Un gesto di valore che non ha precedenti
Un gesto di valore che non ha precedenti Un gesto di valore che non ha precedenti Berlino, 7 ottobre. Pur avendo segnalato fin da ieri sera con quale vivissima partecipazione sia stata accolta ne- fli ambienti tedeschi la notizia ella nuova strepitosa vittoria riportata dal comandante del Barbarigo, mancheremmo al nostro dovere di cronisti se ci astenessimo oggi dal farvi cenno della straordinaria eco di entusiasmo che'l'impresa del capitano Grossi ha continuato oggi a suscitare in tutta l'opinione pubblica dell'amica e alleata Germania. Forgiato attraverso le ardue battaglie combattute fianco a fianco, sui fronti della Balcanla, del nord Africa e della Russia cosi come nell'Atlantico, il cameratismo d'armi italo-tedesco non aveva certo bisogno di nuove vampe per rafforzare la sua tempra. E' tuttavia un fatto che il riconoscimento tributato da parte tedesca verso 1 camerati dell'Italia fascista non si è mai manifestato con altrettanto slancio e in forma altrettanto plebiscitaria come questa volta. Le parole di fervida ammirazione con cui il feld-maresciallo Rommel si è espresso sabato scorso nei confronti del soldato italiano hanno trovato oggi la più clamorosa e totalitaria conferma in questo spontaneo riconoscimento tributato dall'intero popolo tedesco. Quasi a sintetizzare simbolicamente l'ondata di entusiasmo traboccante in tutti i cuòri germanici, il FUhrer ha conferito a Enzo Grossi il cavalierato dell'Ordine della croce di ferro. L'annunzio diramato dal Gran Quartier fenerale con speciale comunicato stato accolto con la più viva soddisfazione da parte di tutta l'opinione pubblica tedesca che, nella simpatica immediatezza di questo gesto di Hitler, vede per l'appunto riflettersi il suo stesso irrefrenabile, slancio ammirativo. Come si sa, al comandante del Barbarigo già era stata assegnata da-parte tedesca, sin dal maggio scorso, a seguito dell'affondamento della nave da battaglia ameri cana tipo « Maryland », la croce di ferro di prima classe. Questa nuo- va distinzione militare — la più alta sin qui assetata da -parte tedesca a combattenti stranieri — consacra il valore senza precedenti dell'affondatore italiano, il solo sommergibilista del mondo che, come sottolineano espressamente questi ambienti tecnici, abbia saputo realizzare la formidabile impresa di colpire e affondare due navi da battaglia nemiche. Le unità di questo tipo, rilevano i più autorevoli scrittori tedeschi in materia navale, non si avventurano mai sole in aperto mare; la doppia vittoria ael comandante Grossi presuppone pertanto il superamento di straordinarie difficoltà. « Che cosa significhi portare a compimento un attacco contro una grande unità nemica superando il cordone di sicurezza stabilito dal concentramento delle unità di scorta, noi tutti tedeschi 10 sappiamo attraverso il racconto dei comandanti degli I7-boot. Occorre per questo una audacia senza pari, un perfetto dominio della propria arma e nello stesso tempo, per quanto riguarda appunto l'arma stessa, un materiale e un meccanismo di primissimo ordine. Tutte queste qualità — scrive questa sera la Deutsche Allgemeine Zeitung — si sono trovate riunite nel comandante Grossi, nei suoi immediati collaboratori, nell'intero equipaggio del Barbarigo, infine nel sommergi bile stesso e liei suoi formidabili siluri ». Il fatto che il capitano Grossi abbia saputo ripetere un'impresa di tanta portata — aggiunge un altro competente tecnico — dimostra come sarebbe fuori luogo pensare a uno straordinario favore della fortuna. « La fortuna non aiuta due volte se non chi se lo sa meritare, nel caso specifico chi brilla per doti eccezionali di" valore. E un valore eccezionale costituisce appunto la nota caratteristica di tutta la carriera di questo magnifico combattente italiano del mare. E' pertanto il senso di gratitudine e 11 riconoscimento dell'intero popolo tedesco che il FUhrer ha voluto . esprimere al comandante Grossi, assegnandogli il cavalierato della croce di ferro per un gesto di valore che non ha precedenti. «Il nome di Enzo Grossi rima- i ne scritto a lettere d'oro nello stesso libro che ricorda le gesta I dei nostri eroi più famosi ».
Persone citate: Enzo Grossi, Hitler, Rommel
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