DAILY WORKER e Reader's Digest

DAILY WORKER e Reader's Digest DAILY WORKER e Reader's Digest Da 18 mesi il Daily Worker, organo dei comunisti inglesi, era vietato. Churchill, di ritorno dall'U.R.S.S., ha autorizzato il gior- ■ naie a riprendere le pubblicazioni. Il primo numero è uscito gli scorsi giorni: è andato a ruba. L'editoriale polemizza con Churchill. Il punto fondumentale della politica bellica, afferma, deve essere la creazione d'un secondo fronte in Europa, a qualunque costo. Evidentemente gli ordini giunti da Mosca al Daily Worker sono categorici. Per l'India l'organo inglese del Cremlino esige la mobilitazione di tutte le forze di quel Paese in favore dei cosiddetti alleati, ma attraverso la formazione di un Governo autonomo. Reclama la ripresa immediata delle trattative con i capi dei partiti indiani. Nei numeri successivi l'organo comunista ritorna ogni giorno sul problema del secondo fronte, rivelando l'inquietudine e l'impazienza di Stalin. Con il 1° settembre Roosevelt ha vietato l'esportazione delle riviste e dei giornali dagli S. U., per evitare, dice la formula ufficiale, « to givo aid and comfort to the enemy ». In realtà questi giornali non ci davano nò aiuto nè conforto. Era tuttavia, qualche volta, una lPttura divertente ed ora il Presidente ha voluto togliere ai nemici questo piacere innocente. Tuttavia gli S. U. mandano all'estero una rivista mensile, il Reader's Digest; contiene un riassunto dei principali articoli della stampa americana. La rivista si pubblica anche in spagnolo ed in portoghese ed è destinata alla propaganda nei paesi dell'America latina. Nell'ultimo numero giunto e. Lisbona del Reader's Digest mancano 16 pagine, da pagina 83 a pagina 98. Otto fogli sono stati tagliati per ordine della censura. Ma nel sommario è rimasto il titolo dello scritto ii.criminato. Un titolo di granite attualità: «Educazione alla morte». Chi deve essere educato a morire? Gli inglesi e gli americani, prima di correre i:: aiuto del sanguinante" alleato russo ?

Persone citate: Churchill, Roosevelt, Stalin

Luoghi citati: America, Europa, India, Lisbona, Mosca, U.r.s.s.