Col "bastone leggero,,

Col "bastone leggero,, Col "bastone leggero,, Z/ottintismo panglossiano del signor Churchill ha dato nuova manifestazione di sè nella esposizione che il Primo Ministro ha dedicato, dinanzi alla Camera dei Comuni, alla situazione dell'India. Secondo l'oratore, tutto si svolge in quel felice paese nel migliore dei modi. I torbidi, fomentati naturalmente dalla quinta colonna giapponese, non preoccupano le autorità; solo trascurabili minoranze di teste calde obbediscono al verbo del partito del congresso; i morti non arrivano a cinquecento; e l'Inghilterra non ha proprio nulla da temere in quest'angolo del suo vasto impero. Trascuriamo il cinico disprezzo con cui Churchill ha gettato in faccia dei suoi ascoltatori questa cifra dei cinquecento morti. L'autore della « Carta atlantica » ritiene evidentemente che a cosi vii prezzo nessun popolo possa conquistare la libertà e l'indipendenza promesse urbi et orbi. Più interessante è rilevare la contraddizione evidente tra l'ostentato ottimismo della esposizione churchillìana e l'ammissione che l'Inghilterra ha radunato in India, per fronteggiare le agitazioni, il più gran numero di « soldati bianchi » c7ie dì siano mai stati dall'inizio dell'occupazione britannica. Se le misure di sicurezza adottate dal governo di Londra sono le più imponenti che siano mai state prese, è evidente che la crisi che esso dalie fronteggiare è la più grave che sia stata registrata nei rapporti anglo-indiani. La Reuter, del resto, mentre Churchill parlava, si incaricava di smentirlo, segnalando la recrudescenza dei torbidi in numerose città, e i gravi provvedimenti adottati dalle autorità militari per la difesa della residenza del Viceré. Ma il discorso di Churchill ha avuto un codicillo interessante, nelle dichiarazioni fatte dal ministro Amery in risposta a una richiesta di spiegazioni sull'ordine della fustigazione, adottato in India. Amery ha spiegato che in India tale pena era contemplata per taluni delitti contro la proprietà, tra cui il furto con violenza. Nove anni fa, durante gravi disordini ai Bombay, il suo uso fu esteso per i reati di ribellione alle autorità. Oggi, istituita la pena dell'«impiccagione » come misura di eccezione contro i colpevoli di manifestazioni particolarmente gravi di ribellione, tutto il sistema punitivo ha subito un inasprimento, e quindi si è potuto — senza violare il prìncipi? della proporzionalità della pena — adottare su larga scala la fustigazione contro i ribelli, e gli autori di violenze e sabotaggi. Amery si è affrettato ad aggiungere che la fustigazione, non è somministrata con la frusta ma « con bastoni leggeri ». Il particolare è degno di nota. Anche nel rompere la testa o nello spezzare le ossa dei suoi sudditi ^Inghilterra, maestra e ministra di-civiltà ni popoli, non si diparte da una linea di umanità. L'India non è trattata coi guanti di velluto ma nemmeno vit'addio con la frusta: soltanto col bastone leg* gerel

Persone citate: Amery, Churchill

Luoghi citati: India, Inghilterra, Londra