LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Le operazioni di assedio aereo su Malta si sviluppano con un ritmo implacabile. Le fonti nemiche riferiscono che sono particolarmente prese di mira le attrezzature aviatorie sia nei campi che negli apparecchi. Gli scontri nel cielo sono numerosi e violenti e le più numerose vittime sono costituite dagli Spitfire, Gli anglosassoni si chiedono ansiosamente quali siano gli scopi del rinnovato furore offensivo delle Aviazióni dell'Asse contro Malta. L'obiettivo è sempre uno: neutralizzare al massimo la formidabile base nemica. E sono a tutti noti, specie agli inglesi, i vantaggi che derivano a noi e i danni che derivano loro dalla neutralizzazione dell'isola in tutto il quadro complessivo della guerra mediterraneo-africana. • I nostri nemici, sempre pronti a cercarsi motivi di consolazione, si erano persuasi che ormai la guerra sul fronte orientale sia per la stagione autunnale ma ancor più per una gratuita interpretazione del discorso di Hitler fosse entrata in un punto morto. Perciò immenso è il loro stupore nel ve dere che i tedeschi attaccano violentemente la piccola striscia rimasta ai sovietici nei quartieri settentrionali di Stalingrado, conquistando la fabbrica Zersinski e raggiungendo il Volga sur un fronte di tre chilometri, investono da nord e da est Tuapse, accentuano la pressione nel settore a sud del Terek. E a Londra e a Washington sembrano chiedersi perplessi: ma allora non è vero che i germànici e i loro alleati sono cosi stremati, hanno subito tante perdite se hanno fiato di mantenere l'offensiva su tutto lo immenso fronte meridionale ! Quando ci si vuole illudere ad i -—.—- '°Sni costo presto o tardi segue r" il disinganno. • Tokio tace sempre sugli avvenimenti nell'arcipelago delle Salomone; dobbiamo accontentarci delle ovattate ammissioni di Washington. Quivi il dipartimento della marina aveva preteso che lo scontro navale del 10 e dell'll scorso sarebbe stato un netto successo per le squadre statunitensi; ma la conseguenza, confessata dai nord-americani, è che i giapponesi hanno potuto sbarcare ingenti forze a Guadalcanar il cui aeroporto è stato sottoposto ad un intenso bombardamento dalle navi del Tenno. Gli americani vincono ma i nipponici sono padroni del mare. • Gli anglosassoni possono presentare all'attivo il viaggio di Smuts e l'annuncio della visita a Londra della signora Roosevelt. Il vecchio traditore sudafricano è stato accolto colla speranza che egli trovi la via della vittoria; poiché Churchill rimanda sempre la scadenza delle sue promesse si spera in Smuts. Questi ha pronunciato le solite frasi favorevoli all'offensiva; il teatro da prescegliere per l'iniziativa dovrebbe essere l'Africa ; conquistata la Libia sarebbe riaperta la strada di Suez e si porterebbero dei colpi mortali contro l'Italia, donde la catastrofe dell'Asse, ecc., ecc. Ma questo è il vecchio piano di Churchill e di Eden fallito miseramente per ben due volte. La terza sarà la volta buona, esorta Smuts, e gli inglesi si illudono, anche se intorno al Capo di Buona Speranza naufragano i più superbi transatlantici e i più ambiziosi progetti. a. s. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMimiiiimiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiii RynoK " % ÒSf-Camerin GProdi* Rassosca-, ^^ìffàkW^sctscà STALINGRADO DNIENESNYII PJetscanca^ Saloi/ievMC':-r^ Sloboda è WBiècfietovèam PJamy Tumak fpfchr Starata' Jeicni otradà 125 m. A Sarepìa^ Cras/toarme/stt* ad Ast, "et. Il cerchietto, nel settore nord di Stalingrado, indica la vasta zona occupata dagli stabilimenti « Zersinski ».

Persone citate: Camerin, Churchill, Hitler, Roosevelt