La ripresa offensiva all'occidente preconizzata dalla stampa del Reich di Guido Tonella

La ripresa offensiva all'occidente preconizzata dalla stampa del Reich Dopo il discorso di Goring La ripresa offensiva all'occidente preconizzata dalla stampa del Reich Gli inglesi costretti ad arrendersi alla nuova realtà maturata sui campi di battaglia e del lavoro dell'Europa Berlino, 5 ottobre. Vi è stato oggi, nei circoli politici e giornalistici di Berlino, chi ha opportunamente ricordato come in questo giorno sia venuta a scadere la famosa profezia emessa nel luglio scorso dal ministro britannico della produzione Lyttleton, secondo il quale « entro i prossimi ottanta giorni » la guerra sarebbe entrata in un nuovo stadio. A metà settembre il pubblico britannico si è sentito ricordare, sempre per bocca di Lyttleton, che mancavano appena diciannove, al massimo venti giorni al raggiungimento di tale svolta decisiva, il che avrebbe dovuto comportare un capovolgimento della situazione bellica a favore dell'Inghilterra. Chiare manifestazioni Lyttleton, In Inghilterra come altrove chiunque può constatarlo, è stato buon profeta. Il mondo intero è infatti testimonio del fatto che la situazione bellica non è più la stessa di tre mesi or sono, che una svolta decisiva è stata superata, che qualcosa di veramente meraviglioso è divenuto realtà. Il miracolo su cui speculava il nemico non lo hanno però compiuto nè gli inglesi a Dieppe, a Tobruk e ad El Alamein, nè i sovietici a Stalingrado, a Rscev, a Voronez o nel Caucaso... Se di un miracolo si vuol per forza parlare, esso è quello realizzato dai soldati tedeschi ed alleati sul fronte antibolscevico, ciascuno al suo posto rispettivo, dagli operai, dai contadini, da tutti gli organizzati nella grande battaglia della produzione impegnata nel Reich, nei Paesi alleati e soprattutto nei territori occupati dell'est. Questo constatano con giusta fierezza i commentatori tedeschi facendo il punto alla situazione militare ed economica, quale risulta dalla disamina che a loro volta ne hanno fatto prima von Ribbentrop, poi il Fuhrer e infine ieri il Relchsmaresciallo Goering. Le manifestazioni tedesche della scorsa settimana (ai tre discorsi anzidetti si possono aggiungere, per l'importanza del loro contenuto, anche le dichiarazioni del feldmaresciallo Rommel sulla situazione del fronte nordafricano e sul valore indomito delle forze ìtalo-tedesche sottoposte al suo comando) queste diverse manifestazioni esulano dal quadro di una comune oratoria propagandistica, come il nemico stesso è costretto ad ammettere a denti stretti, e costituiscono invece indizi di un radicale mutamento della situazione. A Londra, dove si è scoperto che « i tedeschi parlano con un tono nuovo », si vorrebbe poter continuare a giuoeare sulle parole, cosi da attribuire questo mutamento ad un preteso trapasso sulla difensiva da parte dell'avversario. Il mal celato livore del commenti londinesi tradisce però con quale stato d'animo gli anglosassoni abbiano preso atto della formidabile realtà, che è 'andata maturando in questi ultimi mesi sui campi di battaglia e sui campi del lavoro della nuova Europa. L'Inghilterra sa anzitutto che la parentesi difensiva a cui la Germania è stata indotta in Occidente, per il gigantesco concentramento di forze operato-ad Est, si chiuderà immancabilmente ad una scadenza, che non è ormai più molto lontana, dato che in complesso si possono considerare realizzati i principali obiettivi che la Germania si proponeva appunto di raggiungere nella lotta contro 1 sovietici, e cioè la conquista dei mezzi economici atti a garantirla contro la minaccia delPaffamamento e dell'esaurimento delle materie prime necessarie all'industria bellica. Nella logica della guerra Questo significa, nota il Dientt aus Deutschland, che al momento dovuto 11 centro di gravità della potenza militare germanica si rivolgerà di nuovo ad Occidente; questo significa che la guerra attiva ed offensiva, destinata a realizzare la decisione finale, sarà svolta di nuovo su di un fronte che interesserà direttamente l'isola britannica. Che questa prospettiva sia pre¬ sente alla mente dei britannici non può essere dubbio, dato che Hitler e l suoi diretti collaboratori hanno espressamente annunziato una ripresa bellica ad Occidente, ciò che è d'altronde — aggiunge ancora la suddetta agenzia berlinese — nello spirito e nella logica di questa guerra, cosi come nella concezione della strategia offensiva del Comando tedesco. Se pertanto a Londra si Insiste a confondere l'incontestabile mutamento della situazione con un preteso trapasso sulla difensiva da parte dell'avversario, gli è che si tratta di una perifrasi per far sapere all'opinione pubblica britannica che effettivamente i tedeschi hanno conquistato qualcosa che vale davvero la pena di difendere: i granai, i giacimenti di ferro e di carbone dell'Ucraina, i petroli del Caucaso occidentale; la chiave che blocca il catenaccio attraverso il basso Volga, qualcosa insomma che, come spiegava ieri Goering, assicura l'indipendenza dei rifornimenti agricoli non solo per il Reich, ma per l'Intero continente, e che jgarantisce alle armi tedesche ed allea te un costante ed inesauribile aumento di potenziale. Guido Tonella

Persone citate: Goering, Goring, Hitler, Rommel