Uno scritto del conte Ciano sulla politica estera del Fascismo

Uno scritto del conte Ciano sulla politica estera del Fascismo Uno scritto del conte Ciano sulla politica estera del Fascismo Berlino, S ottobre. Nel prossimo numero della rivista « Berlino-Roma-Tokio » il Conte Galeazzo Ciano pubblica, in occasione della ricorrenza del 28 ottobre, un articolo sulla « Politica estera del Fascismo ». Dopo aver delineato efficacemente quale era la situazione drammatica in cui era venuta a trovarsi l'Italia alla fine della passata guerra mondiale, il Conte Ciano ricorda che la Rivoluzione Fascista nacque contenendo già in sè il germe di rivolta del popolo italiano contro le iniquità commesse alla conferenza della pace, che spinsero l'Europa fatalmente verso la tragedia di una nuova guerra. Il Ministro osserva che Mussolini affermò fin d'allora che la politica di odio che aveva dettato i trattati ed i suoi obiettivi era in contrasto con la necessità fondamentale di assicurare all'Europa un lungo periodo di pace, e che bisognava cambiare strada. Revisione dei trattati, riconascimento concreto dei diritti e delle necessità dell'Italia, pò litica dì equilibrio e di concilia zione tra le Potenze europee: questi erano i tre capisaldi del pensiero Mussoliniano, le norme fondamentali che Egli poneva all'azione internazionale dell'Italia. In 20 anni i principi della politica estera fasci sta sono rimasti immutati. Al la prova dei fatti tali principi si sono dimostrati i migliori ed hanno continuato a dare forma e forza alla politica estera del Fascismo. Dopo avere enumerate le ardue prove che l'Italia ha brillantemente superato conquistandosi il diritto alla sua libertà e spezzando le catene imposte dal programma di Versaglia, il Conte Ciano parla dei sempre più stretti legami ideali e materiali che si sono venuti formando tra Italia e Germania, ed afferma che in questi 20 anni la politica italiana ha perseguito quell'ideale che ha portato all'alleanza del nostro Paese con la Germania e col Giappone. « La Marcia su Roma — egli conclude — ha significato il primo impeto di riscossa di un popolo giovane contro la tirannia franco-anglo-sassone. Questo impeto di riscossa si è continuato in venti anni. E il significato della Marcia su Roma è lo stesso della guerra di liberazione, nella quale l'Italia si trova oggi impegnata, e conduce vittoriosamente, in strettissima comunione di spiriti e di capacità di sacrificio con i suoi alleati ».

Persone citate: Conte Ciano, Galeazzo Ciano, Mussolini