Prime ammissioni americane sulle perdite subite

Prime ammissioni americane sulle perdite subite LA BATTAGLIA DEL PACIFICO Prime ammissioni americane sulle perdite subite Buenos Aires, 27 ottobre. Sugli scontri navali che si sono intensificati nelle acque del Pacifico sud-occidentale e dei quali stamane un bollettino giapponese dà ampie notizie, le autorità nordamericane sono, come al solito, abbottonatissime. Ma di fronte al comunicato di Tokio, Washington non ha potuto neppure per una giornata continuare a tacere: perciò, a mezzogiorno il Dipartimento della Marina ha cominciato coll'annunciare che « durante le battaglie delle Salomone un cacciatorpediniere nord-americano è stato affondato, e una portaerei è stata gravemente danneggiata ». Più tardi, si è saputo da fonte ufficiosa che il cacciatorpediniere in questione è il Porter, di 1850 tonnellate, varato nel 1937. Insomma, le informazioni da Washington dicono che, sebbene negli ambienti ufficiali non sia stata ancor presa posizione in merito alle gravi perdite subite dalla flotta americana nelle acque di Santa Cruz, la situazione nel Pacifico continua ad essere il principale tema delle conversazioni nei circoli militari e navali, mentre è passata in secondo piano la battaglia in Egitto. Il governo degli Stati Uniti ha ammesso, fino ad ora, solo la perdita di un cac ciatorpediniere affondato lunedì scorso. Questa perdita è stata re sa nota con sorprendente rapidi tà; tuttavia il fatto che la flotta degli Stati Uniti abbia subito maggiori perdite e che queste perdite siano già note ai dirigenti di Washington trapela da un'informazione dell' Associated Press che parla di «gravi danni ad un'altra portaerei» e di «lievi danni ad altre navi ». Mentre, tempo addietro, si era fatto dell'ottimismo attorno ai pretesi straordinari successi delle forze americane nelle isole Salo mone le quali avrebbero dovuto servire da trampolino per un at tacco contro l'arcipelago giapponese, VAssociated Press ai esprime oggi con un tono assai freddo. Dice infatti l'agenzia: «Anche se la lotta in corso nelle Salomone si risolverà a vantaggio degli americani non si crede negli ambienti navali e militari che i piani alleati prevedano la riconquista, una per una, delle isole del Pacifico occupate dai giapponesi. Questa strategia sarebbe estremamente onerosa per gli alleati e il successo di essa, quand'anche dovesse venire, sarebbe un risultato a lunga scadenza ». Da parte sua il tecnico navale dell'I/mtea' Press, contrammiraglio Yates Stirling, a proposito della battaglia delle Salomone scrive: « Dopo che i giapponesi sono riusciti a sbarcare nuove forze a Guadalcanar, bisogna riconoscere che le prospettive dei nostri fucilieri di marina e delle altre forze americane sono veramente incerte. La nostra flotta, dalla quale dipende la sorte delle nostre truppe terrestri a Guadalcanar e nelle isole vicine, viene continuamente minacciata da forze navali nipponiche superiori che comprendono tre e più navi da battaglia. L'ammiraglio Yamamoto può, allorquando lo voglia, gettare nella lotta le forze principali della flotta giapponese; e sembra che sia veramente deciso a riprendere le Salomone a qualsiasi costo ». Contemporaneamente la Reuter annuncia da Washington che le perdite nel personale della marina degli Stati Uniti dalla loro entrata in guerra, comprese anche quelle della battaglia di Pearl Harbour, si elevano a tutt'oggi a circa 16.000 uomini, dei quali 4454 morti, 1592 feriti e 9765 mancanti. Il comunicato odierno del Quartier generale degli alleati del Pacifico del sud-est informa che i giapponesi hanno effettuato ieri un nuovo attacco aereo contro Porto Moresby e sulla baia di Milne. Allo stesso tempo viene comunicato che le forze alleate d'aviazione hanno bombardato le posizioni giapponesi presso Lae e Salamaua. Roosevelt impensierito per gli avvenimenti del Pacifico Buenos Aires, 27 ottobre. Roosevelt ha convocato a rapporto alla Casa Bianca il capo dello Stato Maggiore ammiraglio Leahy ed il comandante generale della flotta americana ammiraglio King, per discutere sulla situazione nel Pacifico meridionale. La stampa americana annette a questo incontro una grande importanza riconoscendo che i reiterati attacchi nipponici a Guadalcanar e la minaccia contro le Salomone hanno messo gli Stati Uniti in una situazione molto imbarazzante, che dà assai da pensare al Presidente. SI dice che questi abbia impartito all'ammiraglio King istruzioni perchè la flotta americana sia messa in azione con i maggiori mezzi possibili per ricacciare i giapponesi da quella parte del Pacifico. Prima del rapporto con Leahy e King, Roosevelt aveva ricevuto un deputato del Minnesota, appena ritornato dal fronte del Pacifico ove combattè come colonnello dell'aviazione, il quale gli fece un quadro molto pessimistico della situazione.

Persone citate: Cruz, Leahy, Milne, Roosevelt, Yamamoto, Yates Stirling