Sbarramento dal Volga al Don

Sbarramento dal Volga al Don Sbarramento dal Volga al Don Boriino. 2 settembre. Anche il terzo vertice del «triangolo strategico », che segnalammo due giorni or sono per localizzare il campo di battaglia di Stalingrado (triangolo formato da tre linee che congiungono la zo j,10 di Kalac con quelle di Dubov ka e di Krasno-Armieisk) é ora in possesso delle truppe germaniche. La conferma ufficiale dell'attestamento di truppe tedesche sulla riva destra del Volga a nord di Stalingrado — notizia che già da qualcrte giorno correva non a torto per il mondo — dimostra che i tre pilastri sui quali reggeva il sistema fortificato della metropoli del Volga sono crollati. E sarà interessante per il lettore sottolineare che questo ouuenimento militare non si è verificato da poche ore come dimostrano prima di tutto il testo del bollettino tedesco, nel quale il raggiungimento del Volga è dato quasi per inciso, poi il fatto che nessun quotidiano della ' sera di Berlino nomina nei titoli il maggior fiume europeo. I successi di ieri / combattimenti avvenuti nel corso delle ultime ventiquattro ore si sono risolti in modo nettamente favorevole. Le modalità tattiche di ogni combattimento — ormai gli scontri sono soltanto dt sfondamento, le manovre strategiche essendo state perfezionate da parecchi giorni — sono sempre le stesse: Stuka e aerei da combattimento ini'esfono con bombe dì tutti i calibri le posizioni da conquistare; poi l'artiglieria apre il fuoco schiantando con precisi colpi le fortificazioni nemiche già scompaginate dai bombardamenti aerei; poi i reparti corazzati muovono all'assalto distruggendo le armi automatiche del nemico; e infine entra in campo la fanteria che con audaci attacchi risolve il combattimento conquistando gli obiettivi stabiliti. Il Comando germanico precisa questa sera che a sud e a nordovest di Stalingrado sono stati conseguiti nel corso delle ultime ventiquattro ore notevoli successi. In aspra battaglia le fanterie germaniche e alleate, che ieri l'altro hanno fatto irruzione nelle li- nee fortificate sovietiche a sud diStalingrado, hanno respinto nume-rosi contrattacchi nemici che mi ravano specialmente a riconquistare le posizioni dominanti ieri segnalate come prese d'assalto. Una brigata autoportata germanica è mossa incollilo ai reparti bolscevichi e in poche ore ha assolto alla propria missione facendo 11/00 prigionieri, mentre il numero dei caduti sovietici deve essere calcolato in almeno il doppio. Il vacillamento del fronte bolscevico in seguito a questi scontri ha permesso alle fanterie germaniche e ai « granatieri corazzati » (panzer-grenadiere) di condurre a termine una vittoriosa puntata occupando un'altra importante altura. Anche a occidente della città, le truppe avanzanti hanno raggiunto il primo grande ciglione naturale e in accaniti combattimenti hanno sloggiato il nemico dalle posizioni dominanti. A nord-ovest di Stalingrado, invece, numerosi e disperati contrattacchi sovietici sono stati respinti con gravissime perdite. Il Caucaso isolato Le colonne celeri che si sono at- testate in un giorno non precisato sulla riva destra del Volga hanno vittoriosamente contenuto lutti i contrattacchi sovietici; non solo, ma hanno potuto allargare la loro «resto ài arroccamento» di parecchi chilometri. Questa noiizia significa che dal Volga al Don è ormai stabilito uno sbarramento da parte germanica..n„~*~ <—i„ _——i.-' .uJed alleata, profondo parecchi chilometri. E' questa la separazione definitiva del Caucaso dal cuore della Bussia, è la vittoiia strategica più grande dell'annata. Lungo gli interminabili itinerari della steppa dei Kirchisi, lungo il fiume Vral, in parte anche lungo il Volga, qualche piccolo contingente di truppe e poche armi potranno ancora affluire verso il sud. Ma le proporzioni saranno talmente ridotte da poter essere considerate come trascurabili. Abbiamo detto anche lungo il Volga, perchè sebbene l'aviazione del Beich sia in caccia libera sul fiume da Stalingrado ad Astrakan, e sebbene a nord di Stalingrado le artiglierie germaniche siano piazzate sulla riva destra del fiume, data la larghezza del corso d'acqua e le sue infinite ramificazioni è ben possibile che battelli di piccolo tonnellaggio riescano ancora a forzare la sorveglianzadell'Asse. Comunque il giuoco è da consi- dei-arsi come fatto, anche se percompletare il successo è necessà- rio che Stalingrado cada. Per ilbuon andamento delle future ope- razioni non è infatti sufficiente l'aver tagliato al nemico le vie e i centi i di comunicazione: è necessario poterne usufruire. La situazione generale sui campi di battaglia di Stalingrado è altamente soddisfacente. Le trup no infatti ad una distanza mini ma di una ventina di chilometri dalla- città, la quale è quindi da tutte le parti sotto il fuoco dell'artiglieria germanica. Lungo le rive del Mar Nero le artiglierie, i cannoni d'assalto e ie fanterie tedesche e romene che hanno fatto crollare le difese di Anapa, si sono rivolti contro Nororossiìsk. che vede cosi aumentata notevolmente la pressione germanica e alleata contro se stessa. Le notizie che giungono da questo settore del frónte, che è di trascurabile importanza nel quadro delle operazioni terrestri, ma di capitale interesse per quanto ri guarda il dominio del Mar Nero dove scorrazza la sempre più misteriosa flotta sovietica (che non ha mai fatto parlare di sè se non in occasione di affondamenti di navi turche) sono molto vaghe. Evidentemente le truppe germaniche non sono lontane dalia città la cui posizione strategica è — come dicemmo a suo tempo — ecceliente, essendo essa situata in fondo a un promontorio, ed è pra ticamente protetta dal mare tre lati. Anche su questo fronte, il nemico si difende con ostinata violenza. Sotto certi aspetti e con le dovute proporzioni, la battaglia pe germaniche e alleate si trova-da. proporzioni, . per Novorossiisk può essere pàra-gonata a quella di Stalingrado, Anche nella cittadina del Mar Né- ro le truppe sovietiche si battonoi senza speranza, pur di ritardare f7più possibile la vittoria finale dei-le truppe dell'Asse. SUI Campi di D8trOliO di GrOZny1 * Q.uesta sera a tarda ora si ap prende che le truppe germaniche Vhanno conquistato Matuavskaia, e combattono ormai a sud di questa località dove hanno preso d'assalto un'importante posizione dominante. Lungo le due strade alpine che conducono a Novorossiisk le trup- Pe sovietiche hanno subito gravismne perdite, travolte dall'avanza- ta delle colonne celeri. Nel porto di questa località apparecchi dti combattimento hanno gravemente danneggiato una grossa nave da traspòrto che stava per prendere il mure. Questa sera per la prima volta in una notizia proveniente direttamente .dal Comando germanico è stato nominato il fiume Terek. Nel s)w bollettino d'informazioni, il Comando tedesco comunica infatti che a a sud-est di Georghievsk, sul fronte del Terek » una testa di ponte germanica situata oltre il fiume ha vittoriosamente respinto un violento contrattacco del nemico che era riuscito a ottenere momentanei successi. Questa notizia riveste la massima importanza, perchè è la prima comunicazione ufficiale dalle quale risulti che il Terek è stato raggiunto e superato. Poiché questo fiume traccia i confini occidentali e settentrionali detta zona petroli fera di Grozny, si è oggi in grado « onntinsiare che le vittoriose truPP<> dell'Asse marciano sui cam-Pi di petro/to di Grozny. Felice Bellotiì > > Creme/jscq/apa-ó ov >/3. i \llovli 'l>U> 'x r"\ ----- &■ ~ i $ Baitele! '&&Werkhne' \.M£-.Ba//cles. Protei cari « BfeàttuSui -^iBCalmizcaia Baic§ |9»Ji!S»wli"",-"<wiwi DUBOVCA y$Wactalino/ $ t'oRakh'mca usiuscensj?. Golùbìnscala w^^Gumra^&M£^. sé w^EBng" §/on£pa/$ ^SredngPog. >/dns<& LENINSK © .. iMZNE~- Crasnoam/i ÉL - VttkHNE Tìi k,. -, \ uulovi/Ovrag^ ... ». Jf '■:•••»,....%( AbganerovjL sau/pyscaja ''•-•,,„. So/oànìfii ttMàOSARPft '•/essa yf li jksm f 'Zaza PAI ^ I

Persone citate: Dubov, Kalac, Zaza