Il rito della leva fascista nell'ardente clima di guerra

Il rito della leva fascista nell'ardente clima di guerra Il rito della leva fascista nell'ardente clima di guerra L'apertura del nuovo anno scolastico - Il Cardinale benedice i pacchi donati dalla prò vincia al Partito per i combattenti - La presenza del Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon L'imponente forza dei baldi reparti: 42.855 giovani E' stato solennemente inaugurato ieri mattina il nuovo anno scolastico, alla, presenza di tutte le autorità. Alla Scuola « Coppino » in via Cristoforo Colombo 26, è giunto alle ore 9,30 il Quadrumviro conte De Vecchi di Val Cismon, in divisa di comandante generale della Milizia, atteso dal Prefetto, dai Comandanti d'Armata e del C. d'A., dal Federale, dal Presidente a dal P. G. di Corte d'Appello, dal Podestà, dal Provveditore e da tutte le altre più alte autorità civili e militari che In ristrettezza dello spazio ci impedisce di elencare. Simpaticamente notata la presenza del Console di Germania. Nel cortile erano schierati gli allievi. Dopo il saluto al Re e al Duce e Valsa-bandiera, è stata letta la motivazione di una medaglia d'oro ed un balilla, a nome dei compagni, ha espresso sentimenti di certezza nella vittoria. Infine, il prof. Zuccarelli, direttore della scuola, ha letto una relazione densa di dati e di fatti sull'opera didattica, patriottica e combattentistica degli insegnanti. Cerimonia analoga si è svolta poco più tardi, alla presenza delle stosse autorità,, al Liceo « Cavour » ove il direttore prof. Busso, dopo la relaziono ha rivolto un elevato pensiero ai Caduti ed ai combattenti auspicando la vittoria. Alla scuola « A. Maffei >, in occasione deU'Inaugurazione, è stato ricordato dal preside prof. Lucati l'ex-aianno sottotenente Aldo ZapptUla, caduto da prode in A. O. La solenne benedizione L'alta benedizione impartita iermattina dal Cardinale Arcivescovo, eminenza Fossati, ai pacchi allestiti per i combattenti dai fascisti e dalla popolazione di Torino e provincia, ha dato luogo ad una cerimonia semplice e pur commovente. Il prelato, giunto alla scuola Maria Clotilde alle ore 11,30 precise, accompagnato dal canonico don Arisio, cappellano militare, è stato ricevuto dalla eccellenza conte De Vecchi di Val Cismon, dalle eccellenze il Prefetto, il ben. Vercellino, il Comandante del Corpo d'Armata, d«Z Federale con i vice-Federali, dal Preside della Provincia, dalla Fiduoiaria dei fasci femminili, dall'eccellenza il ben. Mischi, comandante della Milizia confinaria. Rappiesentali il sen. Agnelli e l'Ecc. Vacca Maggiolini presidente della C.I.A.F. Presenti tutte le Associazioni d'arma. I tre squilli dell'a. attenti » hanno salutato il Principe della Chiesa al suo giungere alla scuola e, fra due ali di Piccole Italiane schierate dall'ingresso, attraverso il cortile, il prelato è giunto alla sala ove erano disposti, a grandi pile, i pacchi i quali testimonieranno ai combattenti l'amore, lo slancio, la fede della popolazione torinese. Quivi, assistito dal canonico don Arisio, il Cardinale ha impartito la benedizione intrattenendosi quindi a colloquio con il Quadrumviro, il Prefetto, il Federale e le altre autorità, interessandosi alla organizzazione della raccolta e mostrando di apprezzare l'alto significato morale, oltre che l'importanza materiale dell'offerta. Salutato quindi ancora dagli squilli regolamentari, l'alto prelato, sempre conversando col Quadrumviro, si è avviato all'uscita, dove ha preso commiato. he autorità e le gerarchie hanno poi assistito alla solenne cerimonia della Leva fascista, la quale si è svolta in piazza Carlo Alberto, alle ore 16. Alle tre, già l'austero tradizionale arengo del Fascismo torinese era al completo di partecipanti e pubblico. Di fronte al superbo palazzo dei Savoia-Carignano, con le spalle al vecchio edificio postale in demolizione, era stalo eretto il palco delle autorità, sul quale hanno preso posto di buon'ora i comandanti di corpo, gli ufficiali del presidio e della M.V.S.N. Notiamo il console Rinaldi, vice-comandante della Gii. Ai lati del palco, su due lunghe tribune, erano fascisti, donne fasciste, feriti di guerra e mutilati. Di fronte, a ridosso del monumento, i gagliardetti. « Lo giuro! » Allo ore 16, annunciato da squilli di tromba, entra nella piazza il Segretario federale comandato Cànepa, sottocapo di Stato maggiore della Gii, accompagnato dal Federale Ferretti, dal Prefetto e da tutte le autorità già nominate, alle quali va aggiunto il capo della Hitlerjugend, von Langen. Il console Canepa, dopo avcr passato in rivista le formazione, prende posto sul palco ed ordina, con voce squillante il sa luto al Re e al Duce. Al comando del console Rinaldi, la bandiera della Patria sale maestosamente al picco dell'antenna. La cerimonia- lui quindi luogo. Il Federale Ferretti legge la formula del giuramento cui risponde il « lo giuro » di mille voci e mille cuori. Segue un minuto di rac coglimento in onore dei Caduti di tutte le guerre, di terra, del ma re e del cielo. Di nuovo, il sottocapo di Stato maggiore della Gii ordina il saluto al Re e al Duce, si ammaina la bandiera e, mentre te formazioni rapidamente e con ordine rompono l'ammassamento, la piazza si sfolla. Con la Leva di ieri sono passati I seguenti elementi dei reparti ma schili da una organizzazione a quella superiore: classe 1934: Figli della Lupa passati ai Balilla 7.309; Classe 1928: Balilla passati agli Avanguardisti 6.311; Classe 1924: Avanguardisti passati ai Giovani Fascisti 5.267; Classe 1921 (attualmente alle armi) : Giovani Fascisti passati al P.N.F 5.607. - Totale forza maschile 24.494. Reparti femminili. - Classe 1934 Figlie della Lupa passate alle Pie cole Italiane 6.731; Classe 1928: Piccole Italiane passate alle Ciò vani Italiane 4.723; Classe 1924: Giovani Italiane che passano alle Giovani Fasciste 3.386; Classe 1921: Giovani Fasciste che passa no alle Donne Fasciste 3.521. Totale forze femminili 18.361. Prima delle manifestazioni il sottocupo di Stato maggiac Ca nmCdsvcvlAmILamsqiqDmsLissbdspsfssdmcmtnRfpnCtcrqdgrgu nepa, accompagnato dal vice-comandante Rinaldi, si era rerato al Centro federale dell'alimentazione dove si è indugialo a lungo nell'esame del complesso e delicato servizio che provvede all'alimentatone delle scuole nelle quali si cucina la refezione. Si è successivamente recaio a visitare le scuole «Duca degli Abruzzi » e « De Amiels» dove ha assistito alla mensa degli alunni.

Luoghi citati: A. O., Germania, Torino