoti o mobiliati, in attesa dell'inquilino che li assuma in lo cazione. Bisogna spalancare glialloggi sfitti.'il Podestà di Mila-no, con recente ordinanza, ha disposto che tutti i proprietàri od affittuari di appartamenti mobiliati, presentemente non occupali per qualsiasi ragione, ne facciano denuncia, entro breve termineagli uffici comunali. Un tale obbligo potrebbe essere imposto an che ai proprietari del Comune dTorino; in tal modo le autoritàpotrebbero assicurarsi in anticipo la conoscenza precisa e aggiornata di tutti quei locali, in cui potrebbero essere ospitati, in caso dbisogno/ i danneggiati dalle incursioni avversane. E', come osserva appunto i«Popolo d'Italia», una prova dcivismo che si richiede ai proprie tari di casa; ma è una prova, ag-giungiamo noi, a cui nessun ita liano degno di questo nome vorrebbe, in circostanze cosi eccezionali, sottrarsi, negandosi a una forma di solidarietà doverosa verso i connazionali colpiti dal selvaggio furore nemico.

Persone citate: Raf

Luoghi citati: Genova, Milano