Monumenti e lapidi bisognosi di cure

Monumenti e lapidi bisognosi di cure Monumenti e lapidi bisognosi di cure Torino, come tutti sanno, è fra le città italiane che vantano il maggior numero di monumenti, molti dei quali di alto valore artistico. Ciò si spiega col fatto che la città sabauda ha dovizia di glo- nczastriose memorie e il legittimo -desi-i derio di eternarle nel bronzo e nell marmo a sua gloria e ad edifica- zione dei futuri. Pertanto i tori-1 iiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini iiillllliii nesi sono giustamente orgogliosi dei loro monumenti, e molti di essi si compiacciono... di tenerli d'occhio. Appunto da costoro si va notando che la manutenzione dei monumenti torinesi da qualche tempo a questa parte lascia a desiderare. Tempo addietro ebbimo a segnalare le infelici condizioni in cui versava il nudo muliebre posto ai piedi della statua di Galileo Ferraris. A essa si è finalmente provveduto. Oggi è il caso d'un altro monumento che abbisogna di solleciti restauri. E' quello che sorge in fondo al viale Madonna di Campagna, dedicato ai Caduti del 1706. La figura muliebre al centro, in cui è raffigurata la Patria, apparisce gravemente bruttata dalle intempèrie e corrosa dal tempo. E ciò a scapito non soltanto del valore artistico del monumento ma anche e più della sua dignità- morale. Monumenti, lapidi, appartengono alla stessa famiglia. E anche tra le lapidi apposte ai muri delle case a- ricordo di illustri cittadini, quante ce ite sono che avrebbero bisogno d'una buona passata di spugna che le rimettesse all'onor del mondo o almeno le rifacesse leggìbili! Già fu notato che alcune di queste lapidi sono collocate così in alto da volerci occhi di Un ce per arrivare a leggerne le iscrizioni. Se a questo mimo guaio si aggiunge quello della patina di sudicio, ecco che la lapide viene a trovarsi nelle condizioni ideali per non essere mai degnata d'uno sguardo. Che è, se non andiamo errati, il destino più ironico che possa toccare a una lapide. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiillliiiiliilii i immillimi

Persone citate: Galileo Ferraris

Luoghi citati: Torino