L'attacco del Torino non ingrana e il Livorno vince per 2 a 1

L'attacco del Torino non ingrana e il Livorno vince per 2 a 1 L'attacco del Torino non ingrana e il Livorno vince per 2 a 1 IiTVOKNO: Assirelli; Del Bianco, Lo-[vagnini; Tori. Capaccio!!, Zidarich; ria-na, Stua, Eaccie, Miniati, Degano. UTORINO: Cavalli; Cassano, Piacenti- ni; .Baldi, Eilena, JJrezar; Menti, Loik, Ossola. Mazzola, Ferraris li. ARBITRO: Donati. Spettatori: 18.000; Incasso: 120.000. Codesto Torino, denso di nomi altisonanti e ridondante di legittime aspirazioni, minaccia di diventare oggetto di studio per enigmisti. Al momento attuale, secondo le più giuste previsioni, dovrebbe contare quattro punti, in classifica e invece... Ieri mancava, è vero, dei titolari di due fra i ruoli più importanti, ma i sostituti erano degni del compito loro affidato: l'incompletezza non spiega l'insuccesso, anche perchè la squadra che è passata vittoriosamente sul campo granata, pur imponendosi al generale rispetto, non appare tra quelle irresistibili e solide candidate al successo finale. Forse i granata di nuovo acquisto abbisognano di un periodo di assuefazione, ma la loro classe indiscussa doveva abbreviare al massimo tale lasso di tempo e, del resto, dalle partite precampionato sembrava che Mazzola e Loik si fossero già abituati in pieno al clima di gioco della nuova squadra. Se si considera poi che Grezar, veramente l'ultimo arrivato, appare forse il migliore di tutto l'undici, il mistero si addensa e minaccia di diventare impenetrabile. Ma probabilmente si tratta soltanto di temporanea cattiva disposizione. Infatti molti fra i granata sono ieri parsi nettamente al disotto del loro normale rendimen to individuale mentre l'intesa generale ha 'atto parecchio difetto. Con tutte le pecche e le mende che si possono addebitare al gioco del Torino bisogna sinceramente riconoscere che il 2 a 1, se premia forse in eccesso i meriti degli amaranto, che pure sono parsi notevoli, punisce in misura esagerata le manchevolezze dei torinesi. Spesso più pronti, sovente più veloci, certo più in fiato i livornesi, il loro successo è stato ottenuto con due azioni un po' avventurose mentre, al contrario, i granata hanno visto respingere tre volte i loro tiri dai paletti e Assirelli ha avuto una giornata della quale lui e i suoi compagni possono andar giustamente fieri. Squadra modesta ma bene preparata quella toscana. I suoi migliori sono parsi, oltre il portiere, il terzino Del Bianco, il mediocentro improvvisato CapaccioH, l'ala sinistra Degano. Gli altri tutti molto volonterosi e pieni d'i niziative. Fra i granata molto brillante Cavalli, malgrado il sa" fuori tempo sull'azzeccatissimo ro di Zldarich; migliore fra ti—. Grezar e Impeccabilmente autorevole Cassano. Piacentini è stato utile sino a quando non si è prodotto una distorsione; dopo si è arrabattato. Il nuovo dramma granata ha avuto inizio al 6' e si è concluso al 18' della ripresa. Nel primo tempo, risortosi con i torinesi in vantaggio, nulla lasciava supporre, per quanto i padroni di casa stentassero a infiltrarsi nelle retrovie avversarie, che l'incontro potesse avere una tale conclusione. Molto lavoro alla difesa amaranto, svolto con abilità' e con particolare spicco per il portiere Assirelli Anche Cavalli aveva dovuto intervenire, su qualche veloce contrattacco, per sventare minacce del giovane centravanti Raccis e di Degano. La rete del Torino veniva al 39', autore Loik, che fino a quel momento non aveva combinato niente di eccezionale. Era Menti che, con tenacia e abilità, rimetteva al centro una palla persa. Davanti la porta toscana si verificava un po' di confusione, la palla veniva spinta e risospinta smo a che poteva giungere a Loik, il quale non riusciva assolutamente a sbagliare il facile tiro. Il pareggio livornese avveniva appena al 6' della ripresa. Un tiro vero tipo terno al lotto, tura Zidarich che, da circa 30 metri, tentava la via della rete con un pallone veemente che filava alto e andava a infilarsi sotto la traversa nell'angolo tra sbarra e montante. I granata non reagivano con convinzione allo smacco ma permanevano comunque, in area livornese senza riuscire a forzarne 10 schieramento difensivo. Menti coglieva un paletto con un tiro di punizione e anche Mazzola si vedeva respingere una palla dal montante. Al 24' contrattacco amaranto, allungo di Stua a Raccis, girata di testa di costui; Degano arrivava da sinistra e, ugualmente di testa, entrava su quel pallone e lo ficcava con potenza in porta. Al 32' i granata tentavano migliorare il tono del loro gioco eseguendo scambio di ruoli fra Ossola e Ferraris: senza trarne giovamento alcuno. Malgrado il gioco dei torinesi seguitasse a mancare del necessario ordine e di sufficiente autorità il pareggio veniva mancato al 37' da Menti, il quale, da posizione, a dire il vero affatto favorevole, mancava il bersaglio a porta vuota, dopo che Assirelli era uscito per respingere una nuova insidia granata portata però come 11 solito, con eccessivo orgasmo. Visi mesti alla fine, e con giustificato motivo. Sarebbe opportuno che il Toro di cui si parla, per dirla in gergo sportivo, smettesse dl fare del latte. Ciò potrebbe riuscire fenomeno interessante i cultori di scienze naturali ma, alla lunga, può diventare invece spettacolo non tale da incoraggiare tifosi tanto appassionati come quelli granata. Umberto Maggìoli

Luoghi citati: Ossola, Torino