LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • I progressi delle truppe attaccanti contro Stalingrado sono lenti ma non si deve dimenticare che l'obiettivo finale è nel raggio di qualche decina di chilometri. I progressi maggiori sono stati compiuti da nord e il fatto ha una notevole importanza perchè così diviene sempre più profondo lo sbarra mento tedesco fra il Don e il Volga. I comunicati sovietici seguitano a parlare di corridoio col senso di precario insito nella parola; in realtà si tratta di un corridoio che ha un'ampiezza da nord a sud di 50 km.; è quindi una vera muraglia che, dopo le superbe prove di resistenza offerte contro l'offensiva di dieci divisioni e sette brigate corazzate, non può più essere spezzata. L'aver potuto stabilire quel corridoio, il rinforzarlo di giorno in giorno è il segno della piena vittoria della manovra di von Bock. • Il capo del governo sudafricano, Ù traditore dei boeri, Smuts, ha affermato che « il Mediterraneo è il teatro più vitale di tutta la guerra ». Perciò è necessario assolutamente per gli anglosassoni conquistare il dominio dell'Africa Setten trionale. 11 Times gli fa bordone considerando l'Egitto come il fronte naturale per poter sviluppare dei piani offensivi. « L'Egitto — secondo il magno organo londinese — è il fronte più pratico per l'attacco ». Ma il Times aggiunge che gli inglesi non hanno a loro disposizione per simili progetti un tempo illimitato. Se mettiamo in rilievo tali constatazioni del campo nemico è perchè esse confermano quanto noi abbiamo sempre sostenuto, che nel Mediterraneo si è combattuta e si combatte la prova più decisiva della guerra. Gli inglesi non vedono possibilità di vittoria se prima non avranno riconquistato il dominio in questo mare, dominio che permetterebbe loro di raccorciare enormemente le distanze imperiali. Naturalmente il loro ambizioso piano è utopistico perchè non si è padroni del Mediterraneo se non abbattendo l'Italia. Chur: chili non ci è riuscito nei primi due anni di guerra, malgrado vi abbia impegnato le migliori energie di tutto l'impero. Ora vi si aggiungono i nord-americani; ma le sconfitte subite sono irrimediabili e le forze italiane sono in continuo aumento. • In pochissimi giorni tre sottomarini nemici sono stati affondati nel Mediterraneo; è un risultato che fa onore alla no stra Marina e che serve ottimamente a garantire la sicurezza dei convogli verso la Quarta Sponda. Dopo che gli inglesi non si fanno più vivi colle unita di superficie il compito di disturbare la nostra navigazione spetta ai sommergibili e agli aerosiluranti; ma si fa buona guardia. • Sono ricominciate le ope razioni anglosassoni nel Madagascar. Come è noto nel giugno scorso l'obiettivo fu limitato a Diego Suarez; ora si vogliono occupare altri due porti sulla riva dell'isola che guarda il canale di Mozambico. Lo scopo è evidente: controllare le due sponde del canale dove operano con successo i sommergibili giapponesi. Sono questi i secondi fronti meno costosi che gli inglesi preferiscono. • L'attuale fase dell'avanzata nipponica nella Nuova Gui- nea sembra svilupparsi con intenzioni risolutive. Sono stati superati i più alti valichi e Porto Moresby non è troppo lontano dai punti conquistati dalle fanterie giapponesi. E un teatro di operazioni molto ar duo per le difficoltà naturali e per gli apprestamenti del ne: mico ; si deve quindi esser cauti nelle previsioni. Tuttavia la violenta ripresa dell'iniziativa delle truppe del Tenno dimostra come le pretese sconfitte inflitte loro dai soldati di Mac Arthur fossero solo delle stolte.millanterie. La guerra nel Pacifico e nell'Indiano ha avuto una naturale sosta dopo le prodigiose conquiste dei primi mesi; a mano a mano il suo ritmo si riaccelera.- a.

Persone citate: Diego Suarez, Mac Arthur

Luoghi citati: Africa Setten, Egitto, Italia, Madagascar, Nuova Gui, Stalingrado