Sanguinosa apertura a Nuova Dehli dell'assemblea parlamemare indiana

Sanguinosa apertura a Nuova Dehli dell'assemblea parlamemare indiana Sanguinosa apertura a Nuova Dehli dell'assemblea parlamemare indiana La polizia apre il fuoco sulla folla di dimostranti davanti al Palazzo - Altri morti e feriti in tutta l'India - Stazioni ferroviarie assalite e incendiate Bangkok, 14 settembre. Si ha da Nuova Delhi che l'apertura della sessione dell'Assemblea legislativa indiana è avvenuta tra una serie di incidenti e di tumultuose manifestazioni. Gruppi di giovani indiani, tra ! quali erano anche alcune donne, si sono collocati sull'Ingresso del palazzo ove hanno luogo le riunioni, per impedirne l'accesso ai membri dell'assemblea, mentre una folla enorme nella piazza antistante emetteva grida ostili. La polizia ha dovuto operare varie cariche per sbandare la folla. Nei numerosi tafferugli avvenuti parecchi agenti e molti dimostranti sono rimasti feriti. La polizia ha eseguito vari essa non può partecipare la mas sima parte dei membri elettivi, i quali, rappresentando il Partito del Congresso, sono stati dagli in- arresti. "Tra gli arrestati vi sonootto donne II motivò delle manifestazioni contrarie all'Assemblea deve ri-cercarsi nel fatto che ai lavori di glesi arrestati e imprigionati. In realtà, a tutelare nel solito modo gli interessi dell'India sono rimasti gli inglesi e i loro fiduciari. A Madras una grave rivolta è scoppiata nella parte settentrionale della città. I ribelli, a quanto si apprende, disporrebbero di un grande quantitativo di armi e di munizioni. Più di venti case sono state occupate dai rivoltosi che da due giorni tengono in scacco le forze di polizia inviate sul luogo. Due di queste case sono state fatte saltare con cariche di dinamite. Colpi di fucileria e scariche di mitragliatrici continuano senza interruzione. Le vittime umane sono molto rilevanti anche da parte del,a forza pubblica. Sembra che inora ì morti oltrepassino il cen- inaia Continui rinforzi di truppe dl carr' armati vengono inviati ul luoepo. • ■■ A Dhanapur, un violento ineen dio ha distrutto un deposito di grano appartenente all'esercito. Non ostante gli sforzi fatti per domaro tutti i quantitativi depositati nei magazzini sono andati perdu stri ordinati dagli special ricati del governo p-™ mancato pagamento da imposta alla città. Un ìmpcnente colonna di dimostranti, do- ri. Nell'opera di spegnimento tre npompieri sono rimasti uccisi e pa- recchi feriti. A Bihar una nume- rosa folla di dimostranti è stata violentemente caricata dalla trup- ; pa a cavallo nella piazza del mer-jcato indigeno. La polizia ha fattouso delle armi da fuoco e delle j bombe lacrimogene. Si sono avuti 33 morti e 76 feriti. Si apprende j noltre da Bombay che un ufficia-ie britannico di cavalleria è stato,preso da un gruppo di nazionali-1c*3ffifi^^%srg dipinsero sulla testa i colori della bandiera del Congresso. Sanguinosi tumulti sono scoppiati a Patna, nella provincia di Bihar, in seguito ad alcuni seque- MSti&^to^plgamentS dèrrammePn-po essere stata più volte caricata e sbandata dalla truppa e dalla polizia, si è raccolta nel piazzale della stazione dove alcuni oratori improvvisati hanno pronunciato veementi discorsi contro la dominazione britannica. La polizia, spalleggiata da reparti di truppe a piedi ed a cavallo, si è lanciata sulla folla tentando invano di disperderla. Dopo una zuffa accanita, durante la quale molti indiani, soldati ed agenti sono rimasti feriti, i dimostranti hanno invasa la stazione.A un tratto, mentre continuava la lotta, lingue di fumo e di fiamme si sono levate dai capannoni sotto i quali erano custodite grandi quantità di merci. Alimentato da un vento impetuoso, l'incendio si è in breve esteso ai vari fabbricati della stazione che, malgrado l'opera dei vigili accorsi e della truppa, è andata quasi otalmente distrutta. Secondo quanto si apprende da uova Delhi, Mohamed All Jinan' presidente della Lega musulmana, in una sua dichiarazione concernente la situazione in India, ha sollevato nuovamente la questione del «pakhistan» e cioè qucl la dell'indipendenza degli Stati indiani che hanno una popolazione m prevalenza mussulmana. Egli ha riaffermato cne ia Lega raus.sulmana non parteciperà ad alcun Governo provvisorio che non aceetti il « pakhistan ». Jinnah ha poi criticato aspramente le paro-le pronunciate recentemente daChurchill nei riguardi dell'India ed ha sottolineato che, se lo volessero, i mussulmani potrebbero dare agli inglesi imbarazzi maggiori di quelli procurati loro dal Congresso panindiano, poiché « se non hanno armi in maggiore quantità, i mussulmani hanno tuttavia maggior coraggio », Un quadro assaF chiaro dellostato d'animo delle popolazioniindiane contro gli oppressori in-glesi è contenuto in un dispacciodella Reuter trasmesso stanotteda Nuova Delhi. Nel pomeriggiodi domenica — afferma l'agenziaufficiale inglese — quattro gran-di ritratti di Churchill sono statpubblicamente dati alle fiammedalla folla nelle principali piazzedi Bombay. I reparti della poli-zia vicereale, subito Intervenutisono stati respinti a furor di po-polo.

Persone citate: Churchill, Jinnah

Luoghi citati: Bangkok, Bihar, Dhanapur, India, Madras, Nuova Dehli, Nuova Delhi