I solenni funerali dell'Accademico Pavolini

I solenni funerali dell'Accademico Pavolini I solenni funerali dell'Accademico Pavolini Alto omaggio internazionale alla memoria dell'insigne Studioso Quattordio, 18 settembre. Commoventi nella loro semplicità le onoranze tributate alla salma dell'Accademico Pavolini nel piccolo paese, dove da anni egli amava tiascorreic i suoi giorni di riposo, e dove la sua figura era circondata di tanta reverenza e di tanto affetto. Tutto il popolo di Quattordio ha seguito, in ntimo raccoglimento, la bara del Maestro, partecipe del dolore che si leggeva sul volto dei famigliari e degli amici, accorsi da ogni parte d Italia all'estremo rito. Le spoglie del compianto Accademico erano state amorevolmente composte nella cameretta francescana, dove s'era esalato il suo ultimo respiro; e qui, tra i ceri e i fiori offerti da devote mani popoane, s'erano alternati nella guardia d'onore, per due giorni e due notti, i fascisti di Quattordio, mentre un pietoso pellegrinaggio aveva portato dinanzi alle sembianze dell'Estinto, atteggiate nelUa Pacata immobilità di un sereno trapasso, centinaia e centinaia di persone, Stamane, dopo le nove, s'è andato componendo sulla strada nazionale, all'ingresso del paese, il corteo funebre. Precedevano un battaglione di formazione delle Forze Armate del Presidio, con musica e bandiera; seguivano le rappresentanze degli Ordini e delle Congregazioni religiose e il clero orante. Il feretro era stato avvolto del tricolore, e veniva portato a braccia da squadristi del luogo, con a lato la scorta d onore. I famigliari erano subito dietro in un cerchio di amici e di autorità, in gran parte venute da l Alessandria e da Roma. C'erano 'ambasciatore Rocco, direttore generale della sta-.uria estera, in rappresentanza del Ministero della Cultura Popolale, l'Accademico Angelo Gatti per l'Accademia d'Italia, il Prefetto di Alessandria In rappresentanza del Sottosegretario agli Interni. Il Federale rappresentava anche il Segretario del Partito. Le autorità civili e militari e le gerarchie dalla provincia e locali erano pure presenti in massa. Il nostro giornale era presente nelle persone del direttore dott. Alfredo Signoretti, e del direttore amministrativo, cav. di Gr. Cr. Cesare Fanti, di un numeroso gruppo di redattori, e di una squadra di impiegati e di operai, col gagliardetto del Dopolavoro * Federico Bresadola ». Il Sindacato nazionale fascista del giornalisti era rappresentato dal camerata. Angelo Appiotti, componente il Direttorio nazionale. Ecco, poi, l'interminabile colonna delle rappresentanze del Fasci e delle organizzazioni del Partito, con. gagliardetti, e le moltissime corone di fiori, tutte portate a mano, fra le quali quella dell'Accademia d'Italia, dell'Ambasciatore a Berlino Dino Alfieri, dell'Ambasciatore del Giappone, della Delegazione Finlandese, del Ministro del Reich dott. Goebbels, del Sottosegretario di Stato alla Cultura Popolare Ecc. Polverelli, del capo gabinetto Prefetto Luciano e dei funzionari dello stesso Ministerodel comandante e degli ufficiali del Corpo d'Armata, del giornale La Stampa. Il corteo ha sfilato per le vie dei paese e si è portato alla chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Messa funebre ed è stata data l'assoluzione alla salma. Quindi 11 corteo ricompostosi si è recato al cimitero ove, dopo il rito fascista ordinato dal Segretario Federale, la salma è stata deposta in un loculo provvisorio. Hanno telegrafato al Ministro Pavolini esprimendo le loro condoglianze la Maestà del Re Imperatore, la Principessa di Piemonte, il Duca e la Duchessa di Aosta, il Duca di Bergamo, il Duca di Genova, il Principe d'Assia, il Duca del Mare, il Segretario del P.N.F., i Ministri e i Sottosegretari di Stato, i presidenti della Reale Accademia d-'Italia, del Consiglio di Stato, dei Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, il Capo di S. M. della Milizia, il Governatore ed 11 Prefetto di Roma, il presidente dell'Accademia di San Luca, il vice presidente del Senato, accademici, senatori, consiglieri nazionali, eminenti personalità dell' arte, delle scienze e delle lettere, le autorità fiorentine, della Toscana e di ogni parte d'Italia, dirigenti le organizzazioni sindacali e corporative, giornalisti, ecc. Tra le autorità straniere hanno inviato telegrammi di condoglianza 11 presidente del Consiglio d'Albania, senatore Kruja, il vice presidente del Consiglio di Romania Antonescu, il Ministro della propaganda del Reich dottor Goebbels, il Ministro dei culti e della pubblica istruzione d'Ungheria, il Nunzio apostolico, gli Ambasciatori di Germania e del Giapponeil Ministro plenipotenziario del Reich presso l'ambasciata di Germania a Roma von Bismarki Ministri plenipotenziari d'Ungheria del Manclukuò, di Bulgaria e di Slovacchia. L'Inviato straordinario del Portogallo, l'incaricato d'affari di Svizzeral'ex Ministro d'Estonia Leppik, i presidenti di molti istituti ed enti culturali stranieri tra i quali i presidenti dell'Accademia germanica di Baviera, del Reale Istituto di studi albanesi, della Società ungaro-finnica, dell'Associazione culturale Amici della Finlandia e moltissime altre personalità. Al telegramma di condoglianze inviato dall'Eccellenza il Prefetto di Alessandria all'Eccellenza Pavolini, il Ministro della Cultura Popolare ha cosi risposto: « A voi e Provincia tutta vivamente grazie per parte presa mio dolore. — Alessandro Pavo lini ».