Risorge il Torino

Risorge il Torino SPORT II campionato di calcio Risorge il Torino Colpi di scena anche nella terza giornata: la Roma costretta alla divisione del punti in casa, il Torino finalmente vittorioso, la Lazio battuta a Bari, il Livorno tutto solo al comando della classifica. Di contorno, il clamoroso successo del Genova sul Venezia, quello di misura, ma degno di rilievo data la formazione incompletissima, dell'Ambrosiana sulla Atakinta, U pareggio del Bologna a Trieste, la vittoria della Fiorentina sul Vicenza. * * Parliamo ancora della gara di Torino. Un primato l'incasso, uno spettacolo superbo, lo Stadio gremito di folla. E due squadre che, ahneno in partenza, si temevano a vlcendd7~Barel non ha potuto compiere il miracolo di dare alla prima linea bianconera quella forza che le sarebbe occorsa per far breccia nella difesa granata. I due gol realizzati non contano; la Juventus li ha ottenuti quando -il Torino era ormai già arcislcuro del successo e sono stati occasionali, non frutto di un redditizio lavoro dell'attacco; essi sono valsi a ridurre un distacco che stava assumendo proporzioni allarmanti ma non sembrano titoli di merito di un reparto che lavorando confusamente per un'ora e mezzo non ha prodotto mai azioni nitidey-non ha dato mai l'impressione di essere pericoloso e non ha saputo muoversi in modo da sottrarsi alla marcatura degli avversari. Meazza, fermo, è mancato anche come regista; Lushta, non del tutto guarito, non ha avuto che rari spunti efficaci; Sentimenti III è incappato in una giornataccia; Bellini e Ventimiglia hanno fatto quel poco — troppo poco — che è nelle loro limitate possibilità. Ed è avvenuto quanto, almeno in parte, s'era previsto: costretta ad attaccare, costretta a spingersi - in avanti por lanciare e rilanciare la prima lìnea che girava a vuoto, la squadra ha finito per disunirsi, è diventata vulnerabilissima in difesa, s'è fatta infilare con una facilità incredibile dalle controffensive granata. Il passivo è andato via. via crescendo e s'è visto e s'è capito che non c'era scampo, nella giornata, contro un avversarlo pronto ad approfittare di ogni occasione favorevole. Che balzo nel buio dopo la luminosa prova, di Venezia! Il problema del funzionamento dell'attacco si riaffaccia e non basterà il rientro di Borei per risolverlo. Il « sistema » vale certo a potenziare una squadra ma non può dare ad una prima linea insufficienta la forza occorrente per fare del giuoco, per segnare del punti. E' una doccia gelata, questa sconfitta, per la Juventus ma è anche, soprattutto, un richiamo alla realtà. Ohe non è lieta anche se è pensabile che la squadra, rimettendosi in sesto in qualche punto, possa, per l'avvenire, fare molto meglio di quanto le è riuscito negl'incontro con tì Torino. * * TI Torino è tornato al ««iifema» ed ha fatto bene. « Non l'avessimo mal lasciato! » dicono i dirigenti s gli stessi oluocatorl contando sulle dita di una mano i punti scioccamente persi. La squadre granata ha certa ottenuto un prezioso successo e, quello che più conta, s*è dato un giuoco. Non ancora perfetto perchè una tattica nuova non la si assimila in nopanta minuti e perchè qualche uomo (OaUea per esemplo/ è sceso in campo in condizioni fisiche punto buone, ma già notevole per sicurezza e per rendimento. TI Torino ha elementi adattissimi a praticare Il « sistema»: terzini veloci ed eccellenti colpitori, un centro mediano inesorabile nel marcare e nel neutralizzare il centro attacco avversario, due laterali che sono magnifici costruttori, cinque attaccanti ricchi tutti di classe e capaci di risolvere in area. Bisognerà ancora che Lo'ih e Mazzola attenuino la loro tendenza a giuocare in posizione arretrata, che rinuncino a quel massacrante lavo ro di spola che spreme inutilmente le loro energie, che semplifichino la loro azione. La vittoria realizzata allo Stadio Mussolini ha certo giovato anche moralmente al Torino che, messo in un canto per quindici giorni, s'è imperiosamente risollevato vics'iando di essere forte, tanto forte da poter lottare per il prima; n. * * Certo si è che il campionato, con la riscossa del Torino, s'è fatto, di colpo interessantissimo. La Roma accusa qualche malanno. Domenica ha perso un giuocatore per incidente-, uno ne ha avuto espulso dall'arbitro e può accendere un cero al suo santo protettore se, in casa, s'è salvata dalla sconfitta. Non è ancora (o non è più?) la ferrea squadra dell'anno scorso; converrà attenderla alla prova nelle prossime giornate per sapere con esattezza quali sono le sue condizioni di salute. Chi sta bene è il Genova. Il punteggio inflitto al Venezia dice che Si sua efficienza è splendida. Questo Genova è aspettato a Torino, contro i granata, e l'urto fra i due squadroni promette un grande incontro, una magnifica lotta. Il Livorno, che è rimasto solo al comando,, non dà pensiero alle grandi squadre. Le sue vittorie sono accolte con simpatia ma non ingenerano timore. Si sa che a quel posto non potrà restare a lungo e si pensa che fa bene a procurarsi ora un gruzzoletto che sarà prezioso in primavera. Anche l'Ambrosiana fa miracoli ed è ben piazzata; anche il Bari si fa rispettare. A bocca asciutta ormai non c'è più che il Vicenza, che incassa palloni a tutto spiano. ET proprio troppo debole? Anche per la matricola verrà la giornata buona. Luigi Cavaliere

Persone citate: Barel, Luigi Cavaliere, Mazzola, Meazza, Mussolini

Luoghi citati: Bari, Genova, Lazio, Torino, Trieste, Venezia