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IL VIAGGIO di Roosevelt IL VIAGGIO di Roosevelt Roosevelt è tornato a Washington dopo un viaggio durato due settimane attrae verso i principali Stati della Confederazione. Il Presidente era accompagnato da Donald Nelson, il capo della produzione, che gli ha fatto visitare officine e cantieri, arsenali e basi militari. Il viaggio era segreto, circondato da Infinite precauzioni difensive, come se il comandante supremo delle forze armate degli S. U. viaggiasse in zona di operazioni. Il fatto ha provocato qualche ironico commento. Il Presidente 6 tornato a Washington perchè temeva lo scatenarsi d'un aperto conflitto con 11 Congresso. Egli aveva fissato come termine massimo per l'approvazione delle sue leggi anti-inflazlonlste il 1° ottobre. Il 1° ottobre le leggi non erano approvate, anzi la Camera aveva votato un emendamento che praticamente annullava la proposta stabilità dei prezzi agricoli. Già Roosevelt minacciava 1 suoi fulmini dittatoriali, quando, attraverso il Senato, si è giunti ad un compromesso accettato dal Governo. Un eventuale rialzo dei prezzi agricoli è ammesso, ma non in forma automatica in caso di aumento del costi. Un altro problema' deve affrontare il Presidente: quello del generalissimo. Due sono 1 candidati principali: l'ammiraglio Leahy (ex-ambasciatore a Wichy e consulente militare di Roosevelt) ed 11 capo di S. M. generale Marshall. Una parte dell'esercito, Willkie ed il Paese reclamano invece il pittoresco Mac-Arthur. Marshall è sostenuto da Churchill. Londra non desidera la nomina d'un ammiraglio americano a generalissimo per ragioni di prestigio e perchè gli ammiragli pensano soprattutto alla guerra nel Pacifico mentre l'Inghilterra vorrebbe cho gli S. U. concentrassero i loro sforzi principali contro la Germania e nel Mediterraneo. E poi tanto Churchill quanto Roosevelt si considerano uomini di mare; un ammiraglio- generalissimo sembra loro superfluo. Comunque non invidiamo il probabile nuovo comandante cui sarebbe affidato il compito di riconquistare l'Europa e l'Asia orientale.