Il siluro del tenente Miranda contro il cacciatorpediniere inglese

Il siluro del tenente Miranda contro il cacciatorpediniere inglese Il siluro del tenente Miranda contro il cacciatorpediniere inglese (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Aeroporto del Mediterraneo, 27 ottobre. Questa volta il gruppo che'ha fatto duemila voli di guerra, ha segnato sul tabellone appiccicato alle pareti dei Comandi di squadriglia una grossa sagoma nera ritagliata dall'annuario navale. Un cacciatorpediniere inglese; e sopra, qualcuno, con In matita blu, vi ha tracciato una grossa riga e un'altra in croce. Affondato. E' stata l'azione di cui ha parlato 11 Bollettino 882, il siluramento al chiaro di luna di un cacciatorpediniere sotto la costa egiziana. Era il tenente Miranda, il capo pattuglia, ad avvistare lontano, dopo avere a lungo sorvolato l'onda buia verso il sud, tre lumicini. Come nella favola. Tre lumicini, forellinl rossi nel sipario nero dell'orizzonte; e su quelli i due Sparvieri si diressero. Ma una favola moderna e terribile, e non vi erano casette con le mura di cioccolato e 11 tetto di marzapane: alcune navi da guerra lunghe e nere sotto la luna e 1 tre lumicini, tre fari accesi dalla co sta a guardare nel cielo. Ma i piloti degli Sparvieri, come gli eroi della favola, hanno il cuore duro e non hanno paura. Miranda toccò appena i timoni, 10 Sparviero si assettò per bene nell'aria ed una volta tanto il fotografo, per colpa dell'oscurità, se ne stette tranquillo. Altre volte, a quel segno, avrebbe armeggiato intorno alla sua cassettina: stavolta nulla, e con lui tutto l'equipaggio tenne il respiro in attesa dello sgancio. Nella fase di lancio l'aereo si stacca da tutti quelli del suo equipaggio. Prima il marconista, il motorista, il mitragliere, il fotografo sono elementi dell'aereo, i suoi gangli nervosi che trasmettono ai motori, al tasto del telegrafo, all'arma, alla macchinetta da presa, il movimento che vuole 11 servizio. Ora, in fase di sgancio, ogni loro movimento si disperde e si annulla. Uno solo A il cuore e il braccio dell'aereo. E il pilota. E del pilota, oltre la mano stretta alla leva, le gambe che premono sulla pedaliera, due sole dita, due dita che tengono stretto il destino di sei uomini e di una macchina terribile che varca il cielo e scaglia la morte. Le due dita che Miranda aveva sulla facile scorrevole levetta del siluro. E tutto l'equipaggio tratteneva il fiato, lo « Sparviero » correva diritto sulle navi, tutti si aspettavano di vedere la rossa colonna di I, fuoco del siluro scoppiato su una nave nemica. Sei uomini su una macchina fatta di due all e, sotto, migliala di uomini che sparavano: il cielo era illuminato e splendente di mille vampate. Lo «Sparviero» continuava inesorabile la sua rotta. Un lieve sospiro di sollievo, il pilota si rialza dal seggiolino. Le due dita sono finalmente scattate, il siluro è partito. Mirato diritto, al centro della formazione, il capobanda, un grosso cacciatorpediniere, si impenna subito dopo che una -violenta esplosione gli ha rotto il fianco. Affonda. Mentre l'artiglieria della nave tace, la caccia notturna, in volo, cerca di raggiungere lo « Sparviero » in fase di scampo. Sparano da tutte le parti, in un furibondo inseguimento, ed il motore centrale dell'aereo italiano si pianta. Ma non basta: quando già, buttatosi a pelo dell'acqua, lo « Sparviero » si è messo fuori pericolo e sta per disimpegnarsi, un'ultima raffica fora un serbatoio. Il ritorno è difficile ed incerto, anche ora che la caccia ha perduto il contatto ed ogni giro dell'elica l'avvicina a casa. Ludovico Greco Una stazione ferroviaria sovietica presa d'assalto: dopo duri combattimenti, i russi si arrendono. (Foto Atlantic).

Persone citate: Ludovico Greco