Il "Papa,, della Vandea senza vescovi e senza chiese

Il "Papa,, della Vandea senza vescovi e senza chiese ALLA "LOCANDA DEI TRE PICCIONI Il "Papa,, della Vandea senza vescovi e senza chiese Parigl, 19 ottobre. — Volete vedere 11 «Papa»? Continuate diritto, Imboccate a destra e vi troverete sulla piazza principale del paese. Ancora a destra troverete una locanda, la «Locanda del tre piccioni»; entrate, al banco c'è un omarino robusto come un bufalo, 11 proprietario. Il « Papa » è lui. Il contadino che ci parla cosi è 11 classico bifolco francese: viso indurito dalla vita all'aria aperta, sguardo diffidente, mani ricche di calli, mani informi e possenti di quelle che sciantano un uomo con un solo pugno. Egli ci osserva un poco prima di parlare come se temesse chissà quali colpi mancini ma alla fine scioglie la lingua e ci dà le Informazioni richieste dopo essersi certamente detto In cuor suo che 11 « Papa » non poteva correre nessun rischio ricevendoci. Del resto non è la prima volta che dei giornalisti si spingono sino a Plenière-de-Courlay, nel cuore della Vandea, per vedere questo strano pontefice; e il risultato è sempre stato una pubblicità gratuita alla locanda e un aumento considerevole della cifra d'affari di essa alla fine della flornata. I « parigini » mangiano, evono e spendono senza contare pur di avere delle notizie, pur di chiacchierare col «Papa»; e gli affari si sa, son sempre gli affari soprattutto in tempi di magra e di forzata quaresima come gli attuali. Jl . H « Papa » è veramente l'Individuo che ci hanno descritto. Sviluppato in larghezza più che in lunghezza, egli nulla ha di ieratico, pare impastato di terra e di pietra ma nel suo sguardo brilla il fuoco ardente e fisso del figli della Vandea i cui antenati, al tempo della rivoluzione, pur di rimanere fedeli al trono e all'altare Impugnarono le armi e si batterono per anni -e anni come autentici leoni. E qui, per forza di cose, apriamo unajparentesl e ritorniamo indietro. Tutti ricorderanno che du rante la rivoluzione francese la Chiesa si rifiutò di riconoscere 11 nuovo stato di cose subendo persecuzioni terribili. I preti che venivano riconosciuti dal potere erano unicamente quelli assermentés cioè quelli che avevano prestato giuramento dinanzi alle autorità rivoluzionarie. Gli altri vivevano alla macchia, molti vennero barbaramente trucidati, solo nella Vandea essi osavano mostrarsi liberamente. I vandeani, come abbiamo già accennato, si erano difatti ribellati contro Parigi e avevano impugnato le armi per difendere la vecchia Francia, monarchica e cattolica. La ventata rivoluzionarla passò. A uno a uno, Mlrabeau, Danton, Robespierre, Bai-ras scomparvero dal proscenio dove dopo il diciotto brumaio apparve in primo plano la grande figura di Bonaparte. L'ordine infine succedette al disordine. Capo civile e militare, Napoleone riorganizzò il paese sistemando la nuova realtà scaturita dalla tormenta rivoluzionaria; e naturalmente per prima cosa si preoccupò di risolvere la questione-religiosa accordandosi col Vaticano. Nel 1801, egli firmò il noto Concordato tranquillizzando gli animi e consolidando 11 fronte Interno. Ma era scritto che la Vandea non doveva restare tranquilla. Più cattolici del Papa, un numero rilevante dei suoi figli si rifiutarono di riconoscere il trattato e soprattutto certe disposizioni di esso. Essi vollero rimanere, e rimasero fedeli, In modo Integrale alle antiche secolari tradizioni fondando una specie di setta scismatica battezzata la « Petite Eglise ». Quali le caratteristiche di essa? Nessun dissenso sul piano teologico, solamente l'ostinata volontà di conservare gli usi religiosi in vigore prima della rivoluzione. I dissidenti osservavano, e osservano tuttora un numero di feste e di obblighi superiori a quelli previsti del Concordato. La loro quaresima, ad esemplo, è di un rigore estremo. Durante 1 quaranta giorni di penitenza, essi si privano spontaneamente in modo assoluto di carne, il che attualmente col tempi di restrizioni che corrono semplifica largamente la vita. La « Piccola Chiesa » durante il secolo scorso ebbe effettivi numerosi. Essa raccolse adesioni in alcune provinole francesi, i suoi principali centri erano Clrière e Courlay. Ora come ora, queste due cittadine continuano ad essere le capitali dello scisma ma il numero dei fedeli è sceso in tutto fino a quattromila. E il loro « Papa » è l'albergatore che siamo andati a trovare, il pere Hénon per la storia come lo chiamano familiarmente nel paese. « A dire 11 vero — egli ci diI chiara — la « Piccola Chiesa » Inon è uno scisma vero e proprio. Noi non nutriamo nessun sentimento ostile verso il Pontefice. Speriamo semplicemente che egli finisca coll'accorgersl degli errori commessi dalla Chiesa patteggiando colla rivoluzione e ritorni a prescrivere gli usi che noi abbiamo conservati nella loro purezza originale. Quanto alla dottrina, i dissidenti, tranne il battesimo, non ricorrono ai santi sacramenti. Per la prima comunione, i bambini, ad esempio, si vestono di bianco, si avvicinano all'altare ma non prendono l'ostia consacrata. E' quella che noi chiamiamo la « Comunione del desiderio ». «I fedeli sono attaccati in modo estremo alla loro fede. I servizi di- vini sono pochi e consistono in rlunionl domenicali dove si canta in latino e in francese. Quando si procede a una sepoltura è permesso cantare l'uffizio dei morti ». Il « Papa » tace e noi approfittiamo della pausa per chiedergli di accordarci il permesso di visitare una delle chiese che dipendono da lui. La nostra richiesta visibilmente lo pone in imbarazzo, egli si gratta la cervice coli» sue grosse mani di tavernieri1 e finisce per dirci che la « Piccola Chiesa » non ha chiese vere e proprie. « Fino a qualche anno addietro, la chiesa di Saint-Martin-des-Tilleuls fu nelle nostre mani. Ora, essa è ritornata cattolica ma noi abbiamo costruito in uva casa del paese una cappella con tutti i segni del culto e ne abbiamo fatto un luogo di pellegrinaggio. I tempi sono duri ». « Avete molti vescovi? ». « Nessuno. I fedeli eleggono soltanto il capo supremo ». Malgrado il nostro desiderio, la Intervista finisce con queste parole. I clienti affluiscono ' nella locanda e aspettano con impazienza di essere serviti. Il pére Hénon mormora alcune parole di scusa, ci pianta, serve alcuni bicchieri di birra, ritorna verso di noi. « I signori desiderano? ». « Vada per la birra »». Egli ci guarda di sottecchi visibilmente deluso, dopo tutte quelle chiacchiere si aspettava forse un'ordinazione più cospicua. Fuori, al limitare della porta di entrata, i ragazzini, cocciuti anche loro, ci sbirciavano sempre diffidenti e curiosi. Il vento scaccia a frustate armenti di nuvole nel lugubre cielo vandeano. Carmelo Puglionisi

Persone citate: Bonaparte, Carmelo Puglionisi, Danton, Petite

Luoghi citati: Francia, Parigi