Un paese in pace che soffre la guerra di Italo Zingarelli

Un paese in pace che soffre la guerra TRIBOLAZIONI E MISERIE DELL'EGITTO Un paese in pace che soffre la guerra _ Le iniezioni di ottimismo britannico non servono più - Il signore che voleva andare a El Alamein e fini al manicomio - Un plebiscito significativo e una definizione inglese di Re Faruk Istanbul, 5 ottobre. L'Egitto non ha dimenticato le oro vissute nei giorni, dell'avanzata italo-tedesca: dalla sola Alessandria risultavano partite, sino alla prima decade di luglio, parecchie diecine di migliaia di persone, e qli stessi funzionari civili e militari erano stati esortati a mandare le loro famiglie nel Budan, nell'Africa del sud, in Palestina e in Siria. La congestione delle ferrovie fu notevole. I bombardamenti aerei ebbero effetto materiale e morale: nv Alessandria delle bombe sarebbero cadute pure sull'Albergo Cecil, requisito per gli ufficiali superiori inglesi, e fra gli ediliei danneggiati si troverebbero la sinagi.ga ed U circolo ebraico. Ma i dettagli hanno importanza secondarla. La verità è che il panico aveva assunto vaste proporzioni e la rivista Akher Saa, nel rifarne la cronaca, ha scritto: « Molti s'erano affrettati a ritirare i toro depositi dalle banche, altri venderono i loro immobili « per niente » e la lira oro raggiunse un corso mai registrato nella storia. Si trattava di portar via le cose più preziose e meno pesanti. Il mercato rivide i prodotti che crano scomparsi ed i prezzi ribassarono in una certa misura: forse fu questo l'unico vantaggio provocato dall'ondata di panico che aveva preso certi ambienti ». Una località celebre Gli inglesi si sono sforzati di rianimare le popolazioni ma è rimasta l'incertezza del domani: non ostante l'ottimismo ufficiale, nessuno garantisce che proprio non vi sia più nulla da temere. L'arrivo di aeroplani americani, alcuni dei quali destinati in un primo tempo alla Bussi», e di molti Spitfires e Hurricane, ed il gran numero di palloni frenati che hanno da proteggere Alessandria a simiglianza di Londra, sono stati strombazzati dalla propaganda per far tornare la fiducia sul mercato dei valori; però nei riguardi strettamente militari — anche se qualche giornale, come il Mussawar, scrive costituire El Alamein un campo ristretto poco propizio alle manovre e alla tattica di Rommel, i cui carri d'assalto vengono i mancare di spazio per manovrare — buoni conoscitori del terreno si dimostrano riservati e prudenti: «Il deserto egiziano — ammonisce nella rivista Rosa el Youssef Abdel Rahman bey Azzam, che appunto ha fama di conoscitore — è favorevole all'attaccante come ai difensore ed è difficile per l'uno e per l'altro. Le due partt hanno probabilità eguali ed il più favorito è quello che può spostarsi più rapidamente. 17 deserto è il nemico di tutti e non rispai mia nessuno. E' impossibile aver ragione di questi ostacoli di sabbia se no» si dispone della superiorità in carri corazzati, in veicoli e in carburante. Il deserto è il nemico di tutti: e chi voglia vincere, prima di cercare di vincere il nemico, deve pensare a vincere le immense distese di sab bia. « Che le truppe dell'Asse abbiano ricevuto e ricevano rinforzi non si dubita. Nè vi parlo detta notorietà acquistata nello stesso Egitto da El Alamein, che forma oggetto di descrizioni tuttavia brevi, poco essendovi da dire: leggo nella ri vista Al Chola che El Alamein è un piccolo villaggio sulla sponda del mare, a 90 chilometri da Alessandria, abitato unicamente da beduini i quali stanno accampati nei paraggi. I corsi d'acqua sono rari e t'acqua- non è dolce, ma sorgenti d'acqua dolce se ne trovano a sud. Ad El Alamein, attraversata dalla ferrovia che riunisce Alessandria con Marsa-Matronh, c'è una stazione. Guarnigione dell'esercito o di guardacoste noti ce n'era, ed eccezion fatta delle barocchetto costruite dall'ufficio del catasto quando procede alla misurazione della mona non ci sono neppure edifici. Il clima è talmente temperato che spesso i funzionari vi vanno a fare delle escursioni ». Non era però un funzionario l'individuo che ai primi di luglio, alla stazione del Cairo, voleva a tutti i costi un biglietto per El Alamein, sebbene i treni via Alessandria fossero soppressi: per calmarlo dovè intervenire un sitinole molto cortese che si offrì di fargli fare il tragitto in automobile, e in automobile lo riportò dritto dritto al manicomio. Le difficoltà economiche dell'Egitto sono serie: in un paese nel quale si viveva a buon mercato, come un po' dovunque nel Levante, il costo della vita è rincarato, nei confronti dell'anteguerra, del ZIG per cento. Baiati e stipendi no» ninno potuto naturalmente crescere nella stessa proporzione e di fronte alle lamentele dei bassi funzionari Nahas pascià s'è limi tato a sollecitare il parere del ministro delle Finanze, promettendo di fare qualche cosa non appena sia regolata la questione del nuovo raccolto del cotone. Il Ministro delle Finanze — siamo al comico nel tragico — non ha viceversa potuto'ritardare di tanto la soluzione del problema del rincaro del foraggio e con circolare del XS aqosto ha aumentato gli assegni 'mensili per l'acquisto delle razioni dei cavalli, degli asini e dei muli: « Così, ha commentato un giornale, il cavallo, la giumenta ed il mulo vengono a beneficiare di un aumento dell'indennità di carovita del 40 per cento, mentre l'asino i.ede la sua indennità aumentata del SO. Certi funzionari ed impiegati si augurerebbero di essere fatti segno a riguardi analoghi ». Nel paese c'è più danaro, perche per le truppe analo-ameiicane s\ spendono mensilmente oltre 'lue milioni di sterlina, ma si spen¬ dtmecngctccinApi1gictdibngmrmfaagczctitrrponmpdmpdisngnAdncmgdtnnmErf a i l i o è a a i o a n è i e dono comprando, e per quanto i tispettivi governi si sforzino di mandare roba per uso e consumo esclusivo dei combattenti-, è fatale che centinaia di migliaia di uomini sottraggano al consumo locale generi di prima necessità di difficile sostituzione, data la crisi dei trasporti, e che rarefacendosi rincarano. Al rifornimento dell'esercito, dell'aviazione e della marina inglesi provvede un apposito organismo, detto N.A.A.F.I. (NavyArmy-Airforce-Institute), che importa, o acquista sul posto, viveri, indumenti, oggetti. Per la sua popolazione, di circa 17 milioni e mezzo di abitanti, l'Egitto doveva importare viveri già in tempo di pace, e dall'estero riceveva carne, carbone, macchine, tessuti, concimi. La preferenza data alla coltivazione del cotone, indispensabile all'industria tessile britannica, ha fatto sì che da anni la produzione dei cereali — grano a parte — rimane largamente inferiore alle esigenze. Du rantc l'altra guerra, ad un certo momento, l'estensione della superficie coltivata arcatone fu ridotta a un terzo, ma 'nel '16 si ritornò all'antico, perchè in Gran Bretagna il cotone era venuto a mancare; nella guerra attuale la riduzione s'è rivelata ugualmente necessaria — e valido è pure il motivo dell'impossibilità per l'Inghilterra di ritirare tutto il cotone che riempie i depositi egiziani — però la si è attuata soltanto dalla primavera dell'anno scorso, sicché oggi abbiamo che mentre i cotonieri non riescono a disfarsi della merce giacente, lo sviluppo della produzione dei cereali è ostacolata dalla mancanza di concimi e di semenze. . Il caso Makram All'interno, il sistema dei trasporti dipende dall' importazione del carbone e del petrolio: energia idro-elettrica^ sebbene il paese disponga delle cateratte del Nilo, non ne viene sfruttata. Il Consiglio per rapproiwijrionamento del Medio Oriente, che si riunisce al Cairo sotto la presidenza del ministro di Stato britannico signor Casey, non può fare miracoli, ed ecco perchè malgrado la costruzione di autostrade e di nuove linee ferroviarie le carovane di cammelli sono ritornate in onore come nel cosiddetto buon tempo antico. A causa della minaccia aerea, della congestione dei porti egiziani e della malsicura traversata del canale di Suez, buona parte delle merci americane destinate all'Egitto viene sbarcata in porti sudanesi, sicché sull'ultimo tratto il trasporto richiede una «uova e non semplice organizzazione. Dopo l'episodio che culminò nell'espulsione dal Wafd deWexministro delle Finanze Makram Ebeid pascià, un vecchio collaboratore e compagno di esilio del defunto Zaghlul pascià e dell'attuale presidente del consiglio Nahas pascià, la vita politica interna non ita dato luogo a fatti sensazionali. Makram Ebeid s'è guastato con Nahas pascià nel luglio, avendolo accusato di dilapidazione dei diritti del paese, ma — dato il momento — resterebbe da chiedersi se egli si preoccupasse sul serio della legalità dei metodi del regime, o non piuttosto dei rischi ai quali Nahas pascià esponeva l'Egitto rinserrandone i legami con la Gran Bretagna. La stampa ufficiosa aveva messo al bando Makram Ebeid, dicendo che ormai gli toccasse rimanere tutto solo: è invece successo che qualche settimana dopo la espulsione dal "Wafd il circolo Mohamed Ali ha presentato la candidatura a socio del pascià. Il nome del candidato è rimasto affisso per quindici giorni e il qiorno della votazione l'urna è risultata tutta piena di palle bianche: un plebiscito quale se ne verificano pochi. L'uomo non era dunque al bando, e non è solo. Di Re Faruk si narra che gli stessi inglesi, per la sua fermezza, l'abbiano battezzato « the bold young fellow ». Italo Zingarelli ispadvpncUtilcztgassludsd Soldati germanici rastrellano stenza da parte dei aovieti. le rovine di un quartiere della citta, teatro di accanita resi- (Foto Trans.)