La celebrazione del Ventennale

La celebrazione del Ventennale La celebrazione del Ventennale Le manifestazioni in città e in provincia di domenica 25 ottobre e di mercoledì 28 - La grande adunata in piazza Bodoni - L'omaggio agli Eroi - Il saluto del Partito all' Esercito La Federazione dea Fasci di Combattimento di Torino comunica che i riti celebrativi del XX Annuale della Marcia su Roma, secondo quanto stabilito dal Foglio di Disposizioni del P.N.F., restano così fissati: \ 25 OTTOBRE IN CITTA' - Ore 10,30: In pidzza Bodoni l'oratore designato dal Direttorio del P.N.F. rievocherà ai fascisti e alla popolazione torinese la storica data della Marcia su Roma. Parteciperanno all'adiinataj oltre a tutte le massime autorità e gerarchie cittadine, rappresentanze delle Forze Armate, i Gruppi rionali del Fascio di Torino, al completo, le organizzazioni femminili del P.N.F., le organizzazioni della G.I.L., tutte le Associazioni fasciste dipendenti dal Partito, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Presenzieranno pure all'adunata le famiglie dei Caduti, i mutilati e i feriti di guerra e della Riroluzione. IN PROVINCIA - / seguenti camerati, designati dal Segretario Federale, in collaborazione con la Sezione torinese dell'Istituto di Cultura Fascista, rievocheranno nelle pubbliche piazze la storica data: Avijrliana, Silvio Cosà; Busaoleno, Alberto Tombari; Carignano: Mario Carafoli; Carmagnola: Mario Castagno; Chieri: Teologo Don Edmondo De Amicis; Chlvasso: Massimo Escard; Condove: Domenico Coniglionc Stella; Moncalierl: Emilio Maddalena- Pinerolo: Luigi Maccari; Rlvaroio Canavese: Giuseppe Peretti; Rivoli: Pietro Gerbaz: Suea: Guido Pugliaro; Torre Pelllce: Giulio Cesare Re; Venaria Reale: Ather Capelli. 28 OTTOBRE - Ore 9: Nel Sacrario dei Caduti fascisti, a Casa Littoria, saranno deposte corone d'alloro. Ore 9,30: Nel Sacrario di Casa Littoria avrà luogo una solenne funzione religiosa in suffragio dei Caduti per la Rivoluzione e per la Patria. Ore 12: Il Segretario Federale, accompagnato dai componenti il Direttorio Federale e del Fascio di Torino, dai presidenti delle Associazioni Combattentistiche e dai CddudcdlgcRigCepRsmdLPinOfurPfsr"lavdoltzagdapiBmbMisili mi ili i :i imi iiiiilimiii ni mi iiiiiii'liiiliiimi i imiilirt il l Comandanti dei reparti di Arma, dal vice Comandante Federale e dal Capo di 8. M. della G.I.L., da una rappresentanza di squadristi, di mutilati e di combattenti, si recherà dal Comandante il Corpo d'Armata a porgere il saluto che le Camicie Nere rivolgono, orgogliose e fiere, alle Forze Armate che l'alba del terzo decennio della Rivoluzione trova valorosamente impegnale su tutti i fronti della guerra. Dalle 8 alle 19, al Sacrario del Caduti, a Casa Littoria, saranno effettuati turni di guardia di reparti di mutilati c di feriti per la Rivoluzione, di squadristi e di fascisti antemarcia, delle Forse Armate, della Milizia, del G.U.F. e della G.I.L. DISPOSIZIONI GENERALI Le sedi delle Organizzazioni del Partito e i pubblici uffici saranno imbandierati dall'albo al tramonto, nella aiornata del Mt. Gli iscritti al R. N. F. ed alle Organizzazioni che inquadrano le forze del Regime indosseranno le uniformi ordinarie. Il Segretario Federale FRANCO FERRETTI La celebrazione del Ventennale raccoglierà tutte le genti della Provincia nel ricordo delle storiche ftornate della Marcia e nella riafermazione della concorde inflessibile volontà di combattere, durare, vincere. La guerra — questa "■uerra che l'inaudita prepotenza, l'esosa ingordigia e la sordida avarizia dei nostri nemici ha provocato — dà alle manifestazioni di domenica 25 e di mercoledì 28 ottobre una caratteristica particolarmente au:tera che però nulla toglie alla solennità della celebrazione; anzi l'accresce, facendola assurgere ad un rito di fede, religiosamente inteso, nel destino della Patria cui la Rivoluzione ha aperto le vie del primato. A Torino le Camicie Nere ed il popolo si raduneranno, domenica, in piazza Bodoni. Perchè piazza Bodoni e non un'altra? E' una domandatene 1 giovanissimi potrebbero legittimamente rivolgerci. Ma non c'è torinese non proprio immemore, non c'è soprattutto un solo fascista della dura vigilia in l lliilliiiimiliiii un iiiiiuitil iiiiiiiiint il nt stirrezionale che non saprebbe rispondere. Quella vasta piazza dove ade-so sorge II Conservatorio, dedicata al nome del saluzzese che fu il principe dei tipografi, dominata dal monumento al prode Alfonso La Marmora, fratello del creatore del Bersaglieri, quella gran piazza, cosi « centrale » e tuttavia silenziosa, severa senza malinconia, solenne senza pompa, ha visto le prime pubbliche adunate, i primi « comizi » del Fascio torinese di combattimento. Quante volte la parola del futuro Quadrumviro della Rivoluzione, De Vecchi di Val Cismon, vi echeggiò, vendicatrice e incitante, portatrice delle solari verità Mussoliniane! In quella piazza il popolo — la parte più eletta del popolo e perciò quella che sola aveva la dignità e la capacità di rappresentare la città con le sue tradizioni e il suo avvenire — fu convocato al « comizio dei comizi » per promettersi, senz'ombra di riserve, alla Rivoluzione e al Duce, all'Idea e all'Uomo che un destino provvidenziale aveva donato al l'Italia. Non erano molti, non potevano neppure esser molti, i partecipanti al primi raduni di piazza Bodoni sui quali spirava un'aura tra mistica e guerriera. Ma il buon seme ha dato il buon frutto. L'intera popolazione cittadina, come il popolo tutto quanto d'Italia, doveva tosto riconoscere nei gagliardetti neri e teschiati ir segno più bello e sicuro della vita. Domenica torneremo in piazza Bodoni per ascoltare la parola del camerata, che verrà designato dal Direttorio del Partito. Saranno idealmente presenti tutti coloro che caddero nella vigilia e che caddero dopo la Marcia combat tendo oltre frontiera per la gloria del Re e per la più grande Italia del Popolo. Ma Torino tentirà anche più che mai viva e operante la presenza del suoi lontani figli che, con altre infinite schiere di Italiani, combattono sui fronti d'Africa e d'Europa, nei cieli e sul mari del mondo. I nostri fratelli migliori. E' col pensiero affettuosamente rivolto al nostri soldati che noi rinnoveremo nel profondo del cuore la promessa di tutto dare per la vittoria. iiiii iniiiiiili niiirui iiitiiu ìiiiiiiim m