Le norme per la corrispondenza per l'interno e per l'estero

Le norme per la corrispondenza per l'interno e per l'estero Le norme per la corrispondenza per l'interno e per l'estero Roma, 9 ottobre. Si richiama l'attenzione del pubblico sul decretò del Duce del Fascismo, Capo del Governo, pubblicato nel n. 235 della Gazzetta Ufficiale del Regno del 6 ottobre 1942-XX, circa la disciplina del servizio di corrispondenza postale Allo scopo di evitare che taluno incorra in infrazioni alle norme stabilite da tale decreto, che oltre al mancato recapito della corrispondenza potrebbero comportare sanzioni penali, si ritiene opportuno richiamare le principali prescrizioni del decreto stesso. A) Per le corrispondenze postali epistolari ovunque dirette è proibito: 1) far uso di cifrari o frasari convenzionali; 2) far uso di lingue diverse dalle seguenti: albanese, amarica, araba, boema, bulgara, cinese, coreana, danese, finnica, francese, giapponese, greca, italiana, inglese, latina, lituana, norvegese, olandese, persiana, polacca, portoghese, romena, russa, serba, slovacca, Slovena, spagnola, svedese, tedesca, tailandese, turca, ucraina, ungherese. B) Per le corrispondenze postali dirette in località del Regno, dell'Africa italiana e Possedimenti è vietato: 1) far uso di scritture effettuate con inchiostri simpatici o scritture invisibili; 2) far uso di carta quadrettata o commerciale o di buste con fodera interna; 3) includere nelle corrispondenze francobolli, marche o contrassegni analoghi di qualsiasi genere, isolati o Gì collezione, nuovi o usati; 4) inviare corrispondenza, anche se diretta fermo posta, senza l'indicazione nominativa dei destinatari, ad eccezione di quella diretta presso casellari tenuti da persone autorizzate con provvedimento del Ministro dell'Interno; 5) inviare corrispondenza senza l'indicazione del mittente e del suo recapito. Tali dati devono essere scritti sul retro della busta per le lettere, e sulla metà di sinistra della parte riservata all'indirizzo per le cartoline. C) Per le corrispondenze dirette all'estero (Albania esclusa), e per quelle dirette a Campione d'Italia, oltre alle disposizioni suddette, è vietato: 1) impostare direttamente le corrispondenze, che devono invece essere presentate agli uffici postali senza affrancatura e con pagamento diretto da uarte del presentatore del ielativo Importo. All'atto della presentazione delle corrispondenze gli esibitoli debbono produrre ai funzionari postali un documento di riconoscimento (passaporto, porto d'arme per difesa personale e caccia, patente guida autoveicoli, documento di riconoscimento con f o tografie rilasciato da amministrazioni dello Stato per i funzionari dipendenti, tessera del P.N.F., tea sera dell'U.N.U.C.I., carta d'identità, libretto di pensione dei fun zionari dello Stato, tessera postale di riconoscimento); 2) inviare cartoline illustrate e biglietti postali; 3) includere nelle lettere fotografie panoramiche di località od opere di interesse militare od industriale, fotografie incollate su cartoncino, ritagli di giornali, carta moneta, carta e buste da lettere in bianco, carta da musica in bianco o scritta, ad eccezione delle partiture musicali spedite dal le case editrici autorizzate di volta in volta dal Ministero della Cultura Popolare; 4) inviare bilanci, rendiconti e dati statistici di società o di enti, eccettuati quelli delle imprese di assicurazioni, purché non contengano dati relativi alla situazione bellica; 5) inviare stampe, ad eccezione di quelle spedite dalle amministrazioni statali o dalle case editrici ad abbonati o rivenditori all'estero. Le stampe spedite all'estero devono: essere chiuse In involucri che coprano completamente i bordi laterali; essere purgate della piccola pubblicità, non riprodurre fotografie panoramiche o di opere di interesse militare o industriale, non contenere carte geografiche di scala con denominatore inferiore a 500 mila, o carte topografiche del Regno, Colonie, possedimenti o territori occupati o presieduti dalle FF. AA. italiane. D) Per le comunicazioni telegrafiche è del pari vietato l'uso di cifrari o linguaggio convenzionale. E) Le corrispondenze dirette ai prigionieri di guerra, sebbene dirette all'estero, non sono soggette alla presentazione agli sportelli degli uffici postali.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Albania, Italia, Roma