I premi alla Mostra cinematografica

I premi alla Mostra cinematografica I premi alla Mostra cinematografica Le Coppe Mussolini a "BEN6ASI,, e a "IL GRANDE RE„ Il vivo successo di "NOI VIVI„ e. "ADDIO KIRA„ (Italia) (DAL NOSTRO INVIATO) Venezia, 15 settembre. Il carosello della Mostra si è oggi conchiuso, dopo aver adunato i film più importanti che le varie cinematografie avevano prodotto in questi ultimi mesi: uno sforzo imponente e assai significativo, nell'eccezionale momento vissuto dal mondo intero. L'ultimo spettacolo è stato uno spettacolone, dovuto a una animosa Casa editrice italiana che dal noto romanzo di Ain Rand, Noi vivi, ha tratto una riduzione che ben presto ai produttori stessi apparve assai superiore ai lìmiti normali di un film; di qui la decisione di dividere la foltissima materia in due film, ciascuno dei quali avesse una sua autonomia, insomma, un aggiornatissimo ritorno ai film Un serie* di buona memoria: una « serie » di due puntate. Una materia narrativa assai folta; rivelatasi ancora più complessa di fronte alle esigenze dello schermo: rapidissimo, talvolta fulmineo, in trapassi e accostamenti, ma pur sempre costretto a esemplificare in immagini ogni nucleo e ogni sviluppo ai qualsiasi vicenda. E la sceneggiatura, al contrario di molti casi nei quali i nomi degli sceneggiatori sono squadra ó addirittura plotoncino, è qui dovuta a uno solo, Anton Giulio Majano. Rendiamo omag- gio alla sua non piccola fatica. Noi vivi. Nel 1922, a Pietrogrado. La famiglia dell'ex-industriale Argunov vi ritorna dopo la guerra civile, e si reca dal parenti Dunetev, che ancora abitano il loro pecchio appartamento, ma dividendolo con altri -t favorisci », cosi come loro vengono inviati di volta in volta. Prima della rivoluzione bolscevica erano commercianti, il figlio Victor è riuscito a iscriverai all'università, e consista alla cugina Kira di impiegarsi rinunciando alte sue idee antibolsceviche. Ma la ragazza vuole Uberamente proseguire i suoi studi. Victor tenta di allearsi con Kira, uniti da un comodo opportunismo potranno riuscire a vivere alla meno peggio; ma Kira si scosta da lui, e s'invaghisce invece di un giovane, Leo, vigilato dalla G.P.U: la quale comincia a insospettirsi anche di lei, e a sorvegliarla. La difende e la protegge Andrei, un agente della G.P.U. che invano la scongiura di essere prudente, di rinunciare u Leo; ma la minaccia si addensa sempre di più sul capo di Leo, figlio del comandante là flotta del Baltico prima della rivoluzione, fucilato poi dai bolscevichi. Il giovane decide di fuggire oltre i confini; e Kira lo seguirà. Fuga avventurosa, interrotta all'ultimo momento dalla polizia. Ma i due riescono a scolparsi, possono poi vivere insieme; e sarebbe l'amore, se Leo non fosse minato dalla tubercolosi. Bisognerebbe mandarlo in un sanatorio, in Crimea. Ma d Kira manca il denaro occorrente; lo avrà da Andrei, al quale si concede; e cosi Leo potrà partire per la Crimea. Addio Kira. E' finito l'inverno, Leo torna guarito dalla Crimea, dove ha conosciuto Antonina, l'amante di un alto funzionario, che ora gli propone di aprire uno spaccio di generi alimentari, per sottrarne una parte al consumo normale e rivenderla clandestinamente con un forte guadagno. Cosi Leo arricchisce; e Kira, che aveva sperato di aver trovato in lui un uomo, il suo uomo, ne è ora la mantenuta. Andrei vuole intanto colpire ogni commercio clandestino, dopo alquanto peripezie viene a scoprire di che Leo viva; ma Kira lo supplica di risparmiarlo; o Andrei, commosso da quella sacrificata dedizione, fa di tutto per far liberare Leo, che nel frattempo era stato arrestato. Vi riesce; ma viene acculato a sua volta di non aver colpito un nemico della rivoluzione, ivon si difende; e pochi giorni dopo viene trovato ucciso nella sua casa. Kira comprende come e quanto Andrei l'abbia amata. Ora è sola, Leo non vuole più averla accanto; e mentre la donna tenta di varcare la frontiera, una sentinella l'avvista, la colpisce a morte. Ho cercato di darvi un sommario filone della complessa vicenda; e chi lo trovasse uno scheletrino, pensi a guanto spazio avrei dovuto pretendere per raccontare un film che esige più di quattro ore di proiezione. Questo grosso romanzo cinematografico è narrato con ampiezza di mezzi e senza economia di effetti. Gli attori che s'Incontrano di episodio in episodio sono tutti efficaci: da Fosco Giachetti (Andrei) ad Alida Valli (Kira), da Rossano Brazzi (Leo) ad Annibale Betrone, da Elvira Betrone a Bianca Doria, da Giovanni Grasso a Silvia Manto, da Evelina Paoli a Lamberto Picasso, da Mario Pisu a Gina Sammarco, da Guglielmo Sinaz a Gero Zambuto. Le scenografi" assai complesse, sono dovute ad Andrea Beloborodoff e a Giorgio Abkhasi, l'aderente fotografia è del Caracciolo; e veniamo ora al fattore più importante, alla regìa. Alessandrini si è accostato a questo romanzane impensierito anzitutto di dare chiarezza e rilievo.ai principali elementi del lungo racconto, degli ambienti certo inconsueti; e vi è riuscito dominando a grandi masse la sua materia, imponendola con un chiaroscuro molto accentuato allo spettatore, sottolineandone gli effetti dai toni francamente popolari. Tanto « Noi vivi » quanto « Addio Kira » sono stati accolti con favore del foltissimo pubblico; fa ceva parte dello spettacolo anche « Nel paese dei ranocchi », un disegno animato a colori di Antonio Rubino, tecnicamente pregevole. In serata la Giuria internazionale ha comunicato l'assegnazione dei premi: Coppa Mussolini alla Germania, per il film « Il grande re »; Coppa Mussolini all'Italia, per il film tBengasi»; Coppa Volpi per l'attrice, a Cristina Soederbaum (Germania) ; Coppa Volpi per l'attore, a Fosco Giachetti (Italia). Premio dei Presidente della C.I.F. a « La città d'oro », per il colore; Premio del Presidente della C.I.F. a < Alfa Tau », per la formula di realizzazione. Premi della Biennale: all'Ungheria, per il film « Uomini della montagna»; all'Italia, per il film «Noi vivi»; alla Germania, per il film «Sangue viennese»; alla Spagna, per il film «Goyescas»; alla Germania, per il film « La grande ombra»; al Portogallo, per il film « La Arrlba »; alla Romenla, per il film « Odessa in fiamme ». Medaglie della Biennale: alla Svezia, per il film « Franchi tiratori»; alla Finlandia, per 11 film « Oltre la frontiera »; alla Spagna, per il film « Villaggio maledetto»; all'Ungheria, per il film ■e Espiazione ». Medaglia per i diversi documentari: alni alia, per il film. «Cornacchie»; all'Italia, per 11 film « Musica nel tempo »; alla Germania, per il film « L'aquila marina»; alla Germania, per 11 film « Melodie varie » ; alla Svizzera, per il film « Il vessillo dell'umanità»; alla Romania, per il film «Terra di Roma»; all'Ungheria, per il film «Il piccolo cucu»; all'Italia, per 11 film «Rocciatori e aquile »; alla Germania, per 11 film « Trasformazioni terrestri » ; alla Croazia, per il film « Guardia sul Drina » ; all'Ungheria, per il film «Vita e morte di Stefano Horthy» Medaglie per il giornale d'attualità: alla Germania, per 11 «Deutsche Wochensch » ; all'Italia, per 11 Giornale L.U.C.E. Afe doglie per il disegno animato: all'Italia per il film « Anacleto e la faina»; all'Italia per il film «Nel paese dei ranocchi ». Mario Cromo