L'agonia di Stalingrado

L'agonia di Stalingrado L'agonia di Stalingrado Masse di operai delle grandi officine distratte gettati brutalmente nella battaglia qnasi inermi Berlino, 13 ottobre. Dai circoli militari l'Agenzia Informazioni Internazionali apprende che operazioni degne di rilievo non hanno avuto luogo ieri che in settori del fronte orientale, come in quelli di Novorossijsk e del Terek, dove le forze germaniche e romene hanrjio respinto attacchi sovietici abbastanza importanti infliggendo considerevoli e sanguinose perdite al nemico. Una divisione romena si è distinta per il suo slancio nel combattimenti presso Novorossijsk, impadronendosi di un sistema di posizioni che erano state temporaneamente perdute ,e nel quale i bolscevichi avevano fatto affluire subito importanti forze. A Stalingrado i cannoni anticarro ed i mortai hanno agevolmente respinto'alcuni attacchi dei bolscevichi partiti dallo stabilimento siderurgico in rovina « Ottobre Rosso ». Da qualche giorno tra i prigionieri catturati dal tedeschi durante i combattimenti nel settore di Stalingrado si trovano numerosi civili. Si tratta principalmente di operai delle grandi officine di armamenti la cui distruzione ha aggravato la situazione critica dei difensori, tanto più che non erano più in grado di ricevere, per via fluviale, Te armi, le munizioni e gli approvvigionamenti indispensabili. Nella loro leggera tuta di lavoro, armati soltanto di fucili e rivoltelle, privi di cognizioni della guerra moderna, secondo le loro stesse dichiarazioni, erano stati gettati brutalmente nella battaglia dal commissari politici con il risultato di subire perdite terrificanti. Dietro le barricate improvvisate 1 loro cadaveri formarono cataste enormi. Spesso queste barricate costituite di mobili e di altre suppellettili raccolti Ih tutta fretta, risultano vere trappole mortali per i loro difensori. Poiché, d'altra parte, sono imbottite di materiale esplosivo e facilmente infiammabile, gli attaccanti tedeschi vi appiccano facilmente 11 fuoco sparando dalle loro posizioni ben riparate e provocando cosi esplosioni che conducono i difensori a sicura morte. I feriti, senza ricevere il minimo aiuto; vengono abbandonati nelle strade tra le fumanti rovine, perchè il servizio sanitario sovietico si rivela insufficiente Preparativi di offensiva da parte sovietica erano stati segnalati alcuni giorni fa soprattutto in due punti del fronte orientale: a nord di Smolensk dove il nemico ha formato dietro le proprie linee una nuova armata ed a sud di Stalingrado dove si è constatato un vivace traffico di imbarcazioni sul Volga, 11 che fa supporre che anche qui esso abbia intenzioni offensive.

Luoghi citati: Berlino, Novorossijsk, Stalingrado