Il comunicato tedesco

Il comunicato tedesco Il comunicato tedesco Berlino, 12 settembre. Dal Quartier Generale del Fiihrer il Comando Supremo delle Forze Armate ha comunicato: Dopo duri combattimenti, la fanteria ha occupato l'ultimo forte situato sulla costa a sud di Novorossiisk. Nel settore di Terek, le truppe tedesche hanno sfondato le posizioni nemiche, distruggendo batterle. Davanti a Stalingrado, continuano aspri combattimenti per la conquista delle fortificazioni. Attacchi diversivi sono stati respinti. Le comunicazioni dei rinforzi nemici sono state di nuovo oggetto di forti attacchi aerei. Stalingrado e gli impianti situati a nord della città dei campi di aviazione sono stati bombardati nottetempo. A sud est di Rscev rinnovati attacchi di forze nemiche considerevoli sono falliti dinanzi alla tenace resistenza delle truppe tedesche. Il nemico ha intrapreso attacchi che sono riusciti vani e che gli hanno cagionato grandi perdite a sud del Lago Ladoga e davanti a Pietroburgo. Aviatori tedeschi e croati hanno inflitto al nemico forti perdite fin dal loro punto di partenza. Il 10 e l'11 settembre, le forze aeree sovietiche hanno perduto in combattimenti aerei, ai quali hanno partecipato pure cacciatori italiani, romeni, spagnoli e ungheresi, 171 apparecchi, con la partecipazione dell'artiglieria contraerea. Non sono ritornati alle basi 14 dei nostri apparecchi. Durante i primi dieci giorni di settembre, gli inglesi hanno perduto sul fronte egiziano 170 carri armati o da ricognizione. Sulla costa meridionale dell'Inghilterra e a sud-est delle isole, apparecchi tedeschi hanno pienamente raggiunto con bombe di grosso calibro organizzazioni industriali e vie di comunicazione. Due apparecchi nemici sono stati abbattuti sul litorale delle regioni occupate dell'ovest. Nella notte sull'11 settembre, vedette rapide tedesche e inglesi si sono scontrate nella Manica. Un battello nemico andò a fondo immediatamente. Altre navi invertirono la rotta dopo essere state in parte incendiate.

Luoghi citati: Berlino, Inghilterra, Pietroburgo, Stalingrado