Motociclismo post-bellico

Motociclismo post-bellico SPORT Motociclismo post-bellico a n i e e o o o . , a e a i e Una garbala polemica corsa in questi tempi su fault specializzati, circa I opportunità o meno di dichiarar sin d'ora la decadenza della prebetCtva Federazione internazionale delle Associazioni motociclistiche, talloni sedente a Londra, per sostituirla senz'altro con una nuora organizzazione Ira le na-ioni amiche dell'Asse, oltre lo spunto per sollevare gualche velo sulle probabili , audizioni dello sport motociclistico del dopoguerra: esame, pregiudiziale ad una ponderala risposta sutl'interrpgàttvo di attualità. Che II motociclismo italiano avesse conquislato negli ultimi anni, col suol successi sportivi, una posizione, di primo plano tra i protagonisti della Federazione Internazionale, presieduta per l'appunto da un gentiluomo Italiano, e certamente un argomento valido per II trasporto a noma dell'ente internazionale, ma non decisivo sulla necessità di provvedere d'urgenza, durante lo slato di guerra, data la stasi completa dello sport del centauri in questo periodo. \cl dopoguerra — ragionano i temporeggiatori — molte cose andranno a posto da sè nel nuovo ordine generale, e chi sa che alla ripresa dello sport militante non giovi un nuovo assetto Internazionale in oggi Imprevedibile, di cui saremo sempre arbitri in virtù dei nostri precedenti sportivi e della nostra vittoria militare, senza precipitati prorvcdlm-"ti da parata vii inaiente formali. L'osservazione avrebbe, peso se fosse ben certo che una federazione motociclistica internazionale debba proprio e sempre limitarsi al problemi di organizzazione sportiva in senso stretto — e se II futuro risveglio del motociclismo Italiano dovesse avvenire su quelle stesse posizioni, dove cadde nel letargo di guerra. Dissentiamo però senz'altro da quest'ultima previsione. Il nostro motociclismo, proprio a cagione della guerra sta maturando un'evoluzione proton da. Sulle strade del traffici civili i bensì scomparso quasi totalmente, ma per la precipua ragione che la molo è II veicolo del giovani validi, e. I giovani validi son tulli in armi. Ma qualunque film di guerra, qualunque pa gina fotogratlra dt rivista d'attualità — ci resoconti che leggiamo, e i racconti che udiamo dai reduci — ci dicono come intenso, prezioso, costante e multiforme sia 11 contributo dell'autoveicolo a due ruote ai fatti di guerra su tutti i fronti, alla loro preparazione, al loro sfruttamento, ' Cid si gniflca che non solo tulli t nostri cen lauri di Ieri si tengono nobilmente In eroico esercizio, ma che se ne formano mensilmente del nuovi, a decine di migliala. in realtà la moto sta facendosi nell'esercito una popolarità. Insospettabile dall'Interno, Ira combattenti d'ogni celo e d'ogni eia, Quando tutti questi Iniziali torneran no alle loro case, dovremo dir loro, col nostro grazie, che la parentesi motoristica della loro vita è chiusa? Che II motore e nulla più di un'arma di guerra? Dovremo mandare al macero tesori di esperienza, di competenza, di passionalità, dt addestramento, di organizzazione? O non ci accorgeremo piuttosto che un potenziale motociclistico almeno triplicalo dall'anteguerra., cosi bene inquadralo, cosi cosciente di sè, merita di essere, conservato? La risposta è ovvia, sia che si consideri il dovere, non certo caduco, di mantenerci preparati per la difesa — sia l'interesse di utilizzare il motociclismo per dissodare II campo a quel processo di motorizzazione civile che sarà necessario alla pacifica ripresa di domani, e che forse la sobrietà del nostro popolo non consentirà sulle prime dt attutare ad una adeguala diffusione degli automezzi maggiori, L'Italia dunque, tra tulle le nazioni, registrerà II massimo incremento tra il motociclismo 11)3!) e quello post-bellico. Ni ad assicurarne la vitalità sarà sufficiente una ripresa sul vecchi schemi delle tradizionali munitesi azioni sportive. Occorre predisporre per tempo, in seno alla federazione nazionale, un ben più vasto e multiforme programma di lauro; ed una federazione Internazionale atta a comprendere i nuovi problemi, a secondarne le soluzioni comuni ai bisogni delle nazioni federate, ispirata alle slesse esperienze belliche ed aglt stessi ideali pacifici, pronta a favorire quegli Indirizzi che accanto al nostro già raggiunto primato sportivo ci daranno l'ancor lontano primato nel civile esercizio. Una F.l.C.M. sullo slampo di pretta marca inglese d'anteguerra, puntigliosa e burocratica, rigorosamente circoscritta all'orizzonte cariatolo, sempre pronta, a proposilo di formule, di clausole o d'interpretazioni, in ogni congresso, al dispaiacelo o al misconoscimento delle nostre esigenze, non può e non deve risorgere, Eceo perchè crediamo che non sia troppo presto per proclamare che noma sarà la nuova capitale del motociclismo europeo. ALDO FARINELLI (PnaAgsbbeneppl

Persone citate: Aldo Farinelli

Luoghi citati: Italia, Londra