Dagli spacci aziendali a quelli interaziendali

Dagli spacci aziendali a quelli interaziendali Dagli spacci aziendali a quelli interaziendali Una importante e controversa questione che interessa 40 mila lavoratori Gli spacci aziendali, una delle tpiù felici iniziative attuate per al- leviare le condizioni economiche dei lavoratori in dipendenza delle restrizioni odierne, dopo i primi esperimenti si sono andati rapidamente estendendo, dimodoché oggi non v'è grande azienda che non li abbia adottati. Questo successo dell'iniziativa ha però messo in rilievo una lacuna di cui si è subito preoccupata l'organizzazione dei lavoratori, che di tali spacci è stata ed è tuttora fautrice vigile e zelante: oltre quarantamila operai della media e piccola industria ne sono rimasti esclusi per l'impossibilità delle ditte di organizzarli singolarmente, dato il numero esiguo delle relative maestranze dipendenti. E' sorta allora l'idea della creazione di spacci interaziendali destinati a favorire anche queste maestranze, riunendole per gruppi di officine. Senonchè quest'idea si è urtata alla legge 20 luglio 1927, la quale stabilisce che gli spacci per non aver l'obbligo della licenza commerciale, debbono essere interni. Ora lo spaccio aziendale, servendo al dipendenti della sola ditta che lo istituisce, risponde a questo requisito; non cosi lo spaccio interaziendale, che per la sua medesima funzione non può che essere esterno. E' vero che l'istituzione degli spacci interaziendali, realizzata altrove, pare abbia presentato taluni aspetti negativi circa l'amministrazione ed il funzionamento nonché per i contributi cui le ditte consociate hanno dovuto sottopor-si. Ma si tratta evidentemente di particolari pratici e tecnici, che ri teniamo possano e debbano essere superati nell'interesse di una massa cosi ingente di lavoratori. Ce ne dà affidamento la presa di contatto fra le due organizzazioni sindacali degli industriali e degli operai avvenuta di questi giorni. Tale presa di contatto significa che la questione di far beneficiare pure le maestranze delle aziende minori di quell'ausilio economico che, specie nei prossimi mesi inverna-li, si renderà più prezioso, è im- postata col vivo desiderio di por- tarla ad una rapida soluzione, Siamo infatti informati che, una!itiiiiMf(iiissii>iiiiiitriiiiii.riiiifiiiiii.iii..iiiiiiijiiiitiii volta reso attuabile lo spaccio in teraziendale, per poterlo realizza re si chiederà la revoca della leg- &e o quanto meno la sua sospensione per tutto il periodo della guerra. Cosi gli spacci saranno accessibili non ad una sola parte, ma a tutti i lavoratori.