Direttive del Duce a Bottai per le scuole nelle terre annesse

Direttive del Duce a Bottai per le scuole nelle terre annesse Direttive del Duce a Bottai per le scuole nelle terre annesse I risultati del primo anno - Fierezza ed eroismo di insegnanti volontari in centri isolati ed ostili Roma, 1 ottobre. Il Duce ha ricevuto il Ministro dell'Educazione Nazionale, il quale ha riferito su varie questioni riguardanti l'attività scolastica e culturale e, in particolare, sui provvedimenti relativi all'organizzazione e al funzionamento delle scuole nei territori annessi. Il sistema scolastico da adottare nelle diverse zone è stato studiato con attenta cura, tenuto conto delle tradizioni, della situazione e delle necessiti*, locali, in modo da renderlo idoneo ad una efficace azione, sia nel senso della elevazione della cultura e della \preparazione professionale, sia nel senso della divulgazione dei principi educativi sociali e politici del Fascismo. Il personale direttivo e gli insegnanti di tutti gli ordini di scuole, scelti con attento criterio hanno risposto pienamente alla fiducia in loro riposta assolvendo, senza riguardo a difficoltà e sacrifici, il compito loro assegnato. Fin dal primo anno è stato inviato sul posto un complesso di ben 1048 persone che, tra insegnanti di ruolo e supplenti, si erano offerte per andare ad occupare i posti di prima linea della scuola. Si trattava dunque di volontari: e il carattere volontaristico della loro prestazione costituiva di per se stesso una garanzia dell'animoso fervore di cui hanno dato prova. Si sono avuti, specialmente da parte di maestri elementari distaccati in piccoli centri isolati e ostili, numerosi esempi di fierezza e di eroismo; si sono avuti anche dei martiri. L'insegnamento ha dato risultati diversi da luogo a luogo in dipendenza delle diverse situazioni, ma un dato è certo: che, a prescindere dallo studio delle altre discipline il cui rendimento è stato normale, anche nelle località dove la lingua italiana era del tutto sconosciuta, alla fine del primo anno di insegnamento non vi era alunno che non fosse in grado di capire l'insegnante che si esprimeva in italiano e di sostenere facili conversazioni. Questa è premessa molto importante per il successivo sviluppo della nostra attività. L'azione della scuola è stata fiancheggiata e integrata nel migliore modo, innanzi tutto dalla G.I.L. e poi dall'Opera Nazionale Assistenza Italia Redenta, la quale con le proprie scuole rurali e con i corsi di italiano per adulti ha svolto opera di grande utilità in tutti i settori dalla popolazione. L'esperienza di questo primo anno, la fede di cui gli insegnanti hanno dato prova, danno la certezza che la nostra scuola adempirà anche nelle nuove province interamente la missione di civiltà che le è affidata. Il Duce ha preso atto con compiacimento e ha impartito le direttive per l'azione da svolgere nel nuovo anno scolastico

Persone citate: Bottai, Duce

Luoghi citati: Roma