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Morrison riconosce la preminente importanza dello scacchiere mediterraneo Gli anglosassoni e la guerra Morrison riconosce la preminente importanza dello scacchiere mediterraneo i Berlino, 2 novembre. L'Agenzia ufficiosa britannica riporta che il Ministro della sicurezza Interna Herbert Morrison ha pronunciato a Cardifi un di scorso in cui a proposito della lot ta in corso in Africa e nel Medi' terraneo, ha dichiarato: « Non esiste alcun altro teatro di guerra in tutto il mondo dal quale dipendano conseguenze strategiche maggiori. La riapertura del Mediterraneo sarebbe il primo grande passo verso un più ampio sviluppo, un più celere spostamento ed una maggiore iniziativa della nostra potenza navale dalla quale dipende la decisione ». All'illusionistico quadro tracciato dal ministro Morrison gli osservatori berlinesi contrappongono il chiaro linguaggio della realtà personificata nel grandiosi successi dei sommergibili germanici. Morrison — commenta il Lokal Anzeiger — ha quindi rivelato che la grande montatura cui ha dato luogo il soggiorno di Smuts a Londra, come pure il quasi contemporaneo annuncio dell'attacco contro le posizioni dell'Asse ad El Alamein, si proponevano di rialzare 11 prestigio della Gran Bretagna di fronte agli Stati Uniti. Effettivamente questo prestigio è seeso molto in bosso. Il dominio britannico del mari consisteva in passato nella sua tutela senza possibilità di concorrenza in settori nei quali oggi gli inglesi non hanno invece più nulla da dire, come nell'Asia orientale e nell'Ocea no Pacifico. Quivi il comando è ora passato ai Giapponesi; e le operazioni contro di questi vengono svolte sostanzialmente, col risultato di continue sconfitte, soltanto dagli aroericani. Nell'Oceano Indiano e nelle acque di Città del Capo, fino al Golfo Persico 1 mercantili bri tannici sono in minoranza rispetto ai piroscafi americani. Nel Mare Glaciale le rotte britanniche vengono continuamente spezzate, mentre nell'Atlantico gli inglesi si associano agli americani nelle sconfitte. Morrison ha qualificato gigantesco lo sforzo della flotta britannica, per il fatto che quest'ultima deve pattugliare regolarmente lungo 80 mila miglia di rotte marittime. Questo grave compito è per l'appunto il risultato della efficace strategia messa in opera dai sommergibili dell'Asse. I sommergibili dell'Asse attaccano dove fa loro comodo. Infine i sommergibili dell'Asse — conclude il giornale — annullano l'efficacia e la coordinata valorizzazione delle risorse materiali dei nostri nemici.