LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Intorno a Pietroburgo si erano sviluppati avvenimenti più importanti di quanto lasciassero supporre i comunicati ufficiali. I sovietici avevano tentato un'operazione in grande stile per sbloccare l'ex-capitale dall'assedio terrestre che ha in Schlusselburg la sua chiave. Mentre la guarnigione della città cercava di forzare Ja Neva a sud del Ladoga, i russi miravano a mutare la situazione del cuneo tedesco da assediante in assediato. Grossa manovra dato il numero delle divisioni impiegate. A disfatta completa il Comando germanico ci fornisce delle cifre impressionanti di morti, di prigionieri, di bottino. E' uno di quei tentativi che non possono essere ripetuti; e Pietroburgo continuerà ad essere immobilizzata, rifornita molto aleatoriamente solo attraverso la distesa liquida o ghiacciata de1. Ladoga. • Per Stalingrado si conferma da fonti nemiche che la situazione si è aggravata per i russi nell'interno della città e che la grossa fabbrica Ottobre rosso è caduta. Naturalmente s, Mosca e a Londra si spera sempre nel miracolo di una controffensiva da nord-ovest che rovesci le posizioni; ma è proprio a nordVovest che von Bock compie il maggiore - sforzo per eliminare ogni velleità di Timoscenko. • Quante voci aveva sparse la propaganda nemica su Rommel ! Un giorno lo presentavano malato, un giorno lo dicevano in disgrazia!... Invece il Maresciallo e apparso a Berlino in splendenti condizioni di sa¬ lute, è stato ricevuto dal Ftihrer e si è intrattenuto coi giornalisti italiani e tedeschi. Dalle sue dichiarazioni logicamente piene di riserbo per gli sviluppi futuri delle operazioni sul fronte egiziano, egli non appare affatto il capo militare esautorato in seguito ai pretesi successi del gen. Alexander. La realtà è che le truppe dell'Asse sono appena a cento Km. da Alessandria; e se risulteranno vere le intenzioni del comando del Cairo di ripetere presto i piani churchilliani di offensiva, esso troverà ostacoli non minori che nelle iniziative passate. La Divisione Folgore ha fornito un piccolo ma eloquente saggio. • I nordamericani si Installano in Inghilterra sempre più da padroni; Roosevelt non si contenta di avere a Londra dei generali indipendenti, vuole tenervi anche una-specie di esecutivo politico e amministrativo. Cosi l'impero è inadeguato agli appetiti di Washington che impone la sua legge nella metropoli. La fatale via prescelta da Churchill non può che condurre il suo paese a vivere come un' appendice degli Stati Uniti. Noi siamo certi che quanto più si prolungherà la guerra tanto più peserà la partecipazione dei nordamericani non sui Paesi dell'Asse ma sulle popolazioni dell'alleata Inghilterra. E' la legge del destino: la Gran Bretagna dichiaratasi fuori e contro l'Europa non può avere altra funzione che di avamposto degli Stati Uniti. a. s.

Persone citate: Bock, Churchill, Neva, Rommel, Roosevelt