DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Per la prossima Mostra Nuovi film italiani in cantiere Regolamento e limitazioni Un utile repertorio Prima ancora che la decima Mostra veneziana si chiudesse, una riunione della Giuria stabili i termini del nuovo regolamento; che ora si pubblica, e disciplinerà la prossima rassegna. Encomiabile premura, encomiabili criteri. NeU runa e negli altri non c'è molto di nuovo; ma nuova e quasi solenne, mi parve allora la comune volontà, espressa da tutti i delegati dei Paesi partecipanti, di seguirne puntualmente e fedelmente i varii articoli. Registriamolo qui, quel proposito; lo ricorderemo a suo tempo; e se sarà mantenuto, potremo essere senz'altro sicuri dell'immancabile e vivissimo successo della prossima Mostra. L'intoppo più grave contro il quale hanno sempre cozzato la buona volontà degli organizzatori, del pubblico e della critica, è la plètora, dei film. Ognuno vorrebbe che il suo film /osse proiettato a Venezia: dall'ente al privato, e ciò nei più diversi Paesi. Anche se il film è mediocre, anche se sarà accolto con freddezza; si preferiscono persino i fischi, e più o meno cortesi stroncature, all'esclusione. Di qui pressioni d'ogni genere, che inevitabilmente fanno dei limiti che la Mostra si è prefissa dei limiti relativamente elastici; e l'appesantiscono di opere inutili tra le quali perdono un po' del loro rilievo quelle veramente significative. Viene inoltre a imporsi come inevitabile lo spettacolo pomeridiano; il quale, volenti o nolenti gli organìzzaton eccetera, non può competere, come importanza, con quello serale; di qui la buffa ma assai realistica distinzione che in gergo da Mostra si crea tra film « da pomeriggio » e film «da sera»: strana distinzione da sartoria, affibbiata a chilometri di celluloide. Una più rigorosa selezione dei film partecipanti è semvre stato il vivo e legittimo desiderio della Biennale e di quanti con essa collaborano: posso farne testimonianza per averne seguito le varie manifestazioni anche fra le quinte, partecipando ai lavori della Giuria e del Comitato esecutivo. Così, dopo un paio di esperimenti, si rinunciò allidea, in sè bellissima ma praticamente pericolosa, di una commissione internazionale che dovesse giudicare i film inviati per sceglierne soltanto i più degni; e il pericolo era tutto nel grave discredito che una manifesta bocciatura del genere poteva cagionare al film escluso. Si se- gui allora la formula delle cosia dette «rappresentative»: ognPaese doveva pensare a scegliersi in casa t suoi film più degni, in vìando poi soltanto quelli a Vene zia; e ne era fissato il numero, », base alla produzione quantitativo della stessa annata. Criterio un po'... statistico, ma certo il miglio re fra i molti proposti. Ma ai.chi questa limitazione si rivelò troppi larga. Perciò il nuovo regolameli to la restringe. Quattro film pei le Nazioni che ne producono pv di ottanta nell'annata; due filrtper le Nazioni che ne poduaqnt da quaranta a ottanta; un film per le altre. Inoltre tutte le opere dovranno essere di prima visione assoluta nel mondo, non dovranno cioè essere state pubblicate nemmeno nel loro Paese d'origine; altri film che non rispondono a questa tassativa esigenza potranno essere proiettati in spettacoli diurni, e saranno fuori concorso. Ecco finalmente una fimitaaione severa; e una netta distinzione fra spettacoli serali e spettacoli pomeridiani: questi ultimi non faranno addirittura parte della Mostra. Parrebbe un vano sogno; ed è invece realtà, stampata e citabile, rammemorabile e indiscutibile, regolamentata e invariabile. Basterà, a suo tempo, farla.rispettare, osservare. Arrivederci allora, naturalmente per congratularci, al trenta agosto dell'anno venturo. * * Un po' di quasi meritato riposo estivo, e poi la sfilata veneziana, sospendendo gli asterischi di queste cronachette ci hanno fatto un po' perdere di vista l'attività dei nostri studi. La quale non sf è per nulla allentata, anzi. Molti film sono pronti, già stanno allineati in plotoncini, per la già iniziatasi stagione autunnale, presto li vedremo; altri sono invece ancora allo studio o in lavorazione, e ha un suo interesse il passarli rapidamente In rassegna. Gilberto dovi si è deciso al gran passo, Il suo primo film è quasi ultimato. Colpi di timone; gli sono accanto Dina Sassoli, Elio Steiner, Giuseppe Porelll e Alberto Capozzl. Pescatori, da una commedia di Raffaele Viviani, e da lui stesso Interpretato, vede l'esordio di un nuovo regista, Giacomo Pozzi Bellini: un esordio molto interessante perchè Il Bellini si è a lungo e molto preparato, ha tra l'altro composto il pianto delle zitelle, un Intelligen¬ tissimo documentarlo. Isa Miranda, dopo aver interpretato Malombra, sta per accingersi a essere Zazà, regìa di Renato Castellani. Dagli Appennini alle Ande, il notissimo racconto deamiclsiano, sarà diretto da Flavio Calzavp.ru; un Andrea Chénier da Goffredo Alessandrini, con musiche di Giordano; un Donizzetti da Guido Brignone. Intanto, negli studi torinesi, si sta girando La vita torna, soggetto di Asvero Gravelll, protagonista una vecchia conoscenza dei nostri tifosi, Tullio Carminati, di ritorno dall'America dopo non poche peripezie; Fuga a due voci si sta Invece girando a Cinecittà, regia di C. L. Bragaglla, protagonista il baritono Gino Bechi; con Maria Malibran, regista Brignone, con la Cebotari; e La maschera e il volto, dal « grottesco > di Chiarelli, diretto da Mastrocinque con Laura Solari, Nino Besozzi, Sergio Tofano, Enrico Viarisio. A Milano La prima donna, dal romanzo di Filippo Sacchi, regia di Ivo Perilli, con Anneliese uhlig, Maria Mercader, Irma Gramatica, Romano Calò; e in vai d'Aosta Quelli della montagna, regista Vergano e supervisore Blasettl, con Amedeo Nazzari, Mariella Lotti, Ma.rlo Ferrari. E basta, per oggi; il resto, alla prossima settimana. * * La « Germania Film » si è fatta editrice di un simpatico, utilissimo volumetto: Il cinema tedesco (Roma, 19^2, fuori commercio). Cenni cftiari e succinti sull'organizzazione, i quadri direttivi e le case di produzione del cinema di lassù; con inoltre tre repertori (registi, attrici, attori) molto ag giornati, di ciascun nominativo un rapido curriculum con nell'ordine cronologico i film che lo riguardano. m. g. Tullio Carminati In a La vita ritorna u Dina Galli e Ohlaretta Qelll ne «Il blrlohino di papà»

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