Una relazione al Duce sull'attività degl'Istituto di Cultura Fascista

Una relazione al Duce sull'attività degl'Istituto di Cultura Fascista Propulsione dell'intelligenza rivoluzionaria Una relazione al Duce sull'attività degl'Istituto di Cultura Fascista // contributo di uomini e di sangue alla guerra Roma, 15 settembre. Il Duce, presente il Segretario del Partito, ha ricevuto il Presidente dell'Istituto Nazionale di Cultura Fascista che Gli ha riferito sull'attività svolta dall'Istituto dal 28 ottobre al 31 luglio dell'anno XX. Presso la sede centrale sono stati organizzati importanti cicli di lezioni e di conferenze tenute da personalità italiane e straniere su problemi di attualità. Le lezioni del ciclo su « La Nazione in guerra » — tenute da Ministri, Sottosegretari, Presidenti confederali, che hanno qualche volta preso occasione per dichiarazioni politiche e tecniche di grande importanza — sono state raccolte in un volume di prossima pubblicazione. In volume saranno raccolte anche le lezioni del primo ciclo sui « Codici Mussolinianl » organizzato in collaborazione con rlstituto Italiano di diritto internazionale. D'intesa e in collaborazione con 11 Ministero degli Esteri e con 11 Ministero della Cultura Popolare, l'Istituto ha organizzato anche presso la sede centrale, importanti conferenze di illustri personalità di Finlandia, Germania, Romania e Ungheria. E' stata inoltre svolta un'azione diretta ad approfondire i rapporti spirituali con l'Albania unita all'Italia nella comunità imperiale di Roma. Alla solenne conferenza tenuta in Campidoglio dal Presidente del Consiglio del Ministri d'Albania sul tema: « L'Albania nella guerra per l'ordine nuovo », hanno fatto seguito, in un ciclo organicamente concepito, numerose conferenze sulla vita e gli aspetti della nuova Albania, tenute presso varie Sezioni provinciali dell'Istituto Nazionale Cultura Fascista, da Ministri e personalità politiche e> culturali albanesi: anche queste conferenze saranno raccolte in volume. Sotto gll auspici dell'Istituto Nazionale Cultura Fascista e con la sua collaborazione tecnica, sarà organizzata a Zagabria, ad iniziativa e cura della Delegazione del P.N.F. in Croazia, una « Mostra del Libro fascista » diretta a commentare la dottrina e realizza' zione politica, economica, sociale del Regime, nonché a porre in contatto il pubblico croato con le attività editoriali italiane. Nel campo degli studi l'Istituto ha quest'anno sviluppato l'attività interna di ricerche e di elaborazione ai fini di una documentazione sistematica sia sui movimenti di pensiero nel mondo intorno al problemi del nuovo ordine, sia sul fondamentali aspetti e problemi della vita italiana, L'attlvità di ricerca e di elabo-razione dell'Istituto, riceverà con il prossimo anno un forte impulso attraverso l'utilizzazione e il coor dlnamento delle attività pèrlferl 1 che del « Gruppi scientifici » che 1 già in questo primo anno di vita hanno illustrato la loro importante funzione e le loro concrete possibilità. I più attivi collaboratori dei Gruppi saranno nel prossimo autunno riuniti In un convegno a Roma. Strettamente connesso con tali attività è il continuo, sistematico incremento dei servizi bibliografici e particolarmente dello schedario centrale di bibliografia sul Fascismo, strumento poderoso di ricerca e di documentazione. Nel settore editoriale sono in corso di pubblicazione o già pubblicate 33 opere. Di particolare significato la crescente diffusione e il crescente interesse suscitato nella stampa e negli ambienti politici e culturali, della rivista mensile dell'Istituto « Civiltà Fascista ». Le Sezioni provinciali nell'anno XX sono venute perfezionando ulteriormente la loro organizzazione e la loro attrezzatura tecnica, aumentando il numero delle Sottosezioni e diffondendo capillarmente 1 nuclei. Sono state costituite ed hanno incominciato a funzionare ottimamente le nuove Sezioni di Lubiana, Cattaro, Spalato e Rodi. E' in via di costituzione una Sezione anche a Corfù. Oltre che per le funzioni ad esse assegnate e per l'attività da esse svolta, le Sezioni, ormai, anche per la loro stessa composizione di uomini, sia nei quadri direttivi sia nelle masse di manovra, si pongono come i naturali centri di rifornimento e di propulsione della Intelligenza rivoluzionaria e della elevazione culturale nelle province. Dal 28 ottobre al 31 luglio le Sezioni provinciali hanno organizzato oltre 42 mila conversazioni di attualità politica e militare, integrate da circa 1400 proiezioni ci nematografiche e dalla dlstribuzlo ne di materiale divulgativo. D'intesa con 11 Sindacato nazio naie musicisti e con il Servizio nazionale concerti e con l'appoggio del M'.listerò della Cultura Popolare, -ono stati tenuti oltre ottocento concerti di artisti italiani e stranieri. Oltre quattrocento 1 corsi di lineili1, di cui numerosi di lingua italiana per camerati tedeschi; circa settecento 1 corsi organici di cultura, in gran parte riservati a determinate categorie; centoventun Mostre d'arte organizzate di intesa con il Sindacato artisti oltre le cinquecento manifestazioni varie fra cui, da notarsi, le serate teatrali e le gite culturali. In questo complesso di circa clnquantacinquemila manlfestazlo I ni, oltre settemila sono state pro¬mosse dai Gruppi femminili. Particolari cure sono Btate dedicate all'arricchimento e alla diffusione delle biblioteche. Il nuovo fervore che caratterizza la vita delle Sezioni provincial si è espresso significativamente nei due Rapporti nazionali indetti nel corrente anno dalla Presidenza centrale : quello delle Segreterie de,i Gruppi femminili svoltosi a Roma il 18 dicembre, giornata della fede, e quello del Presidenti e del Segretari provinciali svoltosi anche in Roma nel giorni 17, 18 e 19 giugno e conclusosi con l'udienza del Duce. Di particolare rilievo nel presente momento la collaborazione con gll organi militari al duplice fine dell'assistenza spirituale alle Forze Armate e della propaganda di guerra tra la popolazione civile. Più di duemila manifestazioni per le Forze Armate sono state organizzate nel territorio metropolitano, mentre la Sezione di Tripoli collabora attivamente nell'opera di assistenza alle truppe in A. S Oltre a numerose blbliotechlne tipo, a pachi di pubblicazioni offerti sia a i ;iartl che ad ufficiali e militari singoli, l'Istituto ha messo a disposizione delle Forze Armate cinque « autolibri », il primo dei quali sarà inviato in Croazia a cura del Comando generale della Milizia. Alla guerra l'Istituto ha dato anche un suo contributo di uomini e di sangue. Cinquecentottanta uomini dell'Istituto sono attualmente alle armi, di cui 5 dirigenti centrali, 30 presidenti provinciali, 43 segretari provinciali, 77 consiglieri provinciali, 118 fiduciari di sottosezione, 170 fiduciari di nucleo, 147 addetti e collaboratoli ordinari. Ventisette i Caduti: 2 segretari provinciali, 3 consiglieri provinciali, 2 fiduciari di sottosezione, 8 fiduciari di nucleo e 12 collaboratori ordinari. Un presidente provinciale disperso, un presidente provinciale prigioniero. Fra i Caduti i nomi sacri alla Rivoluzione di Berto Ricci (Firenze) e di Costantino Marini (Trento). La Sezione di Parma che alla guerra di Bpagna aveva perduto il presidente Oscar Caroselli, nella guerra attuale ha perduto il segretario Celestino Bozzoni. Ai camerati Caduti e a quelli alle armi va il memore e fiero pensiero dell'Istituto, la cui azione ci vile è ispirata alia consapevole responsabilità ed alla precisa volontà di un comune scopo supremo e di un'unica mèta ideale. La relazione che il camerata Camillo PeTlizzi ha presentato a Dnoe sull'attività svolta dall'Istituto nazionale di Cultura fascista nel periodo dal 28 ottobre al 31 luglio dell'anno XX dimostra con grande chiarezza l'alto grado di maturità raggiunto da questa importante istituzione del Regime. L'Istituto nazionale di Cultura fascista non è difatti un organismo riservato a pochi privati, ma averto a tutti. Esso opera in profondità rivolgendosi direttamente alle masse popolari tanto nei grandcome nei piccoti centri, mediante le sezioni, le sottosezioni e i nuclei Così, accanto a pubblicazioni dopere di alta cultura politicastorica e scientifica, che fanno veramente onore al Regime, l'Istituto svolge negli ambienti popolari una preziosa opera di divulgazione e di chiarificazione deprincipi della Rivoluzione Fascista e delle ragioni storiche, ideale pratiche della guerra attualeNé manca naturalmente l'assistenza spirituale ai combattenti, con la, creazione di biblioteche/ la distribuzione di pubblicazioni e l'allestimento di autolibri messi a disposizione delle Forze Armate. La relazione del camerata Pellizzi costituisce dunque un magnifico bilancio dell'opera dell'Istituto nazionale di cultura fascista; bilancio che sarà senza dubbio superato nel prossimo anno XXI. Alla guerra l'Istituto nazionale fascista di cultura ha offerto e offre i suoi uomini migliori. Basterà ricordare fra tutti la figura gloriosa di Berto Ricci, uno dei più significativi scrittori della nuova generazione, caduto in Africa Settentrionale. Con questo contributo alla guerra la cultura fascista riafferma ancora una volta la sua volontà di non estraniarsi dalla vita e dalle lotte che la Patria combatte, e dimostra anche col cruento sacrificio dei suoi uomini migliori di essere all'altezza delle più alte e nobili tradizioni.

Persone citate: Berto Ricci, Celestino Bozzoni, Duce, Oscar Caroselli, Pellizzi