Il Giappone deciso a realizzare tutti i suoi obiettivi in Asia Orientale

Il Giappone deciso a realizzare tutti i suoi obiettivi in Asia Orientale Smentita a false voci straniere Il Giappone deciso a realizzare tutti i suoi obiettivi in Asia Orientale Le vere ragioni delle dimissioni di Togo Un'esposizione del Primo Ministro Tojo all' Imperatore sulla situazione militare a o Tokio, 4 settembre. Ti Primo Miniatro Tojo è stato ricevuto dall'Imperatore al quale ha presentato un rapporto sulla situazione militare, nella sua qualità di ministro della guerra. Il recente mutamento nella direzione della politica estera nipponica non avrà, come è stato affermato da alta fonte, alcuna ripercussione sulle linee direttive della diplomazia giapponese. Una forte delusione attende i commentatori ufficiali e giornalistici dei paesi nemici, i quali non hanno tardato a vedere nell'avvicendamemto di Togo con Tojo arcani motivi di sopravvenuta difficoltà: nessun ostacolo Invece nella marcia nipponica per la costituzione della più grande Asia. La ragione dell'avvenimento, deciso ed annunziato nel giorni scorsi, si può invece intrawedere con sufficiente chiarezza nelle prime dichiarazioni che alti personaggi responsabili hanno fatto in proposito, e si comprende immediatamente che non difficoltà hanno portato alla decisione, sibbene invece la volontà di una migliore affermazione delle vittorie militari nel Pacifico sul terreno politico. Già il nuovo Ministro degli Esteri, scelto nella persona del Primo Ministro, ha detto che è necessario promuovere una rapida ed efficiente organizzazione della più grande Asia su solide basi, nella più stretta collaborazione fra esercito e marina. Intanto Toshio Shiratori in una intervista che sarà pubblicata domani mattina sull'Asari chiarisce che cosa si attende dal nuovo ministro e la sua opinione può dirsi rappresenti quella delle più influenti personalità politiche. « Il compito della diplomazia nipponica è la propaganda. Gli affari ri¬ e i guardanti l'emigrazione e il come mercio non sono che ordinarie am ministraziorii del Ministero, ed è I deplorevole che per spirito buro- cratico i funzionari del ministero siano inclini a non vedere oltre. Come i soldati nipponici creano un nuovo ordine con le armi, cosi la diplomazia nipponica deve creare un nuovo ordine. Bisogna pertanto che si rinnovi ». Fa parte appunto di questo programma di rinnovamento la creazione del nuovo Ministero della più grande Asia. Quanto alla sua organizzazione si apprende che in sostanza al nuovo Miniatelo competeranno, esclusi i rapporti puramente diplomatici, tutti gli affari relativi ai paesi compresi nella sfera economica e culturale nei nuovi territori. Tali affari comprendono sia l'attività privata dei sudditi nipponici in altri paesi quanto 1 rapporti con le locali am ministrazionl, anche con quelle in dipendenti, come in Thailandia e in Indocina. Nel nuovo Ministero verranno fusi uffici appartenenti in passato ai Ministeri delle Colonie e degli Esteri, come gli uffici degli affari del Manciukud, degli affari cinesi, quello dell'Asia Orientale, e i due uffici per la colonizzazione nel paesi settentrionali e meridionali. Caratteristiche comuni di tutti questi uffici erano la funzione organizzativa e amministrativa nelle zone occupate, la quale veniva in pratica espletata localmente dalle truppe di occupazione anche se coordinata dagli uffici civili. Ora invece il nuovo Ministero, formato con elementi civili e militari, sarà direttamente responsabile di tutta questa complessa attività. L'agenzia Domei riferisce da Saigon il compiacimento di quei circoli nipponici per l'istituzione del Ministero per la Grande Asia Orientale. Si apprende da Shinking che i circoli ufficiali mancesi hanno espresso la completa volontà di cooperare ed appoggiare il nuovo Ministero giapponese per la più Grande Asia Orientale. Anche a Sciancai è stata accolta con grande soddisfazione la notizia della istituzione del nuovo Ministero per la Grande Asia Orientale. Nel circoli ufficiali giapponesi in Cina si ritiene che la costituzione del nuovo Ministero rappresenti un altro definitivo passo per la definizione dell'incidente cinese. Le Filippine metteranno a coltura cotoniera più di 45 mila acri di territorio a partire dal prossimo novembre. L'arcipelago cosi diverrà il più importante centro di produzione del cotone dell'Asia Orientale.

Persone citate: Asari, Tojo, Toshio Shiratori