Massiccia offensiva aerea nemica stroncata dalla caccia italo-germanica

Massiccia offensiva aerea nemica stroncata dalla caccia italo-germanica Massiccia offensiva aerea nemica stroncata dalla caccia italo-germanica Anche l'aviazione americana partecipa all'attacco - Decine di duelli impegnati dai nostri - Il vittorioso bilancio: sessanta velivoli avversari abbattuti Bollettino il 868 Il Quartier Generale delile Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente bollettino numero 868: Sul fronte di El Alamein, più intensi tiri di artiglierie. In duelli aerei l'aviazione nemica ha perduto tre apparecchi ad opera della caccia germanica, e tre di quella italiana: due di questi risultano abbattuti da un nostro cacciatore in volo isolato, che ha audacemente attaccato una pattuglia di tre velivoli avversari. Durante azioni di bombardamento condotte da nostre formazioni sugli obiettivi bellici di Malta, cacciatori germanici abbattevano due aeroplani britannici. Dalle operazioni di guerra de¬ gli ultimi due giorni quattro nostri aerei non sono ritornati. Un nostro sommergibile atlantico, ai comando del tenente di vascello Guido Saccardo, ha silurato e affondato il transatlantico inglese «Oronsay» di 20 mila tonnellate ed ha anche gravemente colpito con siluri il transatlantico « Nea Hellas » già « Tuscania » di 17 mila tonnellate. Nei vittoriosi combattimenti aerei in Egitto, citati nel bollettino di guerra n. 867, contro formazioni nemiche numericamente superiori, si sono specialmente distinti, al comando di formazioni da caccia, i seguenti piloti: Maggiore Filippi Luigi, capitano Ruspali Carlo, tenente Arnioni Emanuele, tenente Frigerio Jacopo, tenente Zannella Luigi, tenente Reiner Giulio, maresciallo Fermili Leonardo. i , o . i e eia e bombardieri, venivano efficacemente mitragliali. Il bilancio della giornata si chiudeva così con venti aeroplani abbattuti dai cacciatori italiani. Brillante azione di nn isolato Nella giornata di sabato l'aviazione nemica subiva nuove perdite ad opera degli instancabili piloti da caccia. La dura prova del giorno precedente induceva inglesi e americani a limitare la loro attività. Tuttavia alcune formazioni si sono spinte verso occidente per compiere tentativi offensivi sulle retrovie dell'Asse. Un isolato cacciatore italiano è stato il protagonista della più brillante azione della giornata. Il valoroso pilota appartenente ad uno stormo-da caccia terrestre che ha al suo attivo numerose vittorie, si è alzato da una base situata nella regione occidentale del territorio egiziano da noi presidiato, per sperimentare in volo un apparecchio Macchi C. 202 che aveva subito una revisione al motore. Benché si trattasse di un volo di prova, l'apparecchio aveva naturalmente ti prescritto munizionamento. Seguendo la fascia costiera a levante di Marsa Matmh, il cacciatore si portava nei pressi di Ras el Kenays nel cui cielo si pro/ilavano tre apparecchi procedenti di conserva. Con non comu ne audacia, prima ancora di averne individuato il tipo, il nostro pilota si dava all'inseguimento degli avversari che venivano successivamente riconosciuti per dei biplani Falrey Albeacore. Lo scontro avveniva presso Ras ed Ke nays. L'italiano attaccava con im peto gli avversari ohe cercavano di sottrarsi. Ma il Macchi aveva prontamente ragione degli inglesi che vanamente tentarono di difen dersi concentrando il tiro delle loro mitragliatrici sul caccia. Un primo Faìrey'Albeacore precipitava mortalmente colpito, seguito poco dopo da un secondo apparecchio. Il terzo riusciva a distanziare durante il combattimento e si eclissava. Il nostro cacciatore, al termine del suo veramente straordinario- volo di prova durato complessivamente meno di un'ora, atterrava sul campo dal quale si era involato. Durante la giornata, numerose pattuglie da caccia italiane hanno effettuato crociere di prolezione sulle retrovie. Durante tali voli sette apparecchi avversari venivano mitragliati prima di giungere su un importante obiettivo, e costretti a invertire la rotta. Un nostro cacciatore, alzatosi su allarme, tagliava la via del ritorno alla formazione avversaria e, a circa ZOO chilometri a sud dalla località dove il nemico era stato intercettato, raggiungeva un grosso plurimotore che, colpito in parti vitali, si allontanava sprigionando fiamme e poco dopo precipitava al suolo. Altri tentativi dell'aviazione avversaiia venivano pienamente contrastati dagli aviatori italiani e tedeschi e questi ultimi abbattevano tre velivoli britannici. Al termine delle due giornate il nemico poteva registrare una su periwità della quale difficilmente menerà vanto: quella delle perdite, poiché contro t 23 velivoli abbattuti dalla caccia italiana, quattro soli nostri apparecchi non rientravano alla base. L'indomito intervento aereo ha frustrato i piani avversari contro i nostri apprestamenti di su¬ p2vcm perficie: non sono stati solamente 23 apparecchi abbattuti dagli aviatori italiani e altri 37 annientati dai tedeschi e dalle postazioni controaeree, che saldano passivamente il bilancio degli angloamericani: è la massiccia offensiva aerea che in questo suo primo scatto baldanzoso si è infranta contro lo sbarramento costituito dai vcIivoZi italiani e germanici che hanno mantenuto saldamente il dominio del cielo della battaglia, impedendo al nemico di conseguire i risultati che si prefiggeva a spese delle valorose forze terrestri dell'Asse. Una volta ancora i nostri piloti, scrivendo pagine sublimi di audacia, hanno confermato l'importanza preminente del potere aereo in ogni fase delta guerra: non soltanto nel cielo, ma pure sulla superficie. Giorgio Lourier »«♦♦♦♦♦»♦»♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦«

Persone citate: Arnioni Emanuele, Durante, Fermili Leonardo, Filippi Luigi, Frigerio Jacopo, Giorgio Lourier, Guido Saccardo, Reiner Giulio, Ruspali Carlo, Zannella Luigi

Luoghi citati: Egitto, El Alamein, Tuscania