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Mario Gioda rievocato nel diciottesimo annuale della morte Mario Gioda rievocato nel diciottesimo annuale della morte La corona del Segretario del Partito Ad iniziativa della Federazione dei Fasci, ieri mattina è stato ricordato il diciottesuno annuale della morte di Mario Gioda con un duplice rito, semplice ed austero, che si è svolto prima presso la tomba, poi iti via Des Ambrois, dinanzi alla lapide che quivi ne ricorda il sor/giorno. Alle ore 9 sul piazzale antistante il Camposanto si sono adunati tutti i rappresentanti dei Gruppi rionali con gagliardetto, le Donne fasciste e un forte stuolo di squadristi. Poco dopo giungevano l'eccellenza il Prefetto, l'eccellenza il Comandante del Corpo d'Armata, il Segretario Federale con i Dice Federali e i componenti dei due Direttorii, il Podestà con i vice Podestà, il Comandante della prima Zona Camicie Nere, la Fiduciaria dei Fasci femminili, i rappresentanti della Provincia, della Unione professionisti e artisti e del Sindacato giornalisti. Erano pure presenti la vedova Gioda e la figlia, che sono state salutate dalle autorità e dai gerarchi con cordiali espressioni di simpatia. Il convenuti, dispostisi in corteo, preceduto da quattro grandi corone del Segretario del Partito, del Federale, del Podestà e del Gruppo Gioda, entrati nel sacro recinto hanno raggiunto la prima ampliazione dove si trova la tomba sormontata dal busto del Fondatore del Fascio di Torino, davanti alla quale si sono schierate le rappresentanze e sono state de poste le corone. Il Federale ha fatto l'appello dell'indimenticabile Scomparso e mentre i gagliardet ti si inchinavano, è seguito un minuto di silenzio. E' poi avvenuta la sfilata, che, Franco Ferretti alla testa, ha reso omaggio anche al contiguo reparto riservato ai Caduti fascisti torinesi, nel quale è pure stata deposta una corona Alle dieci in piazza Carlina si è compiuto il concentramento dei camerati del « Mario Gioda », che col « sign,um » del Gruppo e le altre rappresentanze sono sfilati in via Des Ambrois, sotto la cui lapide è stata apposta un'altra corona. E con l'appello fascista la significativa cerimonia ha avuto tèrmine.