Smuts a Londra per patrocinare... l'offensiva

Smuts a Londra per patrocinare... l'offensiva I SERVI DI ROOSEVELT Smuts a Londra per patrocinare... l'offensiva Il primo ministro sud-africano dichiara: "L'Africa passa sempre più in primo piano nella nostra strategia bellica,, Berna, 14 ottobre. (S.) Si sa cne i competenti uffici anglo-americani seguiti dagli articolisti dei giornali nanno sapientemente lavorato l'ultimo discorso del FUhrer e anche il susseguente di Goering per far credere all'opinione pubblica che la Germania sia giunta al limite delle sue forze di assalto e si disponga a mettersi sulla difensiva. Questo tema l'hann'o sviluppato a loro agio abbandonandosi a infinite variazioni fra le quali vanno annoverate anche quelle stonatissime del primo trombone Churchill. Ma non sembra che il pubblico inglese sia stato preso per ciò da eccessivo ottimismo. In una corrispondenza da Londra alla National Zeitung si dice infatti che 11 pubblico non è capace di rallegrarsi nel leggere le informazioni che prospettano il preteso mutamento di tattica del nemico perchè pensa che l'inverno potrà al massimo indurre i tedeschi a passare alla difensiva sul fronte russo ma che ciò significherà in ogni caso assalto alle posizioni inglesi. Il silenzio man tenuto da Churchill e da Roose> velt sul secondo fronte malgrado la recente pubblicazione delle pressioni di Stalin, non viene interpretato come rispondente all'intenzione di mantenere il segreto sui futuri piani militari ma piuttosto come una conferma che per ora per lo meno, i capi militari britannici non ritengono giunto il momento opportuno per creare il secondo fronte e che l'accordo su questo punto fra Londra e Washington deve ancora essere fatto. E' molto commentata a Londra a questo proposito la visita del generale Smuts presidente del ministri dell'Africa del sud che già si è incontrato al Cairo col Primo Ministro inglese nella tappa che questi fece colà durante il suo ritorno da Mosca. Smuts, come è noto, dichiarò se non erriamo a quell'epoca che l'Unione sud-africana, dominio britannico, si trova oggi sotto la piena influenza degli Stati Uniti d'America. Ciò che del resto potrebbe dirsi anche di altri territori africani tuttora nominalmente legati alla Gran Bretagna, al Belgio e alla Francia. Un argomento su cui sarebbe interessante diffondersi è per esempio quello della penetrazione aeronautica americana in gran parte dell'Africa, degli aerodromi e del traffico aereo che gli Stati Uniti hanno stabilito attraverso 11 continente africano e soprattutto fra l'ovest e l'est con Bathurst come capolinea occidentale. Inoltre mediante le loro commissioni economiche gli Stati Uniti hanno imposto il loro predominio in tutti 1 campi della produzione dell'Africa occidentale e meridionale e specialmente in quello della produzione delle materie strategiche. Ma a questa legge non sfugge nessun ramo, nemmeno quello della pie ccmmuiqgdpcdI a a t e l cola industria navale sud-africana che si trova nelle mani degli armatori americani. Anche nel commercio estero mentre si verifica una diminuzione del traffico fra il Sud America e l'Inghilterra, quello invece fra il Sud Africa gli Stati Uniti aumenta a vista d'occhio sicché dal 1939 al '41 è più che triplicato. Tutto ciò occorreva dire per poter comprendere che Smuts non è ormai da considerarsi altro che un agente di Washington e che se ha fatto il viaggio fino a Londra lo ha fatto certo in pieno accordo con Roosevelt. La conoscenza di questa situazione potrebbe forse aiutare a capire anche le direttive americane. Frattanto le prime dichiarazioni di Smuts dimostrano che già egli Intende continuare su Churchill la pressione già iniziata dall'America affinchè i mezzi di guerra britannici non vengano tenuti in serbo per la difesa del territorio metropolitano e per quella dell'impero, ma siano messi a disposizione della strategia comune cosi come Washington la concepisce: « Abbiamo raggiunto una fase della guerra — ha detto Smuts — in cui è necessario esaminare accuratamente le nostre possibilità. Io sono persuaso che col mezzi di cui disponiamo possiamo raggiungere la vittoria qualora però adottiamo una strategia giusta e l'attuiamo con la massima energia. Nel momento in cui la potenza americana si sviluppa sempre più, la difensiva deve essere abbandonata in favore dell'offensiva. Naturalmente 11 passaggio dalla difesa all'attacco deve svilupparsi secondo un piano accuratamente studiato, tanto più che le nostre operazioni non devono consistere In una offensiva qualsiasi ma devono essere tali da decidere l'esito della guerra >. E' qui facilmente riconoscibile l'idea americana espressa anche dalla rivista Life secondo cui l'Inghilterra dovrebbe adattare le sue idee a quelle che Roosevelt patrocina e sulle quali tuttavia finora non si hanno che indizi troppo lievi per trarne deduzioni sicure. Fra tali indizi potrebbero' forse essere messe anche le dichiarazioni di Smuts il quale ha continuato: « L'Africa passa sempre più in primo plano nella nostra strategia bellica; io ho sempre messo in evidenza l'importanza di questo teatro di guerra e spero che durante il tempo che trascorrerò qui ossia una settimana o due, avrò occasione di discutere con 1 dirigenti inglesi i problemi più importanti sia per vincere la guerra che la pace >. dgal

Persone citate: Bathurst, Churchill, Goering, Roosevelt, Roosevelt Smuts, Stalin