Un autocarro senza freni

Un autocarro senza freni Un autocarro senza freni Un passante stritolato e un muro crollato Venezia, 7 settembre. Una tragica avventura è toccata ieri ad una persona non ancora Identificata. Nei pressi della fornace Tacchino, sita sulla salita che porta a Monte Santo, stava scendendo l'erta proveniente da Chlapino e diretto a Gorizia un pesante autocarro targato TS-12.853 con relativo rimorchio carico di 500 quintali di legna, guidato dall'autista Edoardo Chinasi di Giovanni di 30 anni, abitante a Gorizia. Ad un tratto, nella ripida discesa i freni del pesante convoglio si spezzavano causando una folle corsa. L'autista, con molto sangue freddo, nell'intento di cvitare'dlsgrazic, sterzava a sinistra andando a rasentare ti muro onde frenare la corsa dell'autocarro. Giunto in prossimità del bivio presso l'acquedotto, il Chiosai si vedeva parare dinanzi uno sconosciuto che, anziché scansarsi ver so ]a partn opposta, si addossava a muro stesso che l'autotreno stava rasentando. Al Chiessi era ormai impedita qualunque manovra. Lo sconosciuto, preso tra il muro e la macchina, rimase stritolato. L'autotreno intanto continuava la sua corsa verso il centro dell'abitato di Salcano. Altre disgrazie si sarebbero potute verificare se l'autista, con vero sprezzo del pericolo, giunto al crocevia, non avesse sterzato bruscamente a destra andando a sbattere con il veicolo contro 11 muro della canonica sfasciando lo complètamente. Il Chiosai ha riportato per pura fortuna soltanto contusioni al costato ed è stato trasportato a mezzo della Croce Verde all'ospedale per le cure del caso. Due suoi compagni che si trovavano sull'autocarro, si sono salvati gettandosi dall'autotreno durante la folle corsa.

Persone citate: Edoardo Chinasi

Luoghi citati: Gorizia, Venezia